Futura alleanza di governo

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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camillobenso
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Re: Futura alleanza di governo

Messaggio da camillobenso »

Amadeus ha scritto:maronn che depressione che fa venire Padellaro....

Perchè depression, Amà?
mariok

Re: Futura alleanza di governo

Messaggio da mariok »

camillobenso ha scritto:
Amadeus ha scritto:maronn che depressione che fa venire Padellaro....

Perchè depression, Amà?
Volerci far prendere atto che le nostre ultime speranze sono affidate a Grillo, Ingroia e De Magistris... altro che depression!
Amadeus

Re: Futura alleanza di governo

Messaggio da Amadeus »

giusto come dice Mariok

questo fa schifo, quello fa schifo, e dicono le stesse cose e vi prendono per il kiulo ...

OOOOO questa è !!!

bisogna farsene tanto una ragione e fare dello "schifo" la migliore opportunità...come in tutto nella vita.

il fumo lo vende lui se pensa che ingroia, di pietro e demagistris possono fare luce sui vari misteri italiani , trattative di mafia e co.... sempre a cercare i supereoi stanno.
questa sì che è presa per il kiulo.
camillobenso
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Re: Futura alleanza di governo

Messaggio da camillobenso »

mariok ha scritto:
camillobenso ha scritto:
Amadeus ha scritto:maronn che depressione che fa venire Padellaro....

Perchè depression, Amà?
Volerci far prendere atto che le nostre ultime speranze sono affidate a Grillo, Ingroia e De Magistris... altro che depression!

Me lo sono riletto prima di rispondere,...non vedo dove indica che le nostre ultime speranze sono affidate a Grillo, Ingroia e De Magistris.
Amadeus

Re: Futura alleanza di governo

Messaggio da Amadeus »

Solo dalla lista di Ingroia, Di Pietro e De Magistris è lecito attendersi proposte concrete per arginare le mafie che si stanno mangiando il Paese.

ha una parola buona solo per loro tre , li indica come gli unici che possono agire concretamente, quantomeno per la lotta alle mafie , corruzione et similia .
Sul fatto che Dipietro ha vistosamente sbarellato però lucidità zero.
myriam
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Re: Futura alleanza di governo

Messaggio da myriam »

Amadeus ha scritto:Solo dalla lista di Ingroia, Di Pietro e De Magistris è lecito attendersi proposte concrete per arginare le mafie che si stanno mangiando il Paese.

ha una parola buona solo per loro tre , li indica come gli unici che possono agire concretamente, quantomeno per la lotta alle mafie , corruzione et similia .
Sul fatto che Dipietro ha vistosamente sbarellato però lucidità zero.
d'accordissimo
camillobenso
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Re: Futura alleanza di governo

Messaggio da camillobenso »

Amadeus ha scritto:Solo dalla lista di Ingroia, Di Pietro e De Magistris è lecito attendersi proposte concrete per arginare le mafie che si stanno mangiando il Paese.

ha una parola buona solo per loro tre , li indica come gli unici che possono agire concretamente, quantomeno per la lotta alle mafie , corruzione et similia .
Sul fatto che Dipietro ha vistosamente sbarellato però lucidità zero.

Non so quale idea tu abbia del cancro.

Prendiamo in esame solo il periodo 1945- 2013. Nella prima fase 1945 all’inizio degli anni ’60, la Mafia SpA opera solo nella Trinacria. E’ il suo regno da due secoli.

Dalla parte opposta dello Stretto regna la ‘ndrangheta.

Poi qualche mente eccellente propone all’inizio degli anni ’60 di mandare i condannati della Mafia SpA al confino al Nord. Con questa geniale idea che ha fatto tremare noi giovani del Nord all’epoca, è iniziata la metastasi su tutto il corpo nazionale. Lo avevamo intuito noi sbarbatelli non si sono opposti i politici.

Dopo mezzo secolo il disastro è sotto i nostri occhi. Sempre per il vecchio vizio italico di sbattersene di tutto e di tutti.

