Sono d'accordo ..anzi daccordissimo su tutto quello che hai scritto a parte un piccolo o forse anche grande particolare su cui vorrei approfondire assieme a voi.camillobenso ha scritto:Ma allora Amico mio, dove stanno le differenze fra di noi? Su che cosa ci differenziamo e come possiamo affrontare e risolvere le ns. divergenze qualora esistano?
pancho
Quando 50 anni fa, al termine dei meravigliosi anni ’60, mi sono imbattuto nell’esperienza faticosa del regime del futuro generale Maletti, mai avrei pensato che quella in fondo potesse rappresentare una forma di democrazia concreta, che noi ragazzi di belle speranze di sinistra, bollavamo tranquillamente come dittatura.
Dove chi comanda si assoggetta per primo alle leggi come se fosse l’ultimo dei fantaccini.
Nella società attuale, completamente anarchica, dove i termini si sono completamente ribaltati il potere ci tiene a mantenere intatti i propri privilegi.
E questo provoca grossi scompensi nella società. Dei tanti uno, è quello di cui stiamo discutendo.
Quando Achille Serra giunge a Milano, 1968, come raccontava lunedì scorso a Tagadà, i ladri professionisti erano 8. Dal tipo di furto al Commissariato sapevano chi era stato, perché lasciava la sua firma.
Ora bisognerebbe dare una risposta sociologica su quanto è accaduto in quasi questo mezzo secolo.
Nel settore furti il numero dei professionisti si é moltiplicato a dismisura.
Le forze dell’ordine, sotto la guida dei vari ministeri degli Interni non hanno saputo dare una risposta adeguata.
Già una ventina di anni fa, un pomeriggio, accompagnando un’amico carrozziere da uno sfasciacarrozze ai bordi del Campovolo di Cinisello B. mi aveva segnalato la presenza di un mezzo della Polizia, che stazionava poco distante, ma che a detta del carrozziere era in combutta con lo sfasciacarrozze.
Due anni fa ho ricevuto le confidenze di un poliziotto in pensione che mi ha confermato un quadro dell’intero comparto delle forze dell’ordine pubblico da brivido.
Sono cose che non possono essere ripetute su di un forum. Accenno solo ad un fatto indistinto, senza entrare nel merito, per ovvie ragioni.
La Sacra Corona Unita che pagava le tangenti alla Polizia.
Da qui ti rendi conto che in questo stramaledetto Paese, che non ha capito cosa significa vivere, non c’è più niente da fare.
Ma malgrado questo, non credo che la difesa della sicurezza personale debba essere lasciata ai singoli.
Perché i risultati non possono essere che quelli di “El Grinta”.
I singoli cittadini non hanno la preparazione sufficiente e necessaria per affrontare una prova di ordine pubblico.
Quindi la risposta deve essere solo quella della delega allo Stato.
Viceversa, lasciando ai singoli l’onere della difesa personale, porta inevitabilmente nella dimensione dell’OK KORRAL, dei El Grinta, dei Bonanno e dei Joe Formaggio.
Io di questo ne sono sicuro.
Spero di renderti noto al più presto il Prologo di Zagrebelski, dove descrive il mondo che sta andando alla deriva.
Io sono sempre stato contrario ad entrare in certi imbuti in cui si sa poi come va a finire.
Ho cercato di tenere duro in questi ultimi quattordici anni con la presenza sui forum che tu conosci.
Ovviamente ho fallito perché non sono riuscito a fermare la deriva.
Sono pertanto contrario ad entrare in una nuova fase di carneficina inutile, se possibile.
E’ un compito che spetta allo Stato. Se ancora esiste.
.. singoli cittadini non hanno la preparazione sufficiente e necessaria per affrontare una prova di ordine pubblico.
Quindi la risposta deve essere solo quella della delega allo Stato.
Hai perfettamente ragione che deve esserci lo stato a darci la sicurezza ma sappiamo pure che per quanta buona volontà possa metterci difronte ad un' allargare della delinquenza non ce la farebbe mai.
Quindi, la mia domanda semplice e' questa: perché non posso difendermi qualora lo stato in determinati momenti non ci riesca? Questo non vuol dire Far West
Esistono precise legislazioni nazionali sulle armi che non lo permettono come invece succede negli states.
Nel mio piccolo territorio di queste famigliare non posso pretendere un minimo di sicurezza e quindi avere anche il compito di proteggerla? Questo non vuol dire Far West.
Non vedo cosa di strano possa esserci se chiedo di avere la possibilità di difendermi in casa se la delinquenza riesce a passare fra le maglie dei controlli?
Perché su questo argomento si passa subito a dire che succederebbe il Far West .
Certo, avere un'arma in casa bisogna essere coscienti su questo e prima di dare il porto d'armi e quindi un'arma bisogna essere molto scrupolosi su questo.
Purtroppo l'averla e non l'averla complica.
Nel primo caso puoi fare atti inconsulti ma puoi anche difenderti mentre nella seconda ipotesi atti inconsulti non li farai mai ma purtroppo poi diventare una vittima che non ha potuto difendersi.
Credo che su questo argomento bisognera' legiferare seriamente ed attentamente poiche la passata legge sulla legittima difesa e' oramai superata dai fatti e dalle circostante di questi anni.
In casa mia ,quando ci sono, devo far sentire sicurezza e questa sicurezza la voglio dare se dovessi trovarmi in determinate situazioni. Io non le cerco ma se son gli altri a cercarle...son cazzi loro. Non sto' li a calibrare preventivamente se sia squilibrata la mia risposta.
Suvvia, Zione, si pretende troppo dall'offeso. Non porgo alcuna guancia.
Casomai saranno loro a porgerla.
Non e' fare giustizia da se questa ma solo una legittima difesa obbligata dalle circostanze. Il 113 lo chiamo dopo e non prima
Eppoi non capisco perché quando entri in una caserma ti devi annunciare altrimenti ti sparano se scavalchi il loro territorio e io comune mortale non lo posso fare per difendere la mia famiglia e/o amici qualora qualcuno tentasse malavitosamente di forzare la mia pace famigliare?
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un salutone