Cosa c'è dietro l'angolo

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camillobenso
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Re: Cosa c'è dietro l'angolo

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A UNA SETTIMANA DAL VOTO


Il potere è una droga bipartisan che non distingue maschi e femmine. Mentre la Moretti invita a votare per Berlusconi ed Ncd, sul fronte opposto, quello degli elettori, Alex Corlazzoli, maestro e giornalista, scrive così oggi su IFQ:

..........Per fortuna non mi hanno ancora chiesto cosa farò io perché, per la prima volta nella mia vita, resterò a casa. Mi vergogno di questa mia scelta ma non posso insegnare ai miei ragazzi a diventare dei cittadini onesti, corretti, competenti e andare a votare partiti (Ncd) che presentano alle europee uomini come Giuseppe Scopelliti. Non ce la faccio nemmeno a votare un partito (Pd) che candida al parlamento europeo uomini e donne che già hanno un ruolo e non da poco: l’onorevole Alessia Mosca, la consigliere regionale Mercedes Bresso, le deputate Alessandra Moretti, Cécile Kyenge, Simona Bonafè, Pina Picierno e tanti altri.......



Si sta sfasciando tutto quanto intorno a noi grazie all'esercito sfascista che ha arruolato anche le nuove leve.


***

Cari allievi, mi vergogno ma non voto
di Alex Corlazzoli | 19 maggio 2014Commenti


Se qualcuno dei miei alunni questa settimana mi dovesse domandare: “Maestro, ma tu cosa voti?”, mi metterebbe in difficoltà. Sono cresciuto con il poster di Sandro Pertini in camera in un’Italia Democristiana che sognavo di cambiare. Ho fatto la maturità studiando Hegel e San Tommaso mentre sullo schermo della televisione scorrevano le immagini di Tangentopoli. Ho sentito l’eco delle bombe che nel 1992 hanno sconvolto la vita di tutti noi, soprattutto di quelli come me, che per la prima volta s’affacciavano al seggio elettorale per cambiare il Paese.

Ai miei ragazzi ogni 9 maggio, racconto di Aldo Moro e di Peppino Impastato. Quando qualche anno fa, un giorno, entrai in classe e chiesi loro di scrivermi su un foglio, cosa sapevano del Parlamento, Mattia mi scrisse: “E’ il luogo dove si riuniscono i politici. Dove si promuovono le leggi. Dove si discute (o almeno dovrebbero) per il bene dell’Italia. Dove ci sono liti e a volte qualcuno si addormenta. Dove ci sono tantissime elezioni perché il governo non dura neanche un mese”.

In quel momento mi convinsi che la scuola aveva un compito: insegnare italiano e matematica, storia e geografia ma anche quello d’educare a diventare cittadini appassionati della Politica. In questi anni, ho così portato i miei ragazzi a conoscere Montecitorio e il Quirinale, ho insegnato loro cos’è un consiglio comunale; abbiamo fatto insieme vere e proprie campagne elettorali con tanto di elezione del sindaco e simulazione di consiglio comunale sui banchi dell’assemblea della città di Lodi. Ogni volta, qualche bambino, mi ha chiesto: “Maestro da grande posso davvero diventare sindaco o onorevole?”.

Il 9 maggio, era la festa dell’Europa. I miei ragazzi non lo sapevano. In questi giorni abbiamo imparato qualcosa in più dell’Europa, giocando con essa, grazie al sito dell’Unione Europea. Qualcuno mi ha detto: “Tra qualche giorno papà e mamma dovranno votare per il nuovo Parlamento”.

Per fortuna non mi hanno ancora chiesto cosa farò io perché, per la prima volta nella mia vita, resterò a casa. Mi vergogno di questa mia scelta ma non posso insegnare ai miei ragazzi a diventare dei cittadini onesti, corretti, competenti e andare a votare partiti (Ncd) che presentano alle europee uomini come Giuseppe Scopelliti. Non ce la faccio nemmeno a votare un partito (Pd) che candida al parlamento europeo uomini e donne che già hanno un ruolo e non da poco: l’onorevole Alessia Mosca, la consigliere regionale Mercedes Bresso, le deputate Alessandra Moretti, Cécile Kyenge, Simona Bonafè, Pina Picierno e tanti altri. Scorrendo le liste del Pd, tra deputati in carica, sindaci, assessori regionali, provinciali o consiglieri regionali si contano 27 persone. Viene spontanea una domanda: ci sono solo queste persone in Italia che possono svolgere ruoli pubblici? Chi fa l’onorevole dovrebbe continuare a farlo, è stato eletto per quello!

Non riesco nemmeno a votare un bel progetto come quello di Tsipras annacquato in Italia dalla presenza dei desueti e consueti partiti (Sel & C.) di una sinistra troppo occupata del mantenimento delle proprie poltrone che del bene del Paese.

Non posso nemmeno dire ai miei ragazzi che voterò il Movimento 5 Stelle capace ancora di riempire le piazze ma incapace di cogliere nella pancia del Paese, i reali problemi. Chi aveva votato Grillo lo aveva fatto per provare “anche questi qua” ma ora siamo, per la prima volta, di fronte solo ad un voto di protesta.

Non credo a questo punto di poter più rispondere a quel ragazzo che mi chiedeva se da grande avrebbe potuto diventare onorevole o sindaco. Forse per lui non ci sarà la possibilità a meno che non decida di ingoiare qualche rospo e mettere una benda agli occhi.