Mafia e ‘ndrangheta sono dilagate e al Nord, oggi sono presenti in forma massiccia da Sanremo, a Bozen, oltre che in tutta la pianura padana.

Un servizio de La Repubblica del febbraio scorso (2012), pubblicava una cartina della Provincia di Torino con tutte zone di influenza e i nomi dei clan che forse neppure i Carabinieri e l’Antimafia dispongono.

E’ stato scioccante e preoccupante prendere atto dell’occupazione militare della Provincia di Torino e che nessuno faccia nulla per eliminare i clan.

La cronaca del 2012 ci ha fornito poi una serie di notizie che indicano che l’occupazione militare delle Mafie SpA sono estese su tutto il territorio nazionale.

Il cancro si è esteso su tutto il corpo, e quando questo succede su di un corpo umano significa che non c’è più niente da fare.

Singolare che la presidenza della Commissione Parlamentare Antimafia sia affidata ad un uomo del partito della Mafia SpA, Giuseppe Pisanu. E’ come mettere la volpe a guardia del pollaio.

Le Mafie SpA sono riconosciute come la prima azienda privata italiana con 170 miliardi di euro anno.

E gli italiani?

Ad eccezione delle famiglie di chi è stato colpito dalle Mafie SpA, nella stragrande maggioranza se ne fregano.

Si è voluto ribellare Roberto Saviano, ma si è beccato seduta stante l’ergastolo. Vivere come vive lui sotto scorta è un non vivere. E’ come se fosse carcerato.

Se ne è occupato di Mafie SpA anche Lucarelli su Rai3.

Libertà e Giustizia di Zagrebelsky e Bonsanti sono a fianco di Saviano nella lotta alle Mafie.

Nell’ultima apparizione a Servizio Pubblico, De Magistris ha dichiarato che non si può ripartire con la Terza Repubblica se non esiste una fortissima volontà di combattere la criminalità organizzata.

Ha detto una cazzata?

Sei stata tu la settimana scorsa a pubblicare la prima notizia su cosa sta succedendo ai pm di Palermo e il documento della talpa della benemerita (La Repubblica del giorno appresso).

Puoi elencarmi cosa hanno dichiarato i partiti politici e i loro capi in proposito?

Può darsi che mi sono distratto, ma non ho letto niente. Hanno fatto tutti quanti finta di niente.

Non so come la pensi sul caso Stato-mafia dell’estate scorsa.

Nessuno penso che possa affermare che Napolitano sia coinvolto con la Mafia SpA. Ma difendendo Mancino che di queste cose ne sa molto, agli effetti pratici si è schierato con la Mafia e non con gli italiani.

Il Pd, con Bersani in testa, si è schierato con Napolitano contro coloro che chiedevano chiarimenti al presidente.

Quando Ingroia decide di entrare in politica scrive a Bersani. Ma il segretario del Pd non risponde.

Al Pd viene l’orticaria quando si tratta di andare a fondo su questi problemi. Mi sembra più che evidente che rifiuti qualsiasi collegamento con gli Arancioni.

Grasso è solo lo specchietto per le allodole. E noi sappiamo che di allodole/merlo ce ne sono in sovrabbondanza anche nel Pd.

I cittadini italiani, per loro natura, sperano che siano sempre gli altri a risolvergli i problemi, a tirargli fuori le castagne del fuoco. E quando qualcuno decide di impegnarsi, gli danno un calcio non dico dove.

Mi sembra chiaro che vada bene così.

Padellaro e il suo giornale sono schierati sul fronte antimafia. Gli altri quotidiani no, a partire da Repubblica e il santo fondatore schierato a difesa di Napolitano. Roberto D’Agostino è una cecca, un terrificante gossiparo, ma ha la caratteristica di sbagliare pochissimo.

La battaglia del santo fondatore a favore di Napolitano, secondo il gossiparo, è legata alla nomina di senatore a vita.

Quel santo fondatore che nel suo editoriale di stamani dichiara ufficialmente di essere deluso da Mario.

