MOVIMENTO 5 STELLE
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE
STAR WARS - 3
La battaglia popolare si svolge sul sito del fattoquotidiano.it, nei commenti relativi all'articolo precedente.
In questo momento il numeratore dei commenti segna 1579.
Troppi per essere pubblicati, e poi troppo scarsi nei contenuti sia da una parte che dall'altra dei combattenti.
Purtoppo, una volta di più emerge che siamo a livello dell'Asilo Mariuccia.
Il che non fa assolutamente sperare bene per il nostro futuro.
Mi dicono sempre che bisogna essere positivi, pensare positivo. Ma se essere positivi significa osservare i fatti e il pensiero in corso, c'è poco da stare allegri, con l'infantilismo diffuso dell'Asilo Mariuccia.
Peer chi vuole rendersene conto puà anadare a leggersi i commenti dopo l'articolo contenuto in:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... a/2353534/
La battaglia popolare si svolge sul sito del fattoquotidiano.it, nei commenti relativi all'articolo precedente.
In questo momento il numeratore dei commenti segna 1579.
Troppi per essere pubblicati, e poi troppo scarsi nei contenuti sia da una parte che dall'altra dei combattenti.
Purtoppo, una volta di più emerge che siamo a livello dell'Asilo Mariuccia.
Il che non fa assolutamente sperare bene per il nostro futuro.
Mi dicono sempre che bisogna essere positivi, pensare positivo. Ma se essere positivi significa osservare i fatti e il pensiero in corso, c'è poco da stare allegri, con l'infantilismo diffuso dell'Asilo Mariuccia.
Peer chi vuole rendersene conto puà anadare a leggersi i commenti dopo l'articolo contenuto in:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... a/2353534/
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE
STAR WARS - 4
Tagadà oggi riparte nel 2016, con l’argomento:
ANNO NUOVO I SOLITI RINCARI
Autostradali, per l’occasione.
Questo elemento entra a tutto titolo nella guerra in atto.
Parliamo di economia, a differenza dei soliti tromboni come Chicco Testa ed il senatore Esposito, di
INCORPORATED COOL EMOS, presenti in studio.
1) Domanda ; i frequentatori delle autostrade italiane le usano solo per diporto?
- R1) – Ovviamente No.
- Ci sono anche coloro che sono costretti a frequentarle per raggiungere il posto di lavoro.
- Quali siano le percentuali in questo momento non sono in grado di dirlo. Ma tradotto in pratica, questo si traduce in un assottigliamento del denaro a loro disposizione.
Ci sono quindi fasce di cittadini in cui questi rincari non cambiano la vita, e fasce di cittadini che questi rincari pesano, e devono fare i conti su cosa devono rinunciare per assorbire i rincari.
- R2) – I trasporti merci nello Stivalone avvengono in prevalenza su gomma.
Qualcuno è disposto a credere che questi rincari verranno assorbiti dagli autotrasportatori????
Ma siamo matti????
Questo non avveniva 40 anni fa quando andava tutto bene madama la marchesa, e in una crisi economica di questo livello un aumento di questo genere può essere trascurato???????
Ora che bisogna stare attenti al centesimo per poter sopravvivere, le imprese di autotrasporti non possono permettersi di perdere proprio un bel niente.
Di conseguenza le imprese di autotrasporti riverseranno regolarmente l’aumento sui clienti delle merci trasportate. Che a loro volta le riverseranno a caduta sui clienti successivi, e qualche volta anche approfittando di un loro leggero ritocco personale con la scusa dell’aumento dei pedaggi.
Funzionava così ai tempi della cuccagna, perché non dovrebbe funzionare adesso.
Così a farne le spese sarà sempre l’utilizzatore finale.
Il principe dei sodomizzatori, Amilcare, Matteo La Qualunque, stamani alla notizia provvisoria dell’ISTAT:
Disoccupazione novembre: giù a 11,3%
40mila nuovi contratti stabili in più
Ma un giovane su 10 è senza lavoro
(Di F. Q.)
Il capo di INCORPORATED COOL EMOS
si è messo subito a starnazzare che “L’ITALIA RIPARTE”
Ieri , invece, quando Eurostat ha pubblicato questa notizia, La Qualunque si è eclissato.
Laureati italiani, Eurostat: “Tre anni dopo fine degli studi solo il 53% lavora. Il dato peggiore della Ue dopo la Grecia”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... a/2352736/
E’ vero quindi quel detto che sosteneva che gli italiani hanno i governanti che si meritano.
E’ il trionfo dell’Asilo Mariuccia.
La Qualunque è prodotto del marketting.
Perché questo fatto rientra nella STAR WARS????????
Perché questo aumento dei pedaggi autostradali si farà sentire nei prossimi mesi e peserà sui consensi verso la Qualunque.
La contrapposizione 5S e PD, porterà a consumare la credibilità residuale di quel 50% di italiani che crede ancora che questa sia una “democrazia”, con tutte le conseguenze del caso.
Tagadà oggi riparte nel 2016, con l’argomento:
ANNO NUOVO I SOLITI RINCARI
Autostradali, per l’occasione.
Questo elemento entra a tutto titolo nella guerra in atto.
Parliamo di economia, a differenza dei soliti tromboni come Chicco Testa ed il senatore Esposito, di
INCORPORATED COOL EMOS, presenti in studio.
1) Domanda ; i frequentatori delle autostrade italiane le usano solo per diporto?
- R1) – Ovviamente No.
- Ci sono anche coloro che sono costretti a frequentarle per raggiungere il posto di lavoro.
- Quali siano le percentuali in questo momento non sono in grado di dirlo. Ma tradotto in pratica, questo si traduce in un assottigliamento del denaro a loro disposizione.
Ci sono quindi fasce di cittadini in cui questi rincari non cambiano la vita, e fasce di cittadini che questi rincari pesano, e devono fare i conti su cosa devono rinunciare per assorbire i rincari.
- R2) – I trasporti merci nello Stivalone avvengono in prevalenza su gomma.
Qualcuno è disposto a credere che questi rincari verranno assorbiti dagli autotrasportatori????
Ma siamo matti????
Questo non avveniva 40 anni fa quando andava tutto bene madama la marchesa, e in una crisi economica di questo livello un aumento di questo genere può essere trascurato???????
Ora che bisogna stare attenti al centesimo per poter sopravvivere, le imprese di autotrasporti non possono permettersi di perdere proprio un bel niente.
Di conseguenza le imprese di autotrasporti riverseranno regolarmente l’aumento sui clienti delle merci trasportate. Che a loro volta le riverseranno a caduta sui clienti successivi, e qualche volta anche approfittando di un loro leggero ritocco personale con la scusa dell’aumento dei pedaggi.
Funzionava così ai tempi della cuccagna, perché non dovrebbe funzionare adesso.
Così a farne le spese sarà sempre l’utilizzatore finale.
Il principe dei sodomizzatori, Amilcare, Matteo La Qualunque, stamani alla notizia provvisoria dell’ISTAT:
Disoccupazione novembre: giù a 11,3%
40mila nuovi contratti stabili in più
Ma un giovane su 10 è senza lavoro
(Di F. Q.)
Il capo di INCORPORATED COOL EMOS
si è messo subito a starnazzare che “L’ITALIA RIPARTE”
Ieri , invece, quando Eurostat ha pubblicato questa notizia, La Qualunque si è eclissato.
Laureati italiani, Eurostat: “Tre anni dopo fine degli studi solo il 53% lavora. Il dato peggiore della Ue dopo la Grecia”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... a/2352736/
E’ vero quindi quel detto che sosteneva che gli italiani hanno i governanti che si meritano.
E’ il trionfo dell’Asilo Mariuccia.
La Qualunque è prodotto del marketting.
Perché questo fatto rientra nella STAR WARS????????
Perché questo aumento dei pedaggi autostradali si farà sentire nei prossimi mesi e peserà sui consensi verso la Qualunque.
La contrapposizione 5S e PD, porterà a consumare la credibilità residuale di quel 50% di italiani che crede ancora che questa sia una “democrazia”, con tutte le conseguenze del caso.
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE
STAR WARS - 5
Lo stato maggiore del PD sente il fiato sul collo dei 5S. Ed è ovvio che al primo passo falso dei grillini si scatenino tutti.
Sarà così fino a quando uno dei due contendenti verrà distrutto.
Il silenzio che ieri evidenziavano, riferito allo stato maggiore 5S, si riscontra oggi nel PD.