Se qualcuno dei miei alunni mi chiederà: “Cosa voti maestro?” dovrò ammettere che non andrò alle urne. Con rammarico, con la tristezza di chi crede che sia necessario un ultimo urlo. Ancora uno, poco silenzioso: quello del non voto.

Ho ben presente il sangue versato per permettermi di votare ma non credo che chi ha combattuto per la mia libertà, per donare alla mia generazione la possibilità di vivere in un’Italia democratica e in un’Europa pacifica, avrebbe voluto essere amministrato da una casta.

A questo punto posso solo sperare che i miei alunni non mi chiedano che cosa farò domenica prossima.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05 ... to/990508/
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A UNA SETTIMANA DAL VOTO


Irrompe Grillo in Tv.


Grillo da Vespa: "Siamo rabbia buona
Destra e sinistra hanno mangiato l'Italia"

Ex comico entra in studio: 'Pubblico pagato' (video). Partiti? 'M5s un sogno, gli altri un'associazione
a delinquere legale'. Le elezioni Europee? 'Voto politico, o noi o loro'. Expo? 'Una rapina, va chiuso'
Grillo da Vespa: "Siamo rabbia buona Destra e sinistra hanno mangiato l'Italia"
Show di Grillo al suo ingresso negli studi di via Teulada della Rai. Il leader del M5s è arrivato con due taxi nel cortile della struttura della tv pubblica: ad accoglierlo Bruno Vespa. Grillo mostra il plastico con il castello munito di carceri per politici e giornalisti. "Bruno, è regalo per te". Nella puntata di Porta a Porta botta e risposta tra conduttore ed ex comico. Vespa: "Questa è un'intervista non un comizio". Grillo: "Come faccio a stare tranquillo davanti a te". Poi sulle rinnovabili: "Bruno, sei un fossile"


http://www.ilfattoquotidiano.it/#?refresh_ce


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Europee, Grillo torna in Rai da Vespa: “Noi non violenti. Siamo rabbia buona”
Show del leader del Movimento Cinque Stelle che prima passeggia nello studio di Porta a Porta, poi risponde alle domande del conduttore. "Siamo dentro un'associazione a delinquere di stampo legale: destra e sinistra si sono spartiti il Paese. Gli 80 euro? Sono solo la depravazione del voto di scambio. Napolitano? Non rappresenta più la Repubblica". Poi dice che vuole processi online per politici, giornalisti e imprenditori

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 19 maggio 2014Commenti (6)


Show di Beppe Grillo al suo ingresso negli studi di via Teulada della Rai. Il leader del M5s è arrivato con due taxi nel cortile della struttura della tv pubblica: ad accoglierlo Bruno Vespa. Grillo esce dalla sua automobile si rivolge a Vespa e gli dice: “Ho un regalo per te”. Lo accompagna all’altro taxi dove c’è un plastico con un castello fornito anche di carceri dove Grillo ha inserito politici e giornalisti. “Nel castello di Lerici ci sono anche delle segrete da cui spuntano dei signori: ci sono tutte le categorie, politici, imprenditori e giornalisti”. L’iniziativa provocatoria aveva suscitato durante la giornata la protesta indignata del Partito democratico che con alcuni componenti della commissione di vigilanza Rai aveva chiamato in causa perfino il presidente dell’Agcom Cardani perché la presenza del plastico potrebbe violare le norme della par condicio.

Grillo, all’ingresso degli studi della Rai, aggiunge: “Vinceremo le Europee e poi le politiche nell’attesa faremo questi processi on-line: ci saranno i politici, gli imprenditori come De Benedetti e Tronchetti e i giornalisti. Ho messo Vespa che rappresenta bene tutta la categoria”. In realtà il clima è disteso. In attesa di andare in diretta a Porta a Porta Grillo e Vespa si fanno perfino un “selfie”: “Anche Vespa si è voluto fare il selfie”, scrive Grillo sul suo profilo ricordando che la diretta è dalle 23.20. Grillo è arrivato agli studi Rai arrivato in taxi e al seguito un altro taxi ha trasportato un grosso scatolone di un metro e mezzo per un metro e mezzo che conteneva il plastico che porterà in trasmissione. “Perché sono a Porta a Porta? E’ una mossa politica, ci sono le elezioni…” ha spiegato Grillo. Assicurando comunque che “abbiamo già vinto”.

Video
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05 ... io/991830/


Europee, Grillo torna in Rai da Vespa: “Noi non violenti. Siamo rabbia buona”

Show del leader del Movimento Cinque Stelle che prima passeggia nello studio di Porta a Porta, poi risponde alle domande del conduttore. "Siamo dentro un'associazione a delinquere di stampo legale: destra e sinistra si sono spartiti il Paese. Gli 80 euro? Sono solo la depravazione del voto di scambio. Napolitano? Non rappresenta più la Repubblica". Poi dice che vuole processi online per politici, giornalisti e imprenditori

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 19 maggio 2014Commenti (6)


Show di Beppe Grillo al suo ingresso negli studi di via Teulada della Rai. Il leader del M5s è arrivato con due taxi nel cortile della struttura della tv pubblica: ad accoglierlo Bruno Vespa. Grillo esce dalla sua automobile si rivolge a Vespa e gli dice: “Ho un regalo per te”. Lo accompagna all’altro taxi dove c’è un plastico con un castello fornito anche di carceri dove Grillo ha inserito politici e giornalisti. “Nel castello di Lerici ci sono anche delle segrete da cui spuntano dei signori: ci sono tutte le categorie, politici, imprenditori e giornalisti”. L’iniziativa provocatoria aveva suscitato durante la giornata la protesta indignata del Partito democratico che con alcuni componenti della commissione di vigilanza Rai aveva chiamato in causa perfino il presidente dell’Agcom Cardani perché la presenza del plastico potrebbe violare le norme della par condicio.