Funziona sempre così. Per un terzo di italiani ci sono voluti 18 anni per capire chi fosse il Sciagura.

Al santo fondatore 14 mesi per capire chi fosse Terminator123.

Non c’è niente da fare, gli italiani sono questi, sono fatti così, anche quando hanno passato una vita da quotati intellettuali.

Per questo aumenta sempre di più la convinzione che in questo stramaledetto Paese dei gattopardi non cambierà mai nulla.


PS. Per la cronaca.

Il Fatto Quotidiano si è schierato dalla parte del pm Ingroia nello scontro Stato-mafia, raccogliendo 150mila firme a suo favore.

Dal direttore agli altri giornalisti, si sono schierati contro la candidatura di Ingroia, dopo la scelta del pm palermitano.
camillobenso
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Re: Futura alleanza di governo

Messaggio da camillobenso »

Repubblica 6.1.13

"Berlusconi fa il kamikaze Bersani è troppo attendista ma Monti non decolla"
Gli esperti giudicano le prime mosse elettorali
Suscita curiosità la strategia del Professore: "Sta usando soprattutto il suo brand"

di Annalisa Cuzzocrea

ROMA - C´è l´invasione radio-televisiva di Silvio Berlusconi, vecchio ma spesso vincente refrain delle sue campagne elettorali.

La scoperta dei social network e del piccolo schermo da parte di Monti, trasformatosi da premier tecnico in politico d´attacco.

La campagna dei cartelloni pubblicitari 6 per 3 di Bersani, fermo e ben attento a non rincorrere gli avversari.

Mai come in questo 2013, alle elezioni si arriverà di corsa e col fiato corto.

Le strategie comunicative si stanno definendo solo adesso, ci sarà poco tempo per correggere gli errori.

«Siamo di fronte a una campagna elettorale di grande svolta», dice Edoardo Novelli, professore di comunicazione politica a Roma tre.

«Si è scomposto un quadro durato 20 anni, e - a 40 giorni dal voto - la campagna elettorale è ancora soggetta a grandi e rapide evoluzioni».

Questo complica l´analisi, ma non impedisce di tracciare un quadro.

Cominciando da chi, in questo momento, «amministra un vantaggio numerico, oltre che di offerta e proposta politica».

Pier Luigi Bersani, spiega Novelli, «sta facendo operazioni non tanto di immagine, ma politiche, vincenti: il recupero di Renzi, le primarie per i candidati, l´aver detto "Il tempo che mi spetta in televisione datelo alla Siria"».

Per Alessandro Amadori, di Coesis, «è una linea attendista. Il segretario pd amministra una vittoria quasi certa, e non deve commettere errori.

Ma è forse troppo arroccato.

Rischia di sembrare l´imperatore cinese chiuso nella città perduta.

Con il pericolo di una marginalizzazione comunicativa.

Anche il pranzo con Renzi è sembrato uno snack all´autogrill, non c´era nulla di narrativo».

Annamaria Testa, pubblicitaria ed esperta di comunicazione, è molto severa sui 6x3: «Sono ovunque, ma la pubblicità non è un dato irrilevante: se fatta male, danneggia. Quel fondo grigio, i colori desaturati, il volto spento, la bocca tirata che non sorride, l´aria ingobbita: non è mica così vecchio, Bersani!».

E sì che le mosse politiche sono state vincenti: «Ottime le primarie, i confronti televisivi, il giro per l´Europa, perfino la pompa di benzina del padre».

Secondo il sondaggista Fabrizio Masia, di Emg, «Un calo rispetto alle primarie in questo momento può essere fisiologico, ma tra un po´ servirà più presenza. La gente dimentica in fretta».

D´accordo Antonio Noto, Ipr Marketing: «La pre-campagna elettorale è importante perché dopo entrerà in vigore la par condicio, gli spazi diminuiranno».

Molto interessante per gli osservatori la campagna di Mario Monti: «Passa da una fase di emergenza in cui non aveva il problema del consenso a una in cui gli serve, eccome».

