iospero ha scritto:
L'articolo di B Spinelli dovrebbe essere convincente per non votare Monti,
L'articolo di B. Spinelli, mi pare che dica molto di più.
Per prima cosa, mi pare che dica sostanzialmente che le differenze tra l'agenda Monti e quella Bersani sono praticamente inesistenti, o se ci sono, ciò non è evidente.
Aggiungo io in proposito, che il valore aggiunto dato da Vendola, nel distinguere le due agende, è praticamente nullo, fatto com'è di slogan molto poveri di sostanza, se non addirittura dannosi, tipo i proclami come "al diavolo i ricchi", la pretesa di ridurre il problema del lavoro ad una non meglio precisata difesa dei diritti ed al ripristino dell'art.18.
Il secondo aspetto che mi pare emerga dall'articolo della Spinelli, è che l'unico che sembra aver centrato il problema delle politiche europee, Stefano Fassina, è sostanzialmente isolato non solo nel PD, ma nell'intero centrosinistra.
Anzi, certe apparenti convergenze tra le sue critiche al rigore targato Merkel e quelle analoghe di Vendola, viaggiano su un equivoco: quello che una diversa politica di intervento pubblico a favore di una ripresa, sia un affare italiano e non, come molto correttamente fa presente il responsabile economico del PD, un problema che solo l'Europa può affrontare.
In un tale quadro, mi pare molto poco probabile che un governo Bersani-Vendola abbia la credibilità, la forza, la coerenza nelle analisi e nella visione, di imprimere all'Europa un sensibile cambio di rotta.
Pur con i giusti limiti evidenziati dalla Spinelli, mi pare indubbio che sia molto più credibile in un tale ruolo Mario Monti.
A ben vedere, da tale articolo si traggono motivi più che per convincere a non votare Monti, per far sorgere non pochi dubbi sulla capacità dell'attuale centrosinistra di essere adeguato alla difficile situazione da affrontare.