Grillo, all’ingresso degli studi della Rai, aggiunge: “Vinceremo le Europee e poi le politiche nell’attesa faremo questi processi on-line: ci saranno i politici, gli imprenditori come De Benedetti e Tronchetti e i giornalisti. Ho messo Vespa che rappresenta bene tutta la categoria”. In realtà il clima è disteso. In attesa di andare in diretta a Porta a Porta Grillo e Vespa si fanno perfino un “selfie”: “Anche Vespa si è voluto fare il selfie”, scrive Grillo sul suo profilo ricordando che la diretta è dalle 23.20. Grillo è arrivato agli studi Rai arrivato in taxi e al seguito un altro taxi ha trasportato un grosso scatolone di un metro e mezzo per un metro e mezzo che conteneva il plastico che porterà in trasmissione. “Perché sono a Porta a Porta? E’ una mossa politica, ci sono le elezioni…” ha spiegato Grillo. Assicurando comunque che “abbiamo già vinto”.


Strette di mano, pacche sulle spalle, qualche “carrambata” come l’incontro con il suo vecchio impresario Pino Tortora nei corridoi. Beppe Grillo non riesce a nascondere un po’ di commozione al suo rientro in Rai, venti anni dopo la sua ultima presenza negli studi della tv di Stato. Torna dopo anni ma, stavolta, non da comico bensì da leader politico. Giacca blu, camicia bianca e jeans slavati. Il “capo politico” del M5s sceglie un abbigliamento casual per il suo grande rientro da “mamma Rai”. E’ l’evento mediatico del momento. I fotografi accreditati sono più di trenta (normalmente sono poco meno di dieci). “C’è più gente qui che da Santoro per Berlusconi“, si lascia sfuggire qualche addetto ai lavori. Il tempo di entrare in studio e, mentre Vespa in diretta annuncia l’intervista di Grillo prima del tg, lui irrompe sullo schermo. “Ma allora una mia foto normale ce l’avevate? Eppure mettevate sempre quelle dove apparivo come un mostro”. Tre, due, uno si accendo i riflettori ed inizia la puntata. “Sono commosso”, le sue prime parole. Lui non è seduto ma resta in piedi nello studio. Inizia lo show.

CRONACA MINUTO PER MINUTO

00.29 – “Appuntamento al 23 a San Giovanni: lì vediamo se perdiamo”
“Io vi saluto e vi dò appuntamento il 23 in piazza San Giovanni: lì vedremo se perdiamo le elezioni, vieni a fare un bagno di umiltà, vediamo come ti accolgono”. Così Beppe Grillo, rivolgendosi a Bruno Vespa durante Porta a Porta.

00.26 – “Spazziamo via la spazzatura dei partiti”
“Spazziamo via la spazzatura storica dei partiti politici”. Lo ha detto Beppe Grillo, ospite di Bruno Vespa a ‘Porta a Portà su Rai1.

00.19 – “Berlusconi e i cani? Lui ha una società che fa sperimentazione animale”
“Lui (Berlusconi, ndr) che parla di cani, ha una società, collegata con la Glaxo, dove fanno sperimentazione animale”. Lo ha detto Beppe Grillo, ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta su Rai1.

00.18 – Siparietto Grillo-Vespa: “Bevi, calmati”, “Non ci riesco con te”
Siparietto tra Beppe Grillo e Bruno Vespa a Porta a Porta. “Mancano cinque minuti, bevi e non ti bagnare”, dice Vespa a Grillo, che replica: “Non riesco a rilassarmi, c’è una calma finta, non riesco a rilassarmi con te”.

00.15 – “Se Renzi vincesse ne prenderei atto”
“Non possiamo perdere. Ma se vince Renzi ne prendo atto”. Lo afferma il leader del M5S Beppe Grillo a “Porta a porta” su Rai1, rispondendo a Bruno Vespa che gli chiede cosa succederebbe se a vincere le Europee fosse Matteo Renzi.

00.05 – “L’Expo è una rapina, tutte le aziende sono colluse con la mafia”
“L’Expo è una rapina, tutte le aziende sono colluse con la mafia, quasi tutte”. Lo ha detto Beppe Grillo, ospite di Bruno Vespa a ‘Porta a Portà su Rai1. “Non puoi dire lasciamole rapinare se no i rapinatori perdono il lavoro”, ha aggiunto Grillo rivolgendosi a Vespa. “Abbiamo un commissario, Cantone – ha aggiunto Grillo – che è una persona perbene, un super commissario dell’anticorruzione. Cantone arriva e dice: cosa è successo? Arriva lì con un altro commissario che dice: ‘non mi sono accorto di nientè. Abbiamo il commissario del commissario. Gli appalti, per il 95%, sono stati dati, ma che Paese è”, ha detto ancora il leader del Movimento 5 Stelle.

00.02 – “Il 25 maggio sarà un voto politico: o noi o loro”
“Il voto del 25 maggio è un voto politico: o noi o loro. Da resettare, bisogna mandarli a casa tutti ma solo dopo aver verificato prima se hanno rubato”. Lo afferma il leader del M5S Beppe Grillo a “Porta a porta” su Rai1.

00.01 – “Sono qui per il comizio, non per farmi intervistare”
“Sono in comizio, non venivo mica qui a farmi intervistare”. Così Beppe Grillo, rivolgendosi a Bruno Vespa durante la puntata di Porta a Porta su Rai1. Subito dopo però ricomincia a rispondere alle domande del conduttore.