Da qui le asprezze nei confronti tanto del centrosinistra (pesanti contro Fassina e Vendola) quanto del Pdl.

«Per ora fa un po´ il finto tonto, si sottrae a domande cruciali, usa espressioni come "Chi se ne intende mi ha spiegato", "non sono esperto", ma non può durare.

Parole come "silenziare" assomigliano agli scivoloni comunicativi del suo governo (al choosy della Fornero, al posto fisso definito "monotono").

Non si sa quanto casuali». Comunque, sta colpendo dove deve colpire: nel centrodestra chi non vuole Berlusconi andrà da Monti naturalmente, nel centrosinistra c´è invece un´area che può essere indecisa tra lui e Bersani».

Più netto Amadori: «Il professore si è completamente berlusconizzato, fa Monti contro tutti, in una sorta di nemesi». Serve?

«Sta aumentando la sua visibilità, ma non regge più la sua percezione come uomo al di sopra delle parti.

Da lui ci si aspettava una lista di premi nobel, per ora in prima fila si vedono solo Fini e Casini».

«Prevale lo straniamento. Non sta sfondando», conferma Masia.

Annamaria Testa boccia il simbolo: «È flebile, riflette la vaghezza della sua proposta politica. Anche il nome scelta civica non si capisce cosa voglia dire».

Per Noto invece «l´ex premier rappresenta la vera novità di comunicazione di questa campagna.

Punta su ciò che è inatteso e cerca di proiettare tutto sul futuro parlando poco dell´attività di governo.

È abile nell´usare i mezzi di comunicazione. Questo può pagare».

Poi c´è Berlusconi, partito - ancora una volta - a razzo.

È ovunque, in tutte le radio e le tv, anche la più sperduta.

«Non ha niente da perdere - dice Amadori - ha già bruciato tutto in termini di consenso.

La sua è la strategia della tigre, del dragone.

Un guerriero solitario che in Giappone chiamano Ronin, e che a costo di apparire comico si gioca il tutto per tutto. Quasi un kamikaze. Così facendo però ha già tolto a Bersani il ruolo di "opposant" di Monti, lo ha ridotto a comprimario».

Per Testa «in un Paese che non legge la televisione resta un grande medium popolare, ed è certo quello più congeniale a Berlusconi e al suo elettorato».

Che, secondo Masia, «è fatto di casalinghe, pensionati e piccoli imprenditori: con i primi funziona il richiamo al quotidiano, al caro vita, con i secondi quello anti-tasse.

Questo si legge nei sondaggi». Ma, dice Noto, «la comunicazione colpisce quando rappresenta una novità e in questo momento la sua appare molto prevedibile.

Se non cambia, difficilmente riuscirà a sfondare».
camillobenso
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Re: Futura alleanza di governo

Messaggio da camillobenso »

camillobenso ha scritto:
Amadeus ha scritto:Solo dalla lista di Ingroia, Di Pietro e De Magistris è lecito attendersi proposte concrete per arginare le mafie che si stanno mangiando il Paese.

ha una parola buona solo per loro tre , li indica come gli unici che possono agire concretamente, quantomeno per la lotta alle mafie , corruzione et similia .
Sul fatto che Dipietro ha vistosamente sbarellato però lucidità zero.

Non so quale idea tu abbia del cancro.

Prendiamo in esame solo il periodo 1945- 2013. Nella prima fase 1945 all’inizio degli anni ’60, la Mafia SpA opera solo nella Trinacria. E’ il suo regno da due secoli.

Dalla parte opposta dello Stretto regna la ‘ndrangheta.

Poi qualche mente eccellente propone all’inizio degli anni ’60 di mandare i condannati della Mafia SpA al confino al Nord. Con questa geniale idea che ha fatto tremare noi giovani del Nord all’epoca, è iniziata la metastasi su tutto il corpo nazionale. Lo avevamo intuito noi sbarbatelli non si sono opposti i politici.

Dopo mezzo secolo il disastro è sotto i nostri occhi. Sempre per il vecchio vizio italico di sbattersene di tutto e di tutti.