Banca Etruria, bomba artigianale davanti a filiale. Governo lima decreti sui rimborsi per dribblare la Consulta
L'ordigno a basso potenziale è stato trovato davanti alla sede di Ponte San Giovanni. Intanto l'esecutivo, per evitare ricorsi contro i provvedimenti attuativi che devono regolare l'accesso al fondo di solidarietà, vuole configurarlo come un mero "strumento per alleviare le perdite". Per i risarcimenti veri e propri, chi è stato truffato dalle quattro banche salvate dovrà fare causa civile
di F. Q. | 7 gennaio 2016
Dopo la notizia che si allungano i tempi per gli indennizzi a carico del fondo di solidarietà, sale la tensione nei confronti delle quattro banche salvate dal governo con il decreto del 22 novembre con il risultato di lasciare sul lastrico gli obbligazionisti subordinati. Giovedì mattina davanti alla filiale di Banca Etruria di Ponte San Giovanni a Perugia è stato infatti trovato un ordigno rudimentale, a basso potenziale. Un cliente ha lanciato l’allarme e sono intervenuti gli artificieri dei carabinieri che hanno fatto brillare la piccola bomba e l’hanno disinnescata. Il pacco sospetto conteneva lattine riempite di chiodi arrugginiti, polvere fertilizzante e batterie per l’innesco. Non è chiaro se sarebbe potuto esplodere, gli accertamenti sono ancora in corso mentre gli investigatori stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Federconsumatori e Adusbef hanno condannato il gesto. “La rabbia deve essere incanalata nelle giuste forme di contestazione. Va condannata senza se e senza ma ogni forma di violenza”, sottolineano le due associazioni, ricordando che saranno in piazza davanti alla Consob il 12 gennaio per protestare contro la mancata vigilanza e tutela dei risparmiatori.
L’episodio è avvenuto il giorno dopo l’indiscrezione che bisognerà attendere febbraio per l’emanazione dei decreti che devono fissare criteri e parametri delle “modalità e condizioni di accesso” al fondo da 100 milioni previsto dalla legge di Stabilità in favore dei risparmiatori che avevano bond subordinati dell’Etruria e di Banca Marche, Cariferrara e Carichieti e hanno perso tutto. Secondo Il Messaggero, il governo sta cercando una strada per evitare che contro quello che ufficiosamente continua a definire “sostegno umanitario” scattino il veto della Ue o ricorsi che finirebbero avanti alla Corte costituzionale. Cosa che potrebbe accadere se i risparmiatori che si vedono negare il risarcimento faranno causa appellandosi alla disparità di trattamento rispetto a chi invece otterrà qualcosa. La via di uscita, secondo il quotidiano romano, potrebbe consistere nel mettere a punto i criteri in modo da configurare il fondo come un mero “strumento per alleviare le perdite” di chi aveva investito una percentuale importante dei propri risparmi. Mentre, per i risarcimenti veri e propri, chi è stato truffato dovrà comunque fare causa civile contro le banche.
In pratica, secondo fonti giuridiche, l’arbitrato sarà solo una sorta di ‘corsia preferenziale‘ rispetto a un parallelo eventuale procedimento civile. Il giudice, se dovesse essere in corso l’arbitrato, potrebbe rimandare il procedimento al termine del percorso nella camera arbitrale dell’Anac. Questo al netto dei casi di rilevanza penale, cioè truffe o firme false sui documenti.
Intanto il presidente delle quattro nuove banche, Roberto Nicastro, ha deciso di allargare l’incontro previsto con i clienti della sola Banca Etruria a tutti e quattro gli istituti coinvolti spostandolo da Arezzo a Roma e fissandolo per venerdì. Ci saranno anche gli altri amministratori e la consigliera indipendente Maria Pierdicchi. Di certo le nuove banche vogliono fare il possibile per evitare una fuga dei clienti: dei 12mila obbligazionisti oltre 10mila erano correntisti e l’associazione Vittime del salva banche fin dalla fine di novembre sta consigliando di chiudere i conti e trasferire i soldi in altri istituti.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... a/2354569/
Lo stato maggiore del PD sente il fiato sul collo dei 5S. Ed è ovvio che al primo passo falso dei grillini si scatenino tutti.
Sarà così fino a quando uno dei due contendenti verrà distrutto.
Il silenzio che ieri evidenziavano, riferito allo stato maggiore 5S, si riscontra oggi nel PD.
Banca Etruria, bomba artigianale davanti a filiale. Governo lima decreti sui rimborsi per dribblare la Consulta
L'ordigno a basso potenziale è stato trovato davanti alla sede di Ponte San Giovanni. Intanto l'esecutivo, per evitare ricorsi contro i provvedimenti attuativi che devono regolare l'accesso al fondo di solidarietà, vuole configurarlo come un mero "strumento per alleviare le perdite". Per i risarcimenti veri e propri, chi è stato truffato dalle quattro banche salvate dovrà fare causa civile
di F. Q. | 7 gennaio 2016
Dopo la notizia che si allungano i tempi per gli indennizzi a carico del fondo di solidarietà, sale la tensione nei confronti delle quattro banche salvate dal governo con il decreto del 22 novembre con il risultato di lasciare sul lastrico gli obbligazionisti subordinati. Giovedì mattina davanti alla filiale di Banca Etruria di Ponte San Giovanni a Perugia è stato infatti trovato un ordigno rudimentale, a basso potenziale. Un cliente ha lanciato l’allarme e sono intervenuti gli artificieri dei carabinieri che hanno fatto brillare la piccola bomba e l’hanno disinnescata. Il pacco sospetto conteneva lattine riempite di chiodi arrugginiti, polvere fertilizzante e batterie per l’innesco. Non è chiaro se sarebbe potuto esplodere, gli accertamenti sono ancora in corso mentre gli investigatori stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. Federconsumatori e Adusbef hanno condannato il gesto. “La rabbia deve essere incanalata nelle giuste forme di contestazione. Va condannata senza se e senza ma ogni forma di violenza”, sottolineano le due associazioni, ricordando che saranno in piazza davanti alla Consob il 12 gennaio per protestare contro la mancata vigilanza e tutela dei risparmiatori.
L’episodio è avvenuto il giorno dopo l’indiscrezione che bisognerà attendere febbraio per l’emanazione dei decreti che devono fissare criteri e parametri delle “modalità e condizioni di accesso” al fondo da 100 milioni previsto dalla legge di Stabilità in favore dei risparmiatori che avevano bond subordinati dell’Etruria e di Banca Marche, Cariferrara e Carichieti e hanno perso tutto. Secondo Il Messaggero, il governo sta cercando una strada per evitare che contro quello che ufficiosamente continua a definire “sostegno umanitario” scattino il veto della Ue o ricorsi che finirebbero avanti alla Corte costituzionale. Cosa che potrebbe accadere se i risparmiatori che si vedono negare il risarcimento faranno causa appellandosi alla disparità di trattamento rispetto a chi invece otterrà qualcosa. La via di uscita, secondo il quotidiano romano, potrebbe consistere nel mettere a punto i criteri in modo da configurare il fondo come un mero “strumento per alleviare le perdite” di chi aveva investito una percentuale importante dei propri risparmi. Mentre, per i risarcimenti veri e propri, chi è stato truffato dovrà comunque fare causa civile contro le banche.
In pratica, secondo fonti giuridiche, l’arbitrato sarà solo una sorta di ‘corsia preferenziale‘ rispetto a un parallelo eventuale procedimento civile. Il giudice, se dovesse essere in corso l’arbitrato, potrebbe rimandare il procedimento al termine del percorso nella camera arbitrale dell’Anac. Questo al netto dei casi di rilevanza penale, cioè truffe o firme false sui documenti.
Intanto il presidente delle quattro nuove banche, Roberto Nicastro, ha deciso di allargare l’incontro previsto con i clienti della sola Banca Etruria a tutti e quattro gli istituti coinvolti spostandolo da Arezzo a Roma e fissandolo per venerdì. Ci saranno anche gli altri amministratori e la consigliera indipendente Maria Pierdicchi. Di certo le nuove banche vogliono fare il possibile per evitare una fuga dei clienti: dei 12mila obbligazionisti oltre 10mila erano correntisti e l’associazione Vittime del salva banche fin dalla fine di novembre sta consigliando di chiudere i conti e trasferire i soldi in altri istituti.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... a/2354569/
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE
Ieri i renzichenecchi erano scatenati per la notizia dei legami tra MS5 campano e Camorra.