23.58 – “Con le privatizzazioni si stanno mangiando il Paese”
“Si stanno mangiando il Paese. L’ebetino ha messo il suo consulente alle Poste, nel consiglio d’amministrazione”. Lo ha detto Beppe Grillo, ospite di Bruno Vespa a ‘Porta a Portà su Rai, in merito alle privatizzazioni avviate dal governo. “Stanno svendendo i nostri gioielli”, ha aggiunto Grillo.

23.58 – “L’Eni è già in crisi, è in perdita totale”
“L’Eni è già in crisi, è in perdita totale. Ha un contratto con Putin di 30 anni”. Lo afferma Beppe Grillo a “Porta a porta” su Rai1. “Le aziende che verranno a gestire acqua ed energia qui – aggiunge il leader del M5S – sono quelle che prima erano in Grecia e Sudamerica”.

23.56 – “Renzi ha dato due slinguate alla Merkel”
“Renzi è andato in Europa, è andato lì e ha dato due slinguate alla Merkel”. Lo ha detto Beppe Grillo, ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta su Rai1.

23.53 – Grillo mostra maxi assegno da 5 milioni per restituzione diarie parlamentari
Un maxi assegno da oltre cinque milioni di euro a simboleggiare la restituzione delle eccedenze delle indennità e delle diarie dei parlamentari del Movimento 5 Stelle. Lo ha esposto Beppe Grillo nello studio televisivo di ‘Porta a Portà, ospite di Bruno Vespa.

23.50 – “Voglio un processo a media, politici e imprenditori”
“Voglio un processo dei mezzi di comunicazione, della politica e dell’imprenditoria”. Lo ha detto Beppe Grillo, ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta su Rai1.

23.49 – Grillo a Vespa: “Tu non sei un giornalista, sei un pacchetto”
“Tu non sei un giornalista, sei un pacchetto. Tu sei in pensione ma vendi un pacchetto”. Beppe Grillo “provoca” così Bruno Vespa a “Porta a porta” su Rai1.

23.41 – “Vogliamo elezioni anticipate”
“Noi vogliamo andare ad elezioni anticipate, non facciamo alleanze, devono andare tutti a casa”. Lo ha detto Beppe Grillo, ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta su Rai1.

23.41 – “Siamo in un’associazione a delinquere di stampo legale: si sono spartiti il Paese”
“Siamo dentro a un’associazione a delinquere. Destra e sinistra si sono spartiti il Paese, noi non accettiamo più compromessi”. Lo ha detto Beppe Grillo, ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta su Rai1.

23.41 – “Vedete? Non sono né Hitler né Stalin. Con noi non ci sono partiti fascisti”
“Sono venuto a dimostrarvi che non sono nè Hitler né Stalin: abbiamo tolto la violenza dalle strade. Se non si è formato un partito violento, fascista ( e tu lo sai era tuo papà..) è merito nostro che abbiamo incanalato le forze incattivite in un movimento democratico”. Lo dice Beppe Grillo a Porta a Porta. Il riferimento di Grillo è a una falsa credenza secondo la quale Vespa sarebbe discendente di Benito Mussolini.

23.40 – “80 euro? Depravazione del voto di scambio”
Il bonus Irpef di 80 euro “è una depravazione del voto di scambio, la scarpa destra per la scarpa sinistra di Achille Lauro era qualcosa di più decoroso”. Lo ha detto Beppe Grillo, ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta su Rai1.

23.39 – “Gli 80 euro? Era più decoroso Achille Lauro”
“Gli 80 euro? Sarebbe stata più decorosa la scarpa destra data prima del voto da Achille Lauro. Significa che ti faccio una campagna per le elezioni, ma poi vedi le coperture e…. Hanno levato l’assegno di sostegno per il coniuge. Poi dopo hanno scritto armonizzato invece di levato”. Lo afferma il leader del M5S Beppe Grillo a “Porta a porta” su Rai1.

23.37 – “L’informazione ha generato il disfacimento del Paese”
“Siamo dentro una situazione che ha generato il disfacimento di questo Paese, cioè l’informazione, prima ancora dei politici”. Lo ha detto Beppe Grillo, ospite da Bruno Vespa a Porta a Porta su Rai1.

23.35 – “Napolitano non rappresenta più la Repubblica”
“Se vinciamo le elezioni, il governo non si dimette? E chi l’ha detto? Diremo che Napolitano non rappresenta più questa Repubblica. Siamo già adesso la prima forza politica del Paese”. Lo afferma il leader del M5S Beppe Grillo a “Porta a porta” su Rai1.

23.35 – “Questo non è partito, è un sogno”
“La mia rabbia è una rabbia buona: questo non è un partito, è un sogno, è un piano B”. Così Beppe Grillo a Porta a Porta. “E’ vero, a volte esagero, ma è una rabbia che ha unito in un bel sogno dieci milioni di italiani: non siamo andati in giro a far a botte con la polizia o a sfasciare le vetrine” aggiunge.

23.34 – “Faremo la marcia trionfale, ebetino già finito”
“Noi vinceremo e la nostra sarà una marcia trionfale”. Lo dice Beppe Grillo a Porta a Porta dove aggiunge: “L’ebetino è già finito: parliamo del nulla, del niente”.

23.31 – “Io urlo, ma la mia è rabbia buona”
“Io risulto uno che grida. E’ vero, sono arrabbiato, a volte esagero ma è una rabbia che ha unito in un bel sogno 10 milioni di italiani, non siamo andati in giro a far a botte con la polizia o a sfasciare le vetrine”. Lo afferma il leader del M5S Beppe Grillo a “Porta a porta”, replicando alle critiche di Matteo Renzi.

23.29 – “Lupara bianca? E’ un termine giornalistico, non mafioso”
“Lupara bianca è un termine giornalistico, non è un termine mafioso. Lupara bianca è la scomparsa di questi personaggi: guardate Monti, chi se lo ricorda? Eppure è quello che doveva mettere a posto l’Italia”. Lo ha detto Beppe Grillo da Bruno Vespa a Porta a Porta.

23.21 – Grillo “passeggia” per lo studio di Porta a Porta
Beppe Grillo inizia la sua partecipazione a Porta a Porta girando per lo studio, dicendosi commosso per essere tornato in uno studio Rai dopo 21 anni. “Sono commosso perché è dal ’93 che non vengo in studio in diretta. E sono commosso dalle fotografie: se mi vedessi non darei mai il voto a uno così”. Lo dice Beppe Grillo in studio a Porta a Porta dove chiede: “Il pubblico è sempre lo stesso, pagato. Non so se gli danno 80 euro…”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05 ... io/991830/
Ultima modifica di camillobenso il 20/05/2014, 19:10, modificato 1 volta in totale.
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A UNA SETTIMANA DAL VOTO


Diventa comprensibile il nervosismo della Moretti. Il M5S veniva dato da alcuni sondaggisti intorno al 27,5 %, prima del silenzio stampa. Se si sommano 5 punti si verifica il testa a testa o come sostiene qualche funzionario del Pd di queste parti che conosce i sondaggi di partito, il M5S é in vantaggio.

Beppe in Rai col “plastico” vale 5 punti.
19/05/2014 di triskel182



SONDAGGI.

Quanto vale in termini di risultato l’apparizione di Grillo a Porta a Porta? Tanto, “più o meno 5 punti in percentuale”, secondo Renato Mannheimer, sociologo e sondaggista. “Questa è la percentuale delle persone che sono ancora indecise se andare o meno a votare, se votare Movimento 5 stelle o Pd. Nomino per primo Grillo perché alle elezioni del febbraio 2013 nell’ultima settimana riuscì a spostare una quantità enorme di elettori. E lo fece all’ultimo. Dunque questa volta la sua intervista può essere decisiva, per lui. Darei meno valore a quelle che seguiranno, Renzi e Berlusconi, ma solo perché è qualcosa di già visto. Grillo su quelle poltrone è un inedito”.



Mannheimer non si concentra troppo sul fatto che non ci sia un contraddittorio e che non sia un dibattito: “Berlusconi in passato ha convinto molte persone con i suoi monologhi in televisioni. E noi guardiamo con interesse anche quelle che saranno le sue ultime interviste da qui a venerdì. È importante per valutare e lanciarsi in previsioni. Grillo deve tenere presente che la televisione non è la piazza, dovrà avere un diverso atteggiamento. Ma questo non devo apprenderlo da me, è un professionista nel campo della tv”.

LUI , DICONO LE ULTIME indiscrezioni, si presenterà da Vespa con una sorpresa, probabilmente un plastico da regalare al conduttore con gli attuali politici come pupazzetti. Dal suo staff non smentiscono. Lui non anticipa niente: “Ovvio che il colpo di scena ci sarà, ma non ve lo dico, altrimenti che colpo di scena sarebbe? Guardate”, dice il diretto interessato. “Sarò in diretta, alle 23. Ci sarà il pubblico”.

Di più non dice neanche il conduttore, Bruno Vespa che, almeno dal punto di vista degli ascolti, dorme sonni tranquilli: è vero che interviste Grillo ne ha fatte parecchie, ma il suo ritorno alla Rai è comunque un evento. E i toni della campagna elettorale si sono alzati notevolmente. “Non abbiamo programmato niente”, dice Vespa al Fatto prima di ricordarsi all’improvviso che è arrabbiato col nostro giornale e dunque non parla, “sarà un’intervista. Punto. Basta. Quella che io non concedo a voi. Il plastico? Io non ne so niente. Come è nata? Non ve lo dico, arrivederci”.

Se Grillo gioca sulla sorpresa, anche Vespa deve fare la sua parte. Questione di share, appunto. Restano gli indecisi e quelli che si asterranno. I sondaggisti spiegano che le ultime sono le apparizioni decisive. Poi toccherà ai comizi. Grillo chiuderà a Roma, come avvenne nel 2013, a piazza San Giovanni, quella che un tempo era la casa della sinistra.

Da Il Fatto Quotidiano del 19/05/2014.
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Re: Cosa c'è dietro l'angolo

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UNA SITUAZIONE CRIMINALE - 1


Spetta al Capo dello Stato doversi scusare con le nazioni vessate dalla criminalità politica ed imprenditoriale italiana che hanno messo in atto una forma estorsiva nei confronti di alcuni Paesi che hanno aderito a Expo 2015.

E questo ancora non basta per essere considerato un Paese ad alto tasso mafioso.