Mafia e ‘ndrangheta sono dilagate e al Nord, oggi sono presenti in forma massiccia da Sanremo, a Bozen, oltre che in tutta la pianura padana.

Un servizio de La Repubblica del febbraio scorso (2012), pubblicava una cartina della Provincia di Torino con tutte zone di influenza e i nomi dei clan che forse neppure i Carabinieri e l’Antimafia dispongono.

E’ stato scioccante e preoccupante prendere atto dell’occupazione militare della Provincia di Torino e che nessuno faccia nulla per eliminare i clan.

La cronaca del 2012 ci ha fornito poi una serie di notizie che indicano che l’occupazione militare delle Mafie SpA sono estese su tutto il territorio nazionale.

Il cancro si è esteso su tutto il corpo, e quando questo succede su di un corpo umano significa che non c’è più niente da fare.

Singolare che la presidenza della Commissione Parlamentare Antimafia sia affidata ad un uomo del partito della Mafia SpA, Giuseppe Pisanu. E’ come mettere la volpe a guardia del pollaio.

Le Mafie SpA sono riconosciute come la prima azienda privata italiana con 170 miliardi di euro anno.

E gli italiani?

Ad eccezione delle famiglie di chi è stato colpito dalle Mafie SpA, nella stragrande maggioranza se ne fregano.

Si è voluto ribellare Roberto Saviano, ma si è beccato seduta stante l’ergastolo. Vivere come vive lui sotto scorta è un non vivere. E’ come se fosse carcerato.

Se ne è occupato di Mafie SpA anche Lucarelli su Rai3.

Libertà e Giustizia di Zagrebelsky e Bonsanti sono a fianco di Saviano nella lotta alle Mafie.

Nell’ultima apparizione a Servizio Pubblico, De Magistris ha dichiarato che non si può ripartire con la Terza Repubblica se non esiste una fortissima volontà di combattere la criminalità organizzata.

Ha detto una cazzata?

Sei stata tu la settimana scorsa a pubblicare la prima notizia su cosa sta succedendo ai pm di Palermo e il documento della talpa della benemerita (La Repubblica del giorno appresso).

Puoi elencarmi cosa hanno dichiarato i partiti politici e i loro capi in proposito?

Può darsi che mi sono distratto, ma non ho letto niente. Hanno fatto tutti quanti finta di niente.

Non so come la pensi sul caso Stato-mafia dell’estate scorsa.

Nessuno penso che possa affermare che Napolitano sia coinvolto con la Mafia SpA. Ma difendendo Mancino che di queste cose ne sa molto, agli effetti pratici si è schierato con la Mafia e non con gli italiani.

Il Pd, con Bersani in testa, si è schierato con Napolitano contro coloro che chiedevano chiarimenti al presidente.

Quando Ingroia decide di entrare in politica scrive a Bersani. Ma il segretario del Pd non risponde.

Al Pd viene l’orticaria quando si tratta di andare a fondo su questi problemi. Mi sembra più che evidente che rifiuti qualsiasi collegamento con gli Arancioni.

Grasso è solo lo specchietto per le allodole. E noi sappiamo che di allodole/merlo ce ne sono in sovrabbondanza anche nel Pd.

I cittadini italiani, per loro natura, sperano che siano sempre gli altri a risolvergli i problemi, a tirargli fuori le castagne del fuoco. E quando qualcuno decide di impegnarsi, gli danno un calcio non dico dove.

Mi sembra chiaro che vada bene così.

Padellaro e il suo giornale sono schierati sul fronte antimafia. Gli altri quotidiani no, a partire da Repubblica e il santo fondatore schierato a difesa di Napolitano. Roberto D’Agostino è una cecca, un terrificante gossiparo, ma ha la caratteristica di sbagliare pochissimo.

La battaglia del santo fondatore a favore di Napolitano, secondo il gossiparo, è legata alla nomina di senatore a vita.

Quel santo fondatore che nel suo editoriale di stamani dichiara ufficialmente di essere deluso da Mario.