Qui sono spariti.
ginobonatesta (0ccfec30) • 3 ore fa
Dubito che il governo voglia evitare i ricorsi alla Consulta atteso che, ormai, non rispetta le sentenze neanche di quell'alta Magistratura. Credo piuttosto voglia "disinnescare" i diritti dei truffati così come con la finta bomba che dall'articolo non si comprende se "è stata fatta brillare o se è stata disinnescata" scegliete, delle 2 l'una. Già il giorno dopo del patatrac avevo suggerito agli aventi titolo/diritto di rivolgersi direttamente e subito alla magistratura ordinaria, non ci sono altre vie se non diluite in modo omeopatico e alla fine, per avere qualche parvenza di risultato, bisogno ingurgitare medicine amare per anni.
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Vincenzo_Mastrangelo • 3 ore fa
La questione è una.
Le banche (degli amici) se non fosse intervenuto il Governo erano destinate ad un normale fallimento.
In caso di fallimento tutti i beni appartenenti alla ditta fallita vengono venduti all'asta.
Il ricavato viene distribuito fra tutti i creditori.
Fanfarenzi si è inventato un nuovo diritto fallimentare, condito con l'annuncio di soccorso umanitario, in cui nella più ottimistica situazione pochi prenderanno le briciole.
Si potrebbe sollevare la questione di incostituzionalità del decreto.
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Claudio Puzzarini • 4 ore fa
le NEW BANK tirino fuori il controvalore da rendere ai truffati !!! Si comincia con allarmi su bombe artigianali poi , speriamo non succeda , si potrebbe passare ai rapporti personali con chi ha venduto i titoli . Chi ha perso tutto non sa che chi ha venduto quei titoli , magari , lo ha fatto sotto pressione della banca stessa , a Lui , interessa SOLO , che adesso non ha più un soldo .
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rictkd . • 4 ore fa
ma una bomba... o IL BOMBA?
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Giuseppe • 4 ore fa
E' chiarissimo che Renzi non è arbitro imparziale.
E' palesemente schierato con banchieri ed industriali.
La storia è strapiena di tali personaggi.
E questo non porterà nulla di buono.
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gaetano,gallo • 4 ore fa
Mi sarei aspettato che nel decreto salva banche ci fosse stato un provvedimento di sequestro cautelativo di tutte le proprietà delle banche nonché delle proprietà dei dirigenti e funzionari. Sono loro che hanno creato il dissesto. Mi auspico che il Renzie provveda, altrimenti c'è c.......... di stato. Non esiste, e se esiste l'ha cauasata questi personaggi nominati.
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Gianni • 4 ore fa
“La rabbia deve essere incanalata nelle giuste forme di contestazione." Si ma in uno stato giusto! Sono pur contrario a ogni forma di violenza ma in uno stato disonesto e non dalla parte dei cittadini prima o poi la rabbia segue la sua strada più logica.
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Frank Duezero • 4 ore fa
Queste banche NON dovevano essere salvate!!!
Che messaggio ha mandato il bugiardone fiorentino a tutte le altre banche se non di continuare a comportarsi da criminali quali sono? Qui non si tratta più di politica ma di scelte delinquenziali da parte dello stato!
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thomas köhler Frank Duezero • 4 ore fa
Nessuna banca al mondo deve essere salvato con soldi publici !!!!!!!!!!!!!!
semplice
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Ivana • 4 ore fa
“La rabbia deve essere incanalata nelle giuste forme di contestazione"...tipo? corteo, bandiere e manganellate ai truffati? credo sia ora che le contestazioni comincino ad essere cosa seria per i nostri (s)governanti. escludendo le bombe, che di solito colpiscono quelli che non centrano niente, un bell'accerchiamento del parlamento, ché vedano che esistiamo, non ci starebbe male.
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thomas köhler Ivana • 4 ore fa
non succerera mai !
la maggioranza e contenta o aprofitta di questo sistema
e secondo me di stare solo sul web e un diversivo per appunto non scendere in piazza
perche ci sfoghiamo qui e passa la rabbia
pensateci un po su......
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fivefeet_and_half • 4 ore fa
"Per i risarcimenti veri e propri, chi è stato truffato dalle quattro banche salvate dovrà fare causa civile" Sbaglio o è come dire "non riceverete nulla"?
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andrea1952 fivefeet_and_half • 4 ore fa
no non sbaglia, è proprio l'obiettivo della legge, tradotto chi è ricco e può sostenere le spese per una battaglia legale, può sperare di ottenere qualche cosa, gli altri, i veri truffati, veri perché essendo solo piccoli risparmiatori e non speculatori che disponevano di grandi capitali, si sono fidati delle loro banche, quelli non avranno niente
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Doronjo • 4 ore fa
La Boschi riesce a dormire la notte?
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Warren Bitti Doronjo • 4 ore fa
Si,tanto lei di soldi ne ha un bel mucchio e anche il suo futuro è piu che assicurato..Che vuoi che gli freghi...
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corto maltese • 4 ore fa
La pazienza è finita e la rabbia rischia di sfociare in azioni violente. Qualcuno storce il naso, ma senza giustificare tali azioni, mi pare che non ci sia tanto da meravigliarsi, anzi in questo paese non si è ancora visto nulla a fronte di tante, troppe ingiustizie che dobbiamo ingoiare giornalmente.
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maxsierramaestra • 5 ore fa
Continuate impererriti a fregare la gente,prima o poi qualcuno va fuori di testa........È INEVITABILE!!!
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Frank Duezero maxsierramaestra • 4 ore fa
Fuori di testa?
Atto dovuto direi.
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maxsierramaestra Frank Duezero • 4 ore fa
Lo direi anch'io:-):-):-)sono stato solo più soft,..........anzi troppo poco!!!!!
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Alexone1 • 5 ore fa
Non è pensabile che tutti i truffati disperati si suicidino come farebbe comodo a lor signori. Qualcuno più "estremista" ed in vario modo armato magari vorrà vendicarsi del proprio consulente finanziario etrusco e dei suoi superiori. Mi pare una cosa più che probabile, inutile cadere dal pero poi e domandarsi come sia potuto accadere.
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Topo Gigio • 5 ore fa
"se avrebbe potuto" oppure " sarebbe potuto" ci sono gravi problemi grammaticali in questo articoli signori miei... per quanto riguarda la notizia forse bisogna dare retta ai risparmiatori, sono sicuro che la pazienza di molti sia al capolinea.
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Warren Bitti • 5 ore fa
Ma la notizia piu sconcertante è apprendere che bancha etruria ha ancora un cliente
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raffaele Warren Bitti • 4 ore fa
la famiglia di renzi,lotti,poletti,boschi quelli che l'hanno salvata
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Luigi Warren Bitti • 5 ore fa
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barbagiannibarba • 6 ore fa
Forse sara' meglio rimborsarli i risparmiatori truffati, di tutto quello che hanno perso, magari trastullandosi di meno e dando risposte immediate, perche' qui finisce male.....da non sottovalutare quello che sta succedendo.....la gente ha idee molto chiare sulla vicenda che e' loro successa e non ci sta......sbagliando ma non ci sta...chi di dovere deve sbrigarsi..........
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Frank Duezero barbagiannibarba • 4 ore fa
Magari finisse male per quelli che se lo meritano!
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Qui sono spariti.
ginobonatesta (0ccfec30) • 3 ore fa
Dubito che il governo voglia evitare i ricorsi alla Consulta atteso che, ormai, non rispetta le sentenze neanche di quell'alta Magistratura. Credo piuttosto voglia "disinnescare" i diritti dei truffati così come con la finta bomba che dall'articolo non si comprende se "è stata fatta brillare o se è stata disinnescata" scegliete, delle 2 l'una. Già il giorno dopo del patatrac avevo suggerito agli aventi titolo/diritto di rivolgersi direttamente e subito alla magistratura ordinaria, non ci sono altre vie se non diluite in modo omeopatico e alla fine, per avere qualche parvenza di risultato, bisogno ingurgitare medicine amare per anni.
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Vincenzo_Mastrangelo • 3 ore fa
La questione è una.
Le banche (degli amici) se non fosse intervenuto il Governo erano destinate ad un normale fallimento.
In caso di fallimento tutti i beni appartenenti alla ditta fallita vengono venduti all'asta.
Il ricavato viene distribuito fra tutti i creditori.
Fanfarenzi si è inventato un nuovo diritto fallimentare, condito con l'annuncio di soccorso umanitario, in cui nella più ottimistica situazione pochi prenderanno le briciole.
Si potrebbe sollevare la questione di incostituzionalità del decreto.
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Claudio Puzzarini • 4 ore fa
le NEW BANK tirino fuori il controvalore da rendere ai truffati !!! Si comincia con allarmi su bombe artigianali poi , speriamo non succeda , si potrebbe passare ai rapporti personali con chi ha venduto i titoli . Chi ha perso tutto non sa che chi ha venduto quei titoli , magari , lo ha fatto sotto pressione della banca stessa , a Lui , interessa SOLO , che adesso non ha più un soldo .
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rictkd . • 4 ore fa
ma una bomba... o IL BOMBA?
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Giuseppe • 4 ore fa
E' chiarissimo che Renzi non è arbitro imparziale.
E' palesemente schierato con banchieri ed industriali.
La storia è strapiena di tali personaggi.
E questo non porterà nulla di buono.
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gaetano,gallo • 4 ore fa
Mi sarei aspettato che nel decreto salva banche ci fosse stato un provvedimento di sequestro cautelativo di tutte le proprietà delle banche nonché delle proprietà dei dirigenti e funzionari. Sono loro che hanno creato il dissesto. Mi auspico che il Renzie provveda, altrimenti c'è c.......... di stato. Non esiste, e se esiste l'ha cauasata questi personaggi nominati.
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Gianni • 4 ore fa
“La rabbia deve essere incanalata nelle giuste forme di contestazione." Si ma in uno stato giusto! Sono pur contrario a ogni forma di violenza ma in uno stato disonesto e non dalla parte dei cittadini prima o poi la rabbia segue la sua strada più logica.
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Frank Duezero • 4 ore fa
Queste banche NON dovevano essere salvate!!!
Che messaggio ha mandato il bugiardone fiorentino a tutte le altre banche se non di continuare a comportarsi da criminali quali sono? Qui non si tratta più di politica ma di scelte delinquenziali da parte dello stato!
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thomas köhler Frank Duezero • 4 ore fa
Nessuna banca al mondo deve essere salvato con soldi publici !!!!!!!!!!!!!!
semplice
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Ivana • 4 ore fa
“La rabbia deve essere incanalata nelle giuste forme di contestazione"...tipo? corteo, bandiere e manganellate ai truffati? credo sia ora che le contestazioni comincino ad essere cosa seria per i nostri (s)governanti. escludendo le bombe, che di solito colpiscono quelli che non centrano niente, un bell'accerchiamento del parlamento, ché vedano che esistiamo, non ci starebbe male.
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thomas köhler Ivana • 4 ore fa
non succerera mai !
la maggioranza e contenta o aprofitta di questo sistema
e secondo me di stare solo sul web e un diversivo per appunto non scendere in piazza
perche ci sfoghiamo qui e passa la rabbia
pensateci un po su......
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fivefeet_and_half • 4 ore fa
"Per i risarcimenti veri e propri, chi è stato truffato dalle quattro banche salvate dovrà fare causa civile" Sbaglio o è come dire "non riceverete nulla"?
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andrea1952 fivefeet_and_half • 4 ore fa
no non sbaglia, è proprio l'obiettivo della legge, tradotto chi è ricco e può sostenere le spese per una battaglia legale, può sperare di ottenere qualche cosa, gli altri, i veri truffati, veri perché essendo solo piccoli risparmiatori e non speculatori che disponevano di grandi capitali, si sono fidati delle loro banche, quelli non avranno niente
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Doronjo • 4 ore fa
La Boschi riesce a dormire la notte?
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Warren Bitti Doronjo • 4 ore fa
Si,tanto lei di soldi ne ha un bel mucchio e anche il suo futuro è piu che assicurato..Che vuoi che gli freghi...
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corto maltese • 4 ore fa
La pazienza è finita e la rabbia rischia di sfociare in azioni violente. Qualcuno storce il naso, ma senza giustificare tali azioni, mi pare che non ci sia tanto da meravigliarsi, anzi in questo paese non si è ancora visto nulla a fronte di tante, troppe ingiustizie che dobbiamo ingoiare giornalmente.
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maxsierramaestra • 5 ore fa
Continuate impererriti a fregare la gente,prima o poi qualcuno va fuori di testa........È INEVITABILE!!!
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Frank Duezero maxsierramaestra • 4 ore fa
Fuori di testa?
Atto dovuto direi.
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maxsierramaestra Frank Duezero • 4 ore fa
Lo direi anch'io:-):-):-)sono stato solo più soft,..........anzi troppo poco!!!!!
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Alexone1 • 5 ore fa
Non è pensabile che tutti i truffati disperati si suicidino come farebbe comodo a lor signori. Qualcuno più "estremista" ed in vario modo armato magari vorrà vendicarsi del proprio consulente finanziario etrusco e dei suoi superiori. Mi pare una cosa più che probabile, inutile cadere dal pero poi e domandarsi come sia potuto accadere.
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Topo Gigio • 5 ore fa
"se avrebbe potuto" oppure " sarebbe potuto" ci sono gravi problemi grammaticali in questo articoli signori miei... per quanto riguarda la notizia forse bisogna dare retta ai risparmiatori, sono sicuro che la pazienza di molti sia al capolinea.
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Warren Bitti • 5 ore fa
Ma la notizia piu sconcertante è apprendere che bancha etruria ha ancora un cliente
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raffaele Warren Bitti • 4 ore fa
la famiglia di renzi,lotti,poletti,boschi quelli che l'hanno salvata
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Luigi Warren Bitti • 5 ore fa
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barbagiannibarba • 6 ore fa
Forse sara' meglio rimborsarli i risparmiatori truffati, di tutto quello che hanno perso, magari trastullandosi di meno e dando risposte immediate, perche' qui finisce male.....da non sottovalutare quello che sta succedendo.....la gente ha idee molto chiare sulla vicenda che e' loro successa e non ci sta......sbagliando ma non ci sta...chi di dovere deve sbrigarsi..........
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Frank Duezero barbagiannibarba • 4 ore fa
Magari finisse male per quelli che se lo meritano!
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE
STAR WARS - 6
Quarto, Roberto Fico (M5s): “Voti inquinati non determinanti”. Ma non esclude lo scioglimento del Comune
Politica
Dopo il tentativo d'infiltrazione mafiosa da parte del consigliere comunale Giovanni De Robbio, il deputato napoletano non esclude nessuna ipotesi: "Il sindaco Rosa Capuozzo sta portando avanti una battaglia di legalità e noi siamo con lei. Mi ha riferito di non aver mai ricevuto minacce chiare"
di Luca De Carolis | 7 gennaio 2016
Commenti (491)
“A Quarto valutiamo ogni strada, compreso lo scioglimento del Comune. Quel che è certo è che l’ex consigliere comunale indagato è stato subito espulso dal M5s, e il sindaco Rosa Capuozzo sta portando avanti una battaglia di legalità: siamo con lei”. Roberto Fico, deputato napoletano e membro del Direttorio dei Cinque Stelle, risponde al Fatto mentre sulle agenzie tutti i partiti, con il Pd in prima fila, picchiano duro sul M5s.
Lamentano “i silenzi del Movimento” sulla vicenda del Comune alle porte di Napoli, dove Giovanni De Robbio era stato il più votato degli eletti a 5Stelle, e ora è indagato per tentata estorsione con l’aggravante del metodo mafioso nei confronti del sindaco.
I dem diffondono in serie sul web un’intercettazione già pubblicata da ilfattoquotidiano.it due settimane fa, in cui il figlio di un imprenditore che sarebbe legato a un clan della camorra, Alfonso Cesarano, dice: “A votare M5s dobbiamo portare anche le vecchie di 80 anni”. E ricorda: “Comincia a chiamarlo, ha preso 890 voti, è il primo degli eletti: ci siamo messi con chi vince”. E il “vincitore” è De Robbio, che avrebbe tentato di convincere la Capuozzo a concedere a Cesarano la gestione del campo sportivo.
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Fico, un vostro ex consigliere avrebbe avuto i voti della camorra. Non basta questo per sciogliere il Comune?
Ci sono i presupposti per andare avanti. Noi come M5s e come amministrazione siamo parte lesa, lo afferma anche la magistratura. L’unica persona indagata è stata cacciata dal Movimento lo scorso 14 dicembre, perché non rispettava il nostro programma, e anzi agiva in modo ostativo rispetto ad esso.
Il sindaco pare aver cambiato varie volte versione sulle presunte minacce. In un primo interrogatorio davanti al pm Woodcock, il 21 dicembre, non ne avrebbe parlato, poi nel secondo, il 22, le ha ammesse. Infine ha negato: “Non ho denunciato De Robbio perché non ritengo di aver subito minacce da parte sua”.
Il sindaco mi ha riferito di non aver mai ricevuto minacce chiare, esplicite. Altrimenti le avrebbe denunciate.
De Robbio le avrebbe mostrato una foto di casa sua, come prova di un presunto abuso edilizio nell’abitazione. Pare una minaccia chiara.
Il collegamento tra questi fatti e una richiesta, di qualunque tipo, non c’è mai stato. Rosa mi ha spiegato di non aver mai ricevuto minacce chiare, lo ripeto.
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L’ex consigliere potrebbe aver preso 890 voti grazie anche alla camorra. Ciò inquina tutta la votazione a Quarto?
No. Se le cose sono andate come si dice nell’intercettazione, parte di quei voti era sicuramente inquinata. Ma non sono stati consensi determinanti. Avremmo vinto anche senza le preferenze di De Robbio. E comunque noi valutiamo ogni strada.
Compreso lo scioglimento?
Sì. Prima però vogliamo attendere la chiusura delle indagini, per avere un quadro chiaro.
Il caso di Quarto non pone di nuovo il tema di una migliore selezione dei vostri eletti?
Non c’è dubbio che quando diventi una forza politica così grande devi alzare ancora di più i paletti. Abbiamo quasi duemila eletti, e un consigliere che andava contro il programma l’abbiamo cacciato, prima che venisse indagato.
Vi rimproverano di aver mandato via il sindaco di Gela e tanti altri per cose molto meno gravi.
La garanzia per noi e per i cittadini è che chi non restituisce i soldi o chi non rispetta il programma e i nostri valori, viene subito cacciato dal M5s. E i primi a essere mandati via sono quelli che non hanno comportamenti onesti. Non distinguiamo tra le cose infinitesimali e quelle enormi. Non siamo come gli altri partiti, che si girano dall’altra parte.
Il Pd vi sta massacrando.
Si attaccano a un pretesto, ma sono ridicoli. Quello che conta è che a Quarto nessuna delle cose che avrebbe voluto De Robbio, a partire dalla concessione del campo sportivo a suoi amici, si è mai realizzata. La gestione di Quarto è proseguita nella massima legalità. Capuozzo lavora bene, in una realtà difficilissima.
Il dem Ernesto Carbone chiede la convocazione di Capuozzo in Antimafia.
Non abbiamo alcun problema in merito. Se vogliono questo, Rosa andrà e risponderà su tutto. Ci stiamo già coordinando con i nostri rappresentanti in Antimafia.
Questo caso vi costerà tanti consensi alle Comunali? Si vota anche a Napoli.
No, noi siamo parte lesa. E la gente capirà che abbiamo agito al meglio, come sempre.
Da il Fatto Quotidiano di giovedì 7 gennaio 2016
Quarto, Roberto Fico (M5s): “Voti inquinati non determinanti”. Ma non esclude lo scioglimento del Comune
Politica
Dopo il tentativo d'infiltrazione mafiosa da parte del consigliere comunale Giovanni De Robbio, il deputato napoletano non esclude nessuna ipotesi: "Il sindaco Rosa Capuozzo sta portando avanti una battaglia di legalità e noi siamo con lei. Mi ha riferito di non aver mai ricevuto minacce chiare"
di Luca De Carolis | 7 gennaio 2016
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“A Quarto valutiamo ogni strada, compreso lo scioglimento del Comune. Quel che è certo è che l’ex consigliere comunale indagato è stato subito espulso dal M5s, e il sindaco Rosa Capuozzo sta portando avanti una battaglia di legalità: siamo con lei”. Roberto Fico, deputato napoletano e membro del Direttorio dei Cinque Stelle, risponde al Fatto mentre sulle agenzie tutti i partiti, con il Pd in prima fila, picchiano duro sul M5s.
Lamentano “i silenzi del Movimento” sulla vicenda del Comune alle porte di Napoli, dove Giovanni De Robbio era stato il più votato degli eletti a 5Stelle, e ora è indagato per tentata estorsione con l’aggravante del metodo mafioso nei confronti del sindaco.
I dem diffondono in serie sul web un’intercettazione già pubblicata da ilfattoquotidiano.it due settimane fa, in cui il figlio di un imprenditore che sarebbe legato a un clan della camorra, Alfonso Cesarano, dice: “A votare M5s dobbiamo portare anche le vecchie di 80 anni”. E ricorda: “Comincia a chiamarlo, ha preso 890 voti, è il primo degli eletti: ci siamo messi con chi vince”. E il “vincitore” è De Robbio, che avrebbe tentato di convincere la Capuozzo a concedere a Cesarano la gestione del campo sportivo.
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Fico, un vostro ex consigliere avrebbe avuto i voti della camorra. Non basta questo per sciogliere il Comune?
Ci sono i presupposti per andare avanti. Noi come M5s e come amministrazione siamo parte lesa, lo afferma anche la magistratura. L’unica persona indagata è stata cacciata dal Movimento lo scorso 14 dicembre, perché non rispettava il nostro programma, e anzi agiva in modo ostativo rispetto ad esso.
Il sindaco pare aver cambiato varie volte versione sulle presunte minacce. In un primo interrogatorio davanti al pm Woodcock, il 21 dicembre, non ne avrebbe parlato, poi nel secondo, il 22, le ha ammesse. Infine ha negato: “Non ho denunciato De Robbio perché non ritengo di aver subito minacce da parte sua”.
Il sindaco mi ha riferito di non aver mai ricevuto minacce chiare, esplicite. Altrimenti le avrebbe denunciate.
De Robbio le avrebbe mostrato una foto di casa sua, come prova di un presunto abuso edilizio nell’abitazione. Pare una minaccia chiara.
Il collegamento tra questi fatti e una richiesta, di qualunque tipo, non c’è mai stato. Rosa mi ha spiegato di non aver mai ricevuto minacce chiare, lo ripeto.
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L’ex consigliere potrebbe aver preso 890 voti grazie anche alla camorra. Ciò inquina tutta la votazione a Quarto?
No. Se le cose sono andate come si dice nell’intercettazione, parte di quei voti era sicuramente inquinata. Ma non sono stati consensi determinanti. Avremmo vinto anche senza le preferenze di De Robbio. E comunque noi valutiamo ogni strada.
Compreso lo scioglimento?
Sì. Prima però vogliamo attendere la chiusura delle indagini, per avere un quadro chiaro.
Il caso di Quarto non pone di nuovo il tema di una migliore selezione dei vostri eletti?
Non c’è dubbio che quando diventi una forza politica così grande devi alzare ancora di più i paletti. Abbiamo quasi duemila eletti, e un consigliere che andava contro il programma l’abbiamo cacciato, prima che venisse indagato.
Vi rimproverano di aver mandato via il sindaco di Gela e tanti altri per cose molto meno gravi.
La garanzia per noi e per i cittadini è che chi non restituisce i soldi o chi non rispetta il programma e i nostri valori, viene subito cacciato dal M5s. E i primi a essere mandati via sono quelli che non hanno comportamenti onesti. Non distinguiamo tra le cose infinitesimali e quelle enormi. Non siamo come gli altri partiti, che si girano dall’altra parte.
Il Pd vi sta massacrando.
Si attaccano a un pretesto, ma sono ridicoli. Quello che conta è che a Quarto nessuna delle cose che avrebbe voluto De Robbio, a partire dalla concessione del campo sportivo a suoi amici, si è mai realizzata. La gestione di Quarto è proseguita nella massima legalità. Capuozzo lavora bene, in una realtà difficilissima.
Il dem Ernesto Carbone chiede la convocazione di Capuozzo in Antimafia.
Non abbiamo alcun problema in merito. Se vogliono questo, Rosa andrà e risponderà su tutto. Ci stiamo già coordinando con i nostri rappresentanti in Antimafia.
Questo caso vi costerà tanti consensi alle Comunali? Si vota anche a Napoli.
No, noi siamo parte lesa. E la gente capirà che abbiamo agito al meglio, come sempre.
Da il Fatto Quotidiano di giovedì 7 gennaio 2016
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE
STAR WARS - 8
Ieri è come se i piddini avessero avuto mezza giornata di ricreazione.
O quando l'insegnante abbandona l'aula perchè chiamata in direzione.
Una parte della classe si scatena contro l'altra.
la sentenza
Mafia Capitale, Ozzimo condannato
a due anni e due mesi per corruzione
In ‘un’intercettazione Buzzi, riferendosi al Campidoglio, assicura: «È il contatto migliore che c’abbiamo». Ritenuto colpevole anche l’ex capogruppo del Centro democratico Massimo Caprari. È il primo verdetto nei confronti di politici coinvolti nell’inchiesta
di Lavinia Di Gianvito e Fulvio Fiano
Articolo + Video
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca ... 63b9.shtml
Ieri è come se i piddini avessero avuto mezza giornata di ricreazione.
O quando l'insegnante abbandona l'aula perchè chiamata in direzione.
Una parte della classe si scatena contro l'altra.
la sentenza
Mafia Capitale, Ozzimo condannato
a due anni e due mesi per corruzione
In ‘un’intercettazione Buzzi, riferendosi al Campidoglio, assicura: «È il contatto migliore che c’abbiamo». Ritenuto colpevole anche l’ex capogruppo del Centro democratico Massimo Caprari. È il primo verdetto nei confronti di politici coinvolti nell’inchiesta
di Lavinia Di Gianvito e Fulvio Fiano
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE
http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2015/ ... i-salvini/
Salvini deve smetterla di andare in televisione a raccontare frottole, a gettare fumo negli occhi di cittadini già feriti dalle loro drammatiche situazioni. Perché le bugie hanno le gambe corte, e questa ne è l'ennesima dimostrazione.
Ecco la testimonianza di Anna Bolzoni, presa in giro da Salvini in diretta. Guardate e condividete il video!" M5S Lombardia
Ciao
Paolo11
Salvini deve smetterla di andare in televisione a raccontare frottole, a gettare fumo negli occhi di cittadini già feriti dalle loro drammatiche situazioni. Perché le bugie hanno le gambe corte, e questa ne è l'ennesima dimostrazione.
Ecco la testimonianza di Anna Bolzoni, presa in giro da Salvini in diretta. Guardate e condividete il video!" M5S Lombardia
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE
STAR WARS - 9
I 5 stelle non hanno ancora imparato a fare politica.
La prima notizia del TG7 riguarda la sindaca Rosa Capuozzo che annuncia che non si ritira.
In rete è solo l’ANSA.it per il momento a darne notizia
• ANSA.it
• Campania
• Grillo al Sindaco di Quarto:'Dimettiti'. Lei: 'Ci penso'
Grillo al Sindaco di Quarto:'Dimettiti'. Lei: 'Ci penso'
Pm al lavoro, all'esame documenti e pc
Redazione ANSA 10 gennaio 201619:54
Braccio di ferro all'interno del Movimento Cinque Stelle tra Beppe Grillo e il sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, in merito alle polemiche sui voti di camorra che sarebbero andati al movimento nel Comune del Napoletano. Al centro la questione sulle dimissioni del primo cittadino.
"Devo essere chiarissima: non c'è nessuna intenzione di dimettermi. Ho il sostegno di tutto il Movimento, di tutti i cittadini di Quarto e le dimissioni non le ho prese in considerazione perché non ci sono i motivi", aveva scritto il sindaco di Quarto (Napoli), Rosa Capuozzo, in un video pubblicato su Facebook.
Ma il movimento non è d'accordo e sul suo blog Grillo spinge per le dimissioni. "Noi siamo il M5S e l'esempio vale più di qualsiasi poltrona. Noi dobbiamo garantire il M5S tutto e per questa ragione chiediamo con fermezza a Rosa Capuozzo di dimettersi e far tornare ad elezioni Quarto". Questa la posizione ufficiale del M5s pubblicata in un post sul blog di Beppe Grillo.
"Valuterò la richiesta del Movimento di dimettermi. Al momento non ho ancora deciso", è stata poi la risposta del sindaco di Quarto durante il flash mob in piazza Europa. "Oggi non ho sentito Grillo", ha aggiunto Capuozzo che ha poi ringraziato i partecipanti al flash mob.
IL FLASH MOB IN SOSTEGNO DEL SINDACO
"E' interesse di tutti capire che cosa è accaduto a Quarto e i 5 Stelle sbagliano quando si ergono a paladini esclusivi della moralità pubblica perché lo possono fare solo le persone che hanno dimostrato, nel corso degli anni, di essere stati punti di riferimento". Così il sindaco di Napoli Luigi De Magistris commenta le polemiche sui voti di camorra che sarebbero andati ai 5 Stelle a Quarto. "Colpisce che la prima esperienza di governo 5 Stelle in Campania sia caratterizzata dal tema delle infiltrazioni della camorra", aggiunge Luigi de Magistris in merito all'indagine che ha coinvolto l'amministrazione comunale di Quarto. Sottolineando che "bisogna vedere come si evolveranno i fatti", De Magistris osserva che "la questione morale e la lotta alla corruzione e alle mafie sono fatte dalle storie delle persone perché amministrare è difficile". "E' interesse di tutti capire che cosa è accaduto a Quarto - dice ancora il sindaco - e i 5 Stelle sbagliano quando si ergono a paladini esclusivi della moralità pubblica perché lo possono fare solo le persone che hanno dimostrato, nel corso degli anni, di essere stati punti di riferimento". Altro "errore" del Movimento, secondo De Magistris, è la "frettolosità con cui giudicano le situazioni altrui" facendo riferimento alla posizione presa dal Movimento nella vicenda dell'inchiesta Why not e alla conseguente applicazione della Legge Severino. "Nel giudizio - conclude de Magistris - dobbiamo essere tutti più attenti. Io non mi unisco al coro di chi dice che i 5 Stelle di Quarto sono camorristi, ma non è una situazione da sottovalutare".
"Il sindaco di Quarto deve dimettersi. Se non lo fa il #M5S aggiungerà una blackstar al suo simbolo", aveva scritto su Twitter Roberto Saviano.
Pm al lavoro, all'esame documenti e pc - Intercettazioni, verbali di interrogatori, computer, telefonini e documenti sequestrati nel corso delle perquisizioni eseguite dai carabinieri l'antivigilia di Natale. E' copioso il materiale raccolto dagli inquirenti - il pm della Dda di Napoli Henry John Woodcock e il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli - che lavorano per far luce sul presunto condizionamento della camorra sul voto alle comunali di Quarto (Napoli) e sulle pressioni esercitate nei confronti del sindaco per ottenere nomine da parte dell'amministrazione. Una vicenda che coinvolge il Movimento Cinque Stelle, al quale appartengono sia il principale indagato, il consigliere comunale Giovanni De Robbio, che secondo l'accusa avrebbe tentato di favorire esponenti della famiglia Cesarano ritenuta vicina al clan camorristico dei Polverino, sia il sindaco Rosa Capuozzo, che le carte dell'inchiesta descrivono come vittima di un tentativo di ricatto attuato dallo stesso De Robbio, intenzionato - sostiene la procura - a imporre l'affidamento della gestione del campo sportivo a imprenditori amici, nonché a nominare assessori e funzionari da lui indicati. Uno scenario descritto nel decreto di perquisizione, firmato dal pm Woodcock e notificato agli indagati il 23 dicembre scorso, che si fonda in particolare su intercettazioni effettuato nel giugno 2015, nell'imminenza delle elezioni amministrative che videro l'affermazione sia del M5S e del sindaco Capuozzo, sia del consigliere De Robbio che fece incetta di voti. Dagli atti dell'indagine sono emersi finora due ipotesi di reato, entrambe aggravate dall'articolo 7, ovvero dall'aver agevolato esponenti della famiglia Cesarano, ritenuta ritenuta legata al potente clan dei Polverino. Il primo capo di imputazione è rappresentato dal voto di scambio: De Robbio avrebbe promesso a Alfonso Cesarano (appartenente alla famiglia dei titolari dell'impresa di pompe funebri che mise a disposizione il carro e i cavalli per i funerali in pompa magna di Vittorio Casamonica a Roma) la gestione del campo sportivo, e a Mario Fierro l'assunzione del figlio presso il cimitero comunale di Quarto.
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I 5 stelle non hanno ancora imparato a fare politica.
La prima notizia del TG7 riguarda la sindaca Rosa Capuozzo che annuncia che non si ritira.
In rete è solo l’ANSA.it per il momento a darne notizia
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• Grillo al Sindaco di Quarto:'Dimettiti'. Lei: 'Ci penso'
Grillo al Sindaco di Quarto:'Dimettiti'. Lei: 'Ci penso'
Pm al lavoro, all'esame documenti e pc
Redazione ANSA 10 gennaio 201619:54
Braccio di ferro all'interno del Movimento Cinque Stelle tra Beppe Grillo e il sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, in merito alle polemiche sui voti di camorra che sarebbero andati al movimento nel Comune del Napoletano. Al centro la questione sulle dimissioni del primo cittadino.
"Devo essere chiarissima: non c'è nessuna intenzione di dimettermi. Ho il sostegno di tutto il Movimento, di tutti i cittadini di Quarto e le dimissioni non le ho prese in considerazione perché non ci sono i motivi", aveva scritto il sindaco di Quarto (Napoli), Rosa Capuozzo, in un video pubblicato su Facebook.
Ma il movimento non è d'accordo e sul suo blog Grillo spinge per le dimissioni. "Noi siamo il M5S e l'esempio vale più di qualsiasi poltrona. Noi dobbiamo garantire il M5S tutto e per questa ragione chiediamo con fermezza a Rosa Capuozzo di dimettersi e far tornare ad elezioni Quarto". Questa la posizione ufficiale del M5s pubblicata in un post sul blog di Beppe Grillo.
"Valuterò la richiesta del Movimento di dimettermi. Al momento non ho ancora deciso", è stata poi la risposta del sindaco di Quarto durante il flash mob in piazza Europa. "Oggi non ho sentito Grillo", ha aggiunto Capuozzo che ha poi ringraziato i partecipanti al flash mob.
IL FLASH MOB IN SOSTEGNO DEL SINDACO
"E' interesse di tutti capire che cosa è accaduto a Quarto e i 5 Stelle sbagliano quando si ergono a paladini esclusivi della moralità pubblica perché lo possono fare solo le persone che hanno dimostrato, nel corso degli anni, di essere stati punti di riferimento". Così il sindaco di Napoli Luigi De Magistris commenta le polemiche sui voti di camorra che sarebbero andati ai 5 Stelle a Quarto. "Colpisce che la prima esperienza di governo 5 Stelle in Campania sia caratterizzata dal tema delle infiltrazioni della camorra", aggiunge Luigi de Magistris in merito all'indagine che ha coinvolto l'amministrazione comunale di Quarto. Sottolineando che "bisogna vedere come si evolveranno i fatti", De Magistris osserva che "la questione morale e la lotta alla corruzione e alle mafie sono fatte dalle storie delle persone perché amministrare è difficile". "E' interesse di tutti capire che cosa è accaduto a Quarto - dice ancora il sindaco - e i 5 Stelle sbagliano quando si ergono a paladini esclusivi della moralità pubblica perché lo possono fare solo le persone che hanno dimostrato, nel corso degli anni, di essere stati punti di riferimento". Altro "errore" del Movimento, secondo De Magistris, è la "frettolosità con cui giudicano le situazioni altrui" facendo riferimento alla posizione presa dal Movimento nella vicenda dell'inchiesta Why not e alla conseguente applicazione della Legge Severino. "Nel giudizio - conclude de Magistris - dobbiamo essere tutti più attenti. Io non mi unisco al coro di chi dice che i 5 Stelle di Quarto sono camorristi, ma non è una situazione da sottovalutare".
"Il sindaco di Quarto deve dimettersi. Se non lo fa il #M5S aggiungerà una blackstar al suo simbolo", aveva scritto su Twitter Roberto Saviano.
Pm al lavoro, all'esame documenti e pc - Intercettazioni, verbali di interrogatori, computer, telefonini e documenti sequestrati nel corso delle perquisizioni eseguite dai carabinieri l'antivigilia di Natale. E' copioso il materiale raccolto dagli inquirenti - il pm della Dda di Napoli Henry John Woodcock e il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli - che lavorano per far luce sul presunto condizionamento della camorra sul voto alle comunali di Quarto (Napoli) e sulle pressioni esercitate nei confronti del sindaco per ottenere nomine da parte dell'amministrazione. Una vicenda che coinvolge il Movimento Cinque Stelle, al quale appartengono sia il principale indagato, il consigliere comunale Giovanni De Robbio, che secondo l'accusa avrebbe tentato di favorire esponenti della famiglia Cesarano ritenuta vicina al clan camorristico dei Polverino, sia il sindaco Rosa Capuozzo, che le carte dell'inchiesta descrivono come vittima di un tentativo di ricatto attuato dallo stesso De Robbio, intenzionato - sostiene la procura - a imporre l'affidamento della gestione del campo sportivo a imprenditori amici, nonché a nominare assessori e funzionari da lui indicati. Uno scenario descritto nel decreto di perquisizione, firmato dal pm Woodcock e notificato agli indagati il 23 dicembre scorso, che si fonda in particolare su intercettazioni effettuato nel giugno 2015, nell'imminenza delle elezioni amministrative che videro l'affermazione sia del M5S e del sindaco Capuozzo, sia del consigliere De Robbio che fece incetta di voti. Dagli atti dell'indagine sono emersi finora due ipotesi di reato, entrambe aggravate dall'articolo 7, ovvero dall'aver agevolato esponenti della famiglia Cesarano, ritenuta ritenuta legata al potente clan dei Polverino. Il primo capo di imputazione è rappresentato dal voto di scambio: De Robbio avrebbe promesso a Alfonso Cesarano (appartenente alla famiglia dei titolari dell'impresa di pompe funebri che mise a disposizione il carro e i cavalli per i funerali in pompa magna di Vittorio Casamonica a Roma) la gestione del campo sportivo, e a Mario Fierro l'assunzione del figlio presso il cimitero comunale di Quarto.
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE
Blog Grillo: “Il sindaco di Quarto si dimetta
Parte lesa, ma esempio vale più della poltrona”
Nel pomeriggio il video di Rosa Capuozzo su Facebook: “Non lascio” (guarda). Ma a stretto giro arriva il testo firmato M5S: “Non si è piegata, ma sospetto di voti Politica
“Noi siamo il M5S e l’esempio vale più di qualsiasi poltrona. Noi dobbiamo garantire il M5S tutto e per questa ragione chiediamo con fermezza a Rosa Capuozzo di dimettersi e far tornare ad elezioni Quarto“. Si legge sul blog di Beppe Grillo. Poche ore fa proprio la Capuozzo aveva confermato di non avere alcuna intenzione di lasciare l’incarico
inquinati”. La replica: “Non ho ancora deciso”
^^^^^^^
Politica
Nel pomeriggio il video della prima cittadino su Facebook: "Non lascio". Ma a stretto giro arriva il testo sul blog di Grillo: “Non si è piegata, ma sospetto di voti inquinati”. La replica: “Non ho ancora deciso”
di F. Q. | 10 gennaio 2016
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE
STAR WARS - 10
Quarto, Pd contro M5S. Ma a Marsala il consigliere dem indagato per voto di scambio resta al suo posto
Politica
Mentre infuria la polemica sulle infiltrazioni camorristiche nel Comune campano, in Sicilia il partito di Renzi fa quadrato intorno a Vito Cimiotta, su cui pende una richiesta di giudizio immediato per lo stesso reato che ha innescato il caso. In nome del "garantismo"
di Giuseppe Pipitone | 10 gennaio 2016
Commenti (58)
Dalla Campania alla Sicilia, dal Movimento 5 Stelle al Pd, è diventato rovente in queste ore il dibattito politico-giudiziario che corre sul filo dello stesso reato: il voto di scambio.
Il caso Quarto, dove anche Roberto Saviano ha chiesto le dimissioni del sindaco 5 Stelle Rosa Capuozzo, riaccende i riflettori anche alcuni chilometri più a sud: a Marsala, dove il consigliere comunale del Pd Vito Cimiotta è indagato proprio per voto di scambio. Su di lui pende una richiesta di giudizio immediato.
Eppure lo stesso Pd che attacca i 5 Stelle sul caso Quarto, difende il suo consigliere sullo scranno e nel gruppo in nome del “garantismo”. Nessuna richiesta di dimissioni, insomma.
Contrariamente all’inchiesta sul comune partenopeo, dove il consigliere Giovanni De Robbio (espulso dal M5s e dimessosi dalla carica) è indagato per tentata estorsione e voto di scambio aggravato dalle modalità mafiose, l’esponente democratico siciliano non si è visto contestare alcun aggravante dalla procura di Marsala.
Nell’ottobre scorso, però, Cimiotta si è visto recapitare un avviso di conclusione delle indagini per fatti che risalgono alla campagna elettorale della primavera 2015: è accusato di aver chiesto voti per la sua elezione a due disoccupati, promettendo in cambio un posto di lavoro al bar dell’ospedale cittadino.
L’indagine, coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa e condotta dalla sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, è ormai conclusa: alla vigilia di Natale la procura lilibetana ha chiesto di processare Cimiotta con il giudizio immediato, senza passare dunque dall’udienza preliminare.
Le elezioni amministrative del giugno 2015 furono vinte dal Partito Democratico capace di spingere il suo segretario cittadino, Alberto Di Girolamo, sulla poltrona di sindaco di Marsala, mentre Cimiotta ottenne un seggio in consiglio comunale grazie a 587 preferenze.
Dopo la notifica dell’avviso di conclusione dell’indagine, il consigliere è rimasto al suo posto, assicurando che “nessun lavoro è stato mai promesso in cambio del voto ad alcuno e tutto ciò sarà provato immediatamente: mi riesce difficile pensare alla ipotesi di una promessa di voto a due miei inseparabili amici fin dall’infanzia, che mi hanno accompagnato nell’avventura elettorale”.
Nell’indagine viene citata anche la società romana Vivenda spa, che aveva vinto l’appalto per la gestione del bar dell’ospedale di Marsala. Si tratta di una delle società che fanno parte della cooperativa La Cascina, vicina a Comunione e Liberazione, tra i gestori del centro richiedenti asilo di Mineo e poi commissariata nel luglio scorso, dopo essere finita coinvolta nell’inchiesta Mafia Capitale: appena tre giorni fa, quattro dirigenti della coop hanno patteggiato pene che vanno dai 2 anni e 8 mesi ai 2 anni e 6 mesi per corruzione.
Al netto delle indagini, però, a Marsala la vicenda Cimiotta è diventata in queste ore un caso puramente politico. “Il suo partito dovrebbe accantonarlo un po’, in questo momento, estrometterlo dal partito e inserirlo nel gruppo misto in attesa che la giustizia faccia il suo corso”, auspicava il consigliere M5s Aldo Rodriguez, in un’intervista al giornale online Tp24. E invece né il Pd e nemmeno il sindaco hanno preso le distanze dal consigliere comunale indagato. “Sono garantista.
Siamo soltanto in fase di indagine la nostra posizione è chiara, se c’è una condanna occorre dimettersi, ma al momento non c’è e spero per Cimiotta che non arriverà”, aveva dichiarato il sindaco Di Girolamo.
Mentre il capogruppo Pd in consiglio comunale Antonio Vinci era fiducioso: “Siamo convinti della serietà e correttezza del consigliere, che certamente saprà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti che gli vengono contestati”.
Silenzio anche dai vertici del Pd, che negli ultimi mesi ha operato alcune fondamentali annessioni sull’isola.
A Trapani, per esempio, è sbarcato tra i dem anche il deputato regionale Paolo Ruggirello, ex luogotenente di Raffaele Lombardo, eletto col centro destra e poi fulminato sulla via della Leopolda, insieme a decine di ras acchiappavoti, che hanno sposato il renzismo portando in dote un solidissimo curriculum da sostenitori di Totò Cuffaro.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... o/2362828/
Quarto, Pd contro M5S. Ma a Marsala il consigliere dem indagato per voto di scambio resta al suo posto
Politica
Mentre infuria la polemica sulle infiltrazioni camorristiche nel Comune campano, in Sicilia il partito di Renzi fa quadrato intorno a Vito Cimiotta, su cui pende una richiesta di giudizio immediato per lo stesso reato che ha innescato il caso. In nome del "garantismo"
di Giuseppe Pipitone | 10 gennaio 2016
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Dalla Campania alla Sicilia, dal Movimento 5 Stelle al Pd, è diventato rovente in queste ore il dibattito politico-giudiziario che corre sul filo dello stesso reato: il voto di scambio.
Il caso Quarto, dove anche Roberto Saviano ha chiesto le dimissioni del sindaco 5 Stelle Rosa Capuozzo, riaccende i riflettori anche alcuni chilometri più a sud: a Marsala, dove il consigliere comunale del Pd Vito Cimiotta è indagato proprio per voto di scambio. Su di lui pende una richiesta di giudizio immediato.
Eppure lo stesso Pd che attacca i 5 Stelle sul caso Quarto, difende il suo consigliere sullo scranno e nel gruppo in nome del “garantismo”. Nessuna richiesta di dimissioni, insomma.
Contrariamente all’inchiesta sul comune partenopeo, dove il consigliere Giovanni De Robbio (espulso dal M5s e dimessosi dalla carica) è indagato per tentata estorsione e voto di scambio aggravato dalle modalità mafiose, l’esponente democratico siciliano non si è visto contestare alcun aggravante dalla procura di Marsala.
Nell’ottobre scorso, però, Cimiotta si è visto recapitare un avviso di conclusione delle indagini per fatti che risalgono alla campagna elettorale della primavera 2015: è accusato di aver chiesto voti per la sua elezione a due disoccupati, promettendo in cambio un posto di lavoro al bar dell’ospedale cittadino.
L’indagine, coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa e condotta dalla sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, è ormai conclusa: alla vigilia di Natale la procura lilibetana ha chiesto di processare Cimiotta con il giudizio immediato, senza passare dunque dall’udienza preliminare.
Le elezioni amministrative del giugno 2015 furono vinte dal Partito Democratico capace di spingere il suo segretario cittadino, Alberto Di Girolamo, sulla poltrona di sindaco di Marsala, mentre Cimiotta ottenne un seggio in consiglio comunale grazie a 587 preferenze.
Dopo la notifica dell’avviso di conclusione dell’indagine, il consigliere è rimasto al suo posto, assicurando che “nessun lavoro è stato mai promesso in cambio del voto ad alcuno e tutto ciò sarà provato immediatamente: mi riesce difficile pensare alla ipotesi di una promessa di voto a due miei inseparabili amici fin dall’infanzia, che mi hanno accompagnato nell’avventura elettorale”.
Nell’indagine viene citata anche la società romana Vivenda spa, che aveva vinto l’appalto per la gestione del bar dell’ospedale di Marsala. Si tratta di una delle società che fanno parte della cooperativa La Cascina, vicina a Comunione e Liberazione, tra i gestori del centro richiedenti asilo di Mineo e poi commissariata nel luglio scorso, dopo essere finita coinvolta nell’inchiesta Mafia Capitale: appena tre giorni fa, quattro dirigenti della coop hanno patteggiato pene che vanno dai 2 anni e 8 mesi ai 2 anni e 6 mesi per corruzione.
Al netto delle indagini, però, a Marsala la vicenda Cimiotta è diventata in queste ore un caso puramente politico. “Il suo partito dovrebbe accantonarlo un po’, in questo momento, estrometterlo dal partito e inserirlo nel gruppo misto in attesa che la giustizia faccia il suo corso”, auspicava il consigliere M5s Aldo Rodriguez, in un’intervista al giornale online Tp24. E invece né il Pd e nemmeno il sindaco hanno preso le distanze dal consigliere comunale indagato. “Sono garantista.
Siamo soltanto in fase di indagine la nostra posizione è chiara, se c’è una condanna occorre dimettersi, ma al momento non c’è e spero per Cimiotta che non arriverà”, aveva dichiarato il sindaco Di Girolamo.
Mentre il capogruppo Pd in consiglio comunale Antonio Vinci era fiducioso: “Siamo convinti della serietà e correttezza del consigliere, che certamente saprà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti che gli vengono contestati”.
Silenzio anche dai vertici del Pd, che negli ultimi mesi ha operato alcune fondamentali annessioni sull’isola.
A Trapani, per esempio, è sbarcato tra i dem anche il deputato regionale Paolo Ruggirello, ex luogotenente di Raffaele Lombardo, eletto col centro destra e poi fulminato sulla via della Leopolda, insieme a decine di ras acchiappavoti, che hanno sposato il renzismo portando in dote un solidissimo curriculum da sostenitori di Totò Cuffaro.
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