Da :
Le mani della Cupola sui padiglioni esteri: “Cose mai viste”
Inserito maggio 18, 2014 Da Fonte: il fatto quotidiano • Commenti

di Gianni Barbacetto e Marco Maroni

Articolo completo presente in TANGENTOPOLI - 2


La costruzione dei padiglioni nazionali era il grande affare da cui la “Cupola” di Gianstefano Frigerio, Primo Greganti, Angelo Paris e gli altri arrestati per l’inchiesta Expo si aspettavano molto, dopo aver già “conquistato” l’appalto per le Architetture di servizio. Quello dei padiglioni è un business da un miliardo di euro, per edifici ancora tutti da costruire, dove ogni Paese estero partecipante dovrà esibire le proprie eccellenze nazionali. Le intercettazioni della Guardia di finanza spiegano bene il metodo per assicurarsi il controllo degli appalti escogitato dal comitato d’affari: puntare sull’emergenza. L’idea era quella di dare ai Paesi una scadenza quasi impossibile da rispettare per presentare il progetto definitivo e avviare in proprio i lavori. In più, imporre una serie complessa di condizioni per far accettare il progetto. L’alterna – tiva era più facile: affidarsi alle imprese “amiche” già attive nel sito, in prima fila Maltauro, Cmc e altre cooperative “rosse”, già in affari con la “Cupola”. I primi su cui avevano deciso di puntare, dopo la Germania, che sembra determinata a fare le cose da sola, sono Kazakistan, Azerbaijan, Svizzera, Emirati Arabi e Giappone. La tela per “catturare” gli stranieri La lettera con l’ultimatum ai rappresentanti dei Paesi era già pronta il 25 febbraio scorso, ma Stefano Gatti, direttore generale Paesi partecipanti, si era messo di traverso, lamentandosi con Paris: “Mi arrivano in mano cose che sono totalmente diverse da quello che è stato deciso”, dice. “Io continuo a concordare delle cose con Peppe (Giuseppe Sala, il commissario unico di Expo 2015, ndr) e poi quello che ci sta scritto è totalmente diverso. Tu stai entrando in un circuito di una pericolosità pazzesca che finirà a incidenti pazzeschi con i Paesi. Questa cosa degli scavi e fondazioni è una cosa mai vista prima! Angelo, tu vuoi entrare nei cantieri dei Paesi”, sbotta Gatti, che evidentemente aveva annusato la puzza di bruciato.
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Re: Cosa c'è dietro l'angolo

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La fine dei partiti - 3


Oramai siamo allo sfascio. Le nuove generazioni politiche sono identiche a quelle che le precedono.


A meno di 24 ore dalla dichiarazione della Moretti a "L'aria che tira", in cui invitava tutti a votare Pd, Ncd o FI, per non mandare i buffoni in Europa, le cronache ci riservano:


Campania, arrestato capo consiglio regionale
Paolo Romano è candidato Ncd alle Europee

Campania, arrestato capo consiglio regionale Paolo Romano è candidato Ncd alle Europee
L'accusa è di tentata concussione. Il direttore dell’Asl di Caserta, Paolo Menduni, ha raccontato agli inquirenti di "pressioni e minacce" subite da Romano, che voleva costringerlo a nominare persone di sua fiducia come direttore sanitario ell’ente e al vertice del distretto di Santa Maria Capua Vetere


http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05 ... ee/992004/


*****

Bufera sulla Regione Campania:
arrestato presidente del Consiglio
Paolo Romano è accusato di aver fatto pressioni per nomine all'Asl di Caserta. È candidato alla Europee con Ncd


di Franco Grilli
L'accusa per il politico, candidato alle Europee, è di tentata concussione. Avrebbe fatto pressione per nomine all'Asl di Caserta

http://www.ilgiornale.it/
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Re: Cosa c'è dietro l'angolo

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La fine dei partiti - 4



20 MAG 2014 18:27
1. “SE GRILLO SUPERA O RAGGIUNGE IL PD, RENZI È FINITO, SCOMPARIREBBE DALLA SCENA” -

2. MASSIMO CACCIARI A BRIGLIA SCIOLTA: “SE COSTRETTO A VOTARE PROBABILMENTE SCEGLIEREI GRILLO. ALMENO PROVIAMO UNA FOLLIA NUOVA. QUELLE GIÀ PROVATE NAUSEANO” -

3. “PER ADESSO NON C’È ALTERNATIVA POLITICA AL GOVERNO RENZI. E GRILLO SAREBBE UN’AVVENTURA. E PER UN ORGANISMO SCASSATO COME IL NOSTRO SAREBBE LETALE”


La Zanzara - Radio 24


"Se il Pd dovesse perdere con Grillo e anche se ci fosse una situazione di pareggio con il Movimento Cinque Stelle, è chiaro che Renzi scomparirebbe dalla scena".

Lo dice l'ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari a La Zanzara su Radio 24.

"Mi auguro non sia così - dice Cacciari - ma non per Renzi, di cui non me ne può fregare di meno, ma per il Paese. Per adesso non c'è alternativa politica al governo Renzi. E Grillo sarebbe un'avventura. Le avventure possono essere belle quando si è giovani, forti e sani. Ma per un organismo scassato come il nostro sarebbe letale".


"Se Grillo - ripete Cacciari - arriva vicino o supera il Pd si aprirebbe una crisi enorme e difficilmente governabile anche da un genio della politica come Giorgio Napolitano. Napolitano dovrebbe rimandare Renzi alle Camere. E poi apriti cielo. Se Grillo supera Renzi, quest'ultimo è finito".

"Grillo - dice Cacciari - non ha torto nel denunciare i guasti, le giustizie, i casini e la miseria delle forze politiche tradizionali, sennò non si capirebbe perché la gente lo segue. Alcuni saranno anche disperati, ma altri non ne possono più di chiacchiere, promesse, di un ceto politico che più miserabile non sarebbe immaginabile. Non puoi mica pensare che improvvisamente il 27% degli italiani vada dietro ad un comico come i sorci dietro al pifferaio magico".