Funziona sempre così. Per un terzo di italiani ci sono voluti 18 anni per capire chi fosse il Sciagura.

Al santo fondatore 14 mesi per capire chi fosse Terminator123.

Non c’è niente da fare, gli italiani sono questi, sono fatti così, anche quando hanno passato una vita da quotati intellettuali.

Per questo aumenta sempre di più la convinzione che in questo stramaledetto Paese dei gattopardi non cambierà mai nulla.


PS. Per la cronaca.

Il Fatto Quotidiano si è schierato dalla parte del pm Ingroia nello scontro Stato-mafia, raccogliendo 150mila firme a suo favore.

Dal direttore agli altri giornalisti, si sono schierati contro la candidatura di Ingroia, dopo la scelta del pm palermitano.

Nella fretta di scrivere perché volevo postare alcuni articoli letti ieri, mi sono dimenticato di segnalare che prima che i giornalisti de IFQ, dichiarassero pubblicamente la loro contrarietà alla discesa in campo di Antonio Ingroia, neppure io ero favorevole a queste passaggio. Perché un conto è l’essere un ottimo magistrato, un altro conto è muoversi nella politica. Vedesi Monti nella sua sfera professionale.

Ma poi riflettendoci, ho accettato comunque per le stesse motivazioni/considerazione postate da paolo11 qualche giorno fa, con cui mi trovo completamente d’accordo: “NON VALE LA PENA MORIRE PER QUESTI POLITICI”.

A cui devo aggiungere per mie considerazioni personali datate almeno 15 anni, che : NON VALE LA PENA MORIRE PER QUESTI ITALIANI”.

L’ho sempre scritto e torno a ribadirlo ancora oggi, che quelle ragazze, quei ragazzi, quelle donne e quegli uomini, che hanno sacrificato la propria vita nella Resistenza tra il 1943 e il 1945, hanno compiuto un gesto inutile se i risultati sono quelli visti nella maggior parte della prima Repubblica e nella seconda.

Solo che loro non potevano sapere cosa sarebbe successo dopo. Non hanno avuto la fortuna come noi di poter constatare quale possa essere il comportamento degli italiani in una “””democrazia””” di fatto oligarchia. Hanno vissuto vent’anni di fascismo e per loro bastava.

Potevano invece morire serenamente nel loro letto al termine del loro ciclo naturale della vita.

La mia considerazione nei confronti di Paolo Borsellino e Giorgio Ambrosoli diventa quindi doppia rispetto alla considerazione comune nazionale, perché conoscevano molto bene gli avvenimenti del ’43-’45.

Borsellino e Ambrosoli sono stati due avversari politici, il primo di An aderente al Fuan durante il periodo universitario. Il secondo monarchico.

Ma il loro alto senso dello Stato e dell’appartenenza alla società civile va oltre ogni considerazione logica umana.

Sapevano di essere condannati a morte dalla mafia e hanno proseguito fermi nei loro intenti ed ideali fino alla fine, sacrificando tutti gli affetti familiari e il bene più prezioso che ogni essere umano detiene, la vita.

Ma pur avendo un’altissima considerazione nei loro confronti, rimango dell’idea che il loro sacrificio è stato completamente inutile perché la mafia, le mafie, hanno continuato imperterrite a divorare come un cancro il tessuto sociale italiano e oggi sono vincenti per la pavidità del mondo politico connivente e non.

Prendendo atto che l’occupazione militare territoriale delle Mafie SpA è compiuta, penso che Antonio Ingroia abbia fatto bene ad autosospendersi dalla magistratura e mettersi in politica, forse, riuscirà a salvare la propria vita.
myriam
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Iscritto il: 24/02/2012, 21:23

Re: Futura alleanza di governo

Messaggio da myriam »

Comunque De Magistris qui a Napoli sta deludendo parecchio.
Oltre al “lungomare liberato” ( dove, dice un noto comico, i disoccupato possono
manifestare meglio senza auto) ed a tamponare un’emergenza mai risolta,
non ha fatto granché.
E' andata via parecchia gente valida.
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