Amadeus ha scritto:maronn che depressione che fa venire Padellaro....
Perchè depression, Amà?
Amadeus ha scritto:maronn che depressione che fa venire Padellaro....
Volerci far prendere atto che le nostre ultime speranze sono affidate a Grillo, Ingroia e De Magistris... altro che depression!camillobenso ha scritto:Amadeus ha scritto:maronn che depressione che fa venire Padellaro....
Perchè depression, Amà?
mariok ha scritto:Volerci far prendere atto che le nostre ultime speranze sono affidate a Grillo, Ingroia e De Magistris... altro che depression!camillobenso ha scritto:Amadeus ha scritto:maronn che depressione che fa venire Padellaro....
Perchè depression, Amà?
d'accordissimoAmadeus ha scritto:Solo dalla lista di Ingroia, Di Pietro e De Magistris è lecito attendersi proposte concrete per arginare le mafie che si stanno mangiando il Paese.
ha una parola buona solo per loro tre , li indica come gli unici che possono agire concretamente, quantomeno per la lotta alle mafie , corruzione et similia .
Sul fatto che Dipietro ha vistosamente sbarellato però lucidità zero.
Amadeus ha scritto:Solo dalla lista di Ingroia, Di Pietro e De Magistris è lecito attendersi proposte concrete per arginare le mafie che si stanno mangiando il Paese.
ha una parola buona solo per loro tre , li indica come gli unici che possono agire concretamente, quantomeno per la lotta alle mafie , corruzione et similia .
Sul fatto che Dipietro ha vistosamente sbarellato però lucidità zero.
camillobenso ha scritto:Amadeus ha scritto:Solo dalla lista di Ingroia, Di Pietro e De Magistris è lecito attendersi proposte concrete per arginare le mafie che si stanno mangiando il Paese.
ha una parola buona solo per loro tre , li indica come gli unici che possono agire concretamente, quantomeno per la lotta alle mafie , corruzione et similia .
Sul fatto che Dipietro ha vistosamente sbarellato però lucidità zero.
Non so quale idea tu abbia del cancro.
Prendiamo in esame solo il periodo 1945- 2013. Nella prima fase 1945 all’inizio degli anni ’60, la Mafia SpA opera solo nella Trinacria. E’ il suo regno da due secoli.
Dalla parte opposta dello Stretto regna la ‘ndrangheta.
Poi qualche mente eccellente propone all’inizio degli anni ’60 di mandare i condannati della Mafia SpA al confino al Nord. Con questa geniale idea che ha fatto tremare noi giovani del Nord all’epoca, è iniziata la metastasi su tutto il corpo nazionale. Lo avevamo intuito noi sbarbatelli non si sono opposti i politici.
Dopo mezzo secolo il disastro è sotto i nostri occhi. Sempre per il vecchio vizio italico di sbattersene di tutto e di tutti.
Mafia e ‘ndrangheta sono dilagate e al Nord, oggi sono presenti in forma massiccia da Sanremo, a Bozen, oltre che in tutta la pianura padana.
Un servizio de La Repubblica del febbraio scorso (2012), pubblicava una cartina della Provincia di Torino con tutte zone di influenza e i nomi dei clan che forse neppure i Carabinieri e l’Antimafia dispongono.
E’ stato scioccante e preoccupante prendere atto dell’occupazione militare della Provincia di Torino e che nessuno faccia nulla per eliminare i clan.
La cronaca del 2012 ci ha fornito poi una serie di notizie che indicano che l’occupazione militare delle Mafie SpA sono estese su tutto il territorio nazionale.
Il cancro si è esteso su tutto il corpo, e quando questo succede su di un corpo umano significa che non c’è più niente da fare.
Singolare che la presidenza della Commissione Parlamentare Antimafia sia affidata ad un uomo del partito della Mafia SpA, Giuseppe Pisanu. E’ come mettere la volpe a guardia del pollaio.
Le Mafie SpA sono riconosciute come la prima azienda privata italiana con 170 miliardi di euro anno.
E gli italiani?
Ad eccezione delle famiglie di chi è stato colpito dalle Mafie SpA, nella stragrande maggioranza se ne fregano.
Si è voluto ribellare Roberto Saviano, ma si è beccato seduta stante l’ergastolo. Vivere come vive lui sotto scorta è un non vivere. E’ come se fosse carcerato.
Se ne è occupato di Mafie SpA anche Lucarelli su Rai3.
Libertà e Giustizia di Zagrebelsky e Bonsanti sono a fianco di Saviano nella lotta alle Mafie.
Nell’ultima apparizione a Servizio Pubblico, De Magistris ha dichiarato che non si può ripartire con la Terza Repubblica se non esiste una fortissima volontà di combattere la criminalità organizzata.
Ha detto una cazzata?
Sei stata tu la settimana scorsa a pubblicare la prima notizia su cosa sta succedendo ai pm di Palermo e il documento della talpa della benemerita (La Repubblica del giorno appresso).
Puoi elencarmi cosa hanno dichiarato i partiti politici e i loro capi in proposito?
Può darsi che mi sono distratto, ma non ho letto niente. Hanno fatto tutti quanti finta di niente.
Non so come la pensi sul caso Stato-mafia dell’estate scorsa.
Nessuno penso che possa affermare che Napolitano sia coinvolto con la Mafia SpA. Ma difendendo Mancino che di queste cose ne sa molto, agli effetti pratici si è schierato con la Mafia e non con gli italiani.
Il Pd, con Bersani in testa, si è schierato con Napolitano contro coloro che chiedevano chiarimenti al presidente.
Quando Ingroia decide di entrare in politica scrive a Bersani. Ma il segretario del Pd non risponde.
Al Pd viene l’orticaria quando si tratta di andare a fondo su questi problemi. Mi sembra più che evidente che rifiuti qualsiasi collegamento con gli Arancioni.
Grasso è solo lo specchietto per le allodole. E noi sappiamo che di allodole/merlo ce ne sono in sovrabbondanza anche nel Pd.
I cittadini italiani, per loro natura, sperano che siano sempre gli altri a risolvergli i problemi, a tirargli fuori le castagne del fuoco. E quando qualcuno decide di impegnarsi, gli danno un calcio non dico dove.
Mi sembra chiaro che vada bene così.
Padellaro e il suo giornale sono schierati sul fronte antimafia. Gli altri quotidiani no, a partire da Repubblica e il santo fondatore schierato a difesa di Napolitano. Roberto D’Agostino è una cecca, un terrificante gossiparo, ma ha la caratteristica di sbagliare pochissimo.
La battaglia del santo fondatore a favore di Napolitano, secondo il gossiparo, è legata alla nomina di senatore a vita.
Quel santo fondatore che nel suo editoriale di stamani dichiara ufficialmente di essere deluso da Mario.
Funziona sempre così. Per un terzo di italiani ci sono voluti 18 anni per capire chi fosse il Sciagura.
Al santo fondatore 14 mesi per capire chi fosse Terminator123.
Non c’è niente da fare, gli italiani sono questi, sono fatti così, anche quando hanno passato una vita da quotati intellettuali.
Per questo aumenta sempre di più la convinzione che in questo stramaledetto Paese dei gattopardi non cambierà mai nulla.
PS. Per la cronaca.
Il Fatto Quotidiano si è schierato dalla parte del pm Ingroia nello scontro Stato-mafia, raccogliendo 150mila firme a suo favore.
Dal direttore agli altri giornalisti, si sono schierati contro la candidatura di Ingroia, dopo la scelta del pm palermitano.
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