Se dovesse scegliere tra Berlusconi e Grillo chi voterebbe, chiedono i conduttori?: "Francamente non andrei a votare, sarebbe come il dilemma di Bertoldo: scegliere a quale albero impiccarsi. Berlusconi per 20 anni non ha fatto nulla per evitare disastri. Dall'altra parte ci sarebbe l'avventura. Se costretto probabilmente sceglierei Grillo. Almeno proviamo una follia nuova. Quelle già provate nauseano".

"Ho visto Casaleggio in tv - dice ancora Cacciari - e mi sembrano rimasticature di vecchi guru dell'informatica di 30 anni fa. Discorsi vecchi, che più vecchi non si può. Ma il Movimento è Grillo, non Casaleggio"
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Re: Cosa c'è dietro l'angolo

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La fine dei partiti - 5


Vittorio Feltri e Massimo Cacciari, schierati in campi avversi formulano ipotisi simili circa cosa potrebbe succedere da martedì prossimo 26 maggio 2014.

Sostiene Cacciari:

"Se Grillo - ripete Cacciari - arriva vicino o supera il Pd si aprirebbe una crisi enorme e difficilmente governabile anche da un genio della politica come Giorgio Napolitano."

Sulla crisi enorme che si aprirebbe, Cacciari ha ragione. Ma che Napolitano sia un genio della politica, ha preso una cantonata megagalattica.

Re Giorgio è reduce da tre errori madornali consecutivi.

1) Consigliato male ha puntato tutto super Mario ne novembre 2011. E’ finita male nel giro di soli 12 mesi.

2) Si è fatto sedurre da Bersani e Berlusconi e ha partorito Lettanipote. In 10 mesi è finito tutto.

3) Io non sono ancora riuscito a capire come sia entrato Renzi nelle ipotisi del capo dello Stato. D’altra parte nessuno ha mai raccontato come è avvenuto il cambio di cavallo. Se Grillo dovesse vincere, anche se Renzi ha già cominciato a scalciare e mettere le mani avanti (quella poltrona che gli consente di fare la Sofia Loren gli è molto cara), sia Feltri che Cacciari prevedono che dovrà abbandonarla.

Una via d’uscita per la Banda Bassotti sarebbe quella di andare al voto in ottobre, in quanto si accorderanno nuovamente per il proseguimento delle larghe intese.

Ma però bisogna tenere conto che a luglio inizia il semestre europeo a guida italiana e la Sofia Loren di Firenze non vorrà farsela scappare.

Anche Grillo dovrà fare qualcosa per mantenere fede a quanto ha promesso in questi giorni.

1) Via Napolitano
2) Subito al voto


Saranno certamente giorni difficili quelli prossimi venturi.
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Re: Cosa c'è dietro l'angolo

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La fine dei partiti - 6


In grande difficoltà, la vecchia mummia rilancia verso Grillo:

" E' un assassino e un evasore "
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Re: Cosa c'è dietro l'angolo

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BRUSH HOUR! LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI -

RENZI HA STRIZZA: “NON È CHE CON LE ELEZIONI CAMBIA IL GOVERNO” MENTRE GRILLO DOMINA LA SCENA: “DOPO LE EUROPEE ANDREMO SOTTO IL QUIRINALE”. NAPOLITANO DALLA SVIZZERA: “C’È LIBERTÀ DI PAROLA”



Anche Berlusconi non si è risparmiato, attaccando Grillo con tutto quello che ha trovato negli armadi: “E’ un esperto a non entrare in prigione, avendo ucciso, mentre guidava, tre amici” - Il partito di Alfano è diventato grande, col suo primo arrestato, Paolo Romano, che è pure candidato alle europee. In caso di elezione, per festeggiare in strada, dovrà prima chiamare in caserma…


Francesco Bonazzi per Dagospia

"Non è che il giorno dopo le elezioni cambia il governo", dice Matteo Renzi di fronte alla marea montante grillina.

E forse non si rende conto che è la classica frase che dice da mezzo secolo ogni premier assediato alla vigilia del voto.

E' in ogni caso uno dei pochi quasi-ragionamenti di una giornata segnata dagli insulti forsennati di Grillo e Berlusconi e dal battesimo del fuoco degli Alfaniani, che da oggi hanno anche loro un arrestato. Ma la loro sfortuna è che si tratta di un candidato alle elezioni di domenica.

Grillo tiene saldamente il centro della scena, come il Banana dei bei tempi. Ieri ha regalato 4 milioni di spettatori a Vespa (ci guadagnerà un ritocchino al cachet?) e oggi si dedica al Parlamento e a Re Giorgio, dicendo che non sono più legittimati. Poi anticipa che dopo le elezioni "andremo sotto il Quirinale, pacificamente".

Il capo dello Stato non si scompone e sostiene che in effetti "l'Italia attraversa una fase complessa e cruciale" e che la campagna elettorale "è molto aspra". Dopo di che, quasi a rispondere all'ex comico genovese, ricorda che comunque "c'è libertà di parola". Tutte queste cose, Bella Napoli le dice finalmente da un posto civile: la Svizzera.

Renzi mantiene l'aplomb da premier ed evita di scendere di livello: «Il problema di Grillo e Berlusconi è che devono sapere che si vota per le Europee. Non è che il giorno dopo le elezioni cambia il Governo».


In effetti, anche Berlusconi oggi non si è risparmiato, attaccando Grillo con tutto quello che ha trovato negli armadi: «Lui è uno esperto sul non entrare in prigione perché con colpa ha ucciso tre amici, è entrato dentro una strada che aveva un cartello che avvisava `strada impraticabile´, lui è riuscito ad uscire dalla sua auto e sono morte tre persone. È stato condannato per omicidio plurimo, ha fatto tre mesi di carcere, è un pregiudicato è un assassino, ma la prigione l'ha scampata e non dovrebbe tornare su questi argomenti».

Anche Paolo Romano, presidente del consiglio regionale della Campania in quota Ncd, ha scampato la prigione. Oggi lo hanno messo ai domiciliari per tentata concussione - solita storia di presunte pressioni per nomine sanitarie - e ora anche gli alfaniani sono un partito adulto. Il problema è che Romano era anche candidato alle Europee e quindi, in caso di elezione, per uscire a festeggiare in strada dovrà prima chiamare in caserma.
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Re: Cosa c'è dietro l'angolo

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La Stampa 21.5.14
Allarme nel Pd
Ora il sorpasso è un’ipotesi concreta

di Marcello Sorgi

Primo Renzi, secondo, a un’incollatura, Grillo, terzo, ma distaccato, seppure a cavallo della sua quota di sopravvivenza Berlusconi. Ncd e Lega sopra la soglia di sbarramento del 4 per cento, tutti gli altri sotto: i dati finto-segreti dei sondaggi che la legge impedisce di pubblicare circolano liberamente nei corridoi degli studi televisivi in cui i leader politici si alternano a ritmo di inseguimento e con toni da urlatori. Malgrado ciò, il record di ascolti - oltre quattro milioni - toccato dal leader del Movimento 5 stelle nello studio di «Porta a porta» con Vespa ha reso assai più incerte tutte le previsioni fatte dai sondaggisti. Se il distacco tra i due maggiori duellanti è limitato, come dicono tutti, e se l’apparizione di Grillo nel più tradizionale salotto televisivo di Rai1 è stata in grado di mobilitare un pubblico così vasto, sulla carta la possibilità del sorpasso, remota fino a qualche giorno fa, si fa più concreta. Molto resta legato all’affluenza, cioè al rientro dall’astensione di una larga parte dell’elettorato, al quale il leader di M5S ha cercato di rivolgersi con un messaggio rassicurante: votate per chi vi pare, ma se non siete convinti statevene pure a casa, tanto noi grillini non pensiamo certo di fare la rivoluzione.
Renzi ha messo in agenda un tour de force nelle piazze, oltre che davanti alle telecamere, che punta a mobilitare, dove ancora ci sono, e magari sono rimaste fredde, finora, in attesa di fare i conti dopo i risultati con il nuovo leader, le strutture del Pd. Soprattutto al Sud, le divisioni sono fortissime, la competizione tra candidati delle varie anime del partito è fuori controllo e il rischio di dispersione di voti per il centrosinistra concreto. Anche per questo Renzi ieri ha avvertito che in ogni caso la sorte del governo non sarà in discussione.
Berlusconi cerca di inserirsi nel corpo a corpo tra i suoi due avversari, alza il tono contro Grillo chiamandolo «assassino», mena duro anche contro il presidente del consiglio sconfessando ogni accordo con lui, ma sotto sotto sa che sarà difficile risalire la china di una campagna che per la prima volta in vent’anni non lo ha visto protagonista.
Primo Renzi, secondo, a un’incollatura, Grillo, terzo, ma distaccato, seppure a cavallo della sua quota di sopravvivenza Berlusconi. Ncd e Lega sopra la soglia di sbarramento del 4 per cento, tutti gli altri sotto: i dati finto-segreti dei sondaggi che la legge impedisce di pubblicare circolano liberamente nei corridoi degli studi televisivi in cui i leader politici si alternano a ritmo di inseguimento e con toni da urlatori. Malgrado ciò, il record di ascolti - oltre quattro milioni - toccato dal leader del Movimento 5 stelle nello studio di «Porta a porta» con Vespa ha reso assai più incerte tutte le previsioni fatte dai sondaggisti. Se il distacco tra i due maggiori duellanti è limitato, come dicono tutti, e se l’apparizione di Grillo nel più tradizionale salotto televisivo di Rai1 è stata in grado di mobilitare un pubblico così vasto, sulla carta la possibilità del sorpasso, remota fino a qualche giorno fa, si fa più concreta. Molto resta legato all’affluenza, cioè al rientro dall’astensione di una larga parte dell’elettorato, al quale il leader di M5S ha cercato di rivolgersi con un messaggio rassicurante: votate per chi vi pare, ma se non siete convinti statevene pure a casa, tanto noi grillini non pensiamo certo di fare la rivoluzione.
Renzi ha messo in agenda un tour de force nelle piazze, oltre che davanti alle telecamere, che punta a mobilitare, dove ancora ci sono, e magari sono rimaste fredde, finora, in attesa di fare i conti dopo i risultati con il nuovo leader, le strutture del Pd. Soprattutto al Sud, le divisioni sono fortissime, la competizione tra candidati delle varie anime del partito è fuori controllo e il rischio di dispersione di voti per il centrosinistra concreto. Anche per questo Renzi ieri ha avvertito che in ogni caso la sorte del governo non sarà in discussione.
Berlusconi cerca di inserirsi nel corpo a corpo tra i suoi due avversari, alza il tono contro Grillo chiamandolo «assassino», mena duro anche contro il presidente del consiglio sconfessando ogni accordo con lui, ma sotto sotto sa che sarà difficile risalire la china di una campagna che per la prima volta in vent’anni non lo ha visto protagonista.
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