MOVIMENTO 5 STELLE

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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iospero
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da iospero »

Ultim’ora – MIRACOLO A ROMA – Neanche a Lourdes succedono cose del genere – Atac, gli autisti “invalidi” guariscono miracolosamente dopo la visita medica ordinata dalla Raggi !!

Diamole il tempo necessario per rimediare ai disastri delle amministrazioni passate.
pancho
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da pancho »

M5s, online il primo capitolo di 'Supernova': rottura tra Grillo e Casaleggio

In Rete un’anticipazione del pamphlet scritto dagli ex M5s Marco Canestrari e Nicola Biondo che svela i retroscena del Movimento
di MONICA RUBINO


ROMA - "Questa è la vera storia del primo vincente esperimento politico mai nato in Rete. Ma anche la storia del più grande raggiro di massa mai messo in atto in una democrazia occidentale". Comincia così Supernova, il libro che svela i retroscena dei cinquestelle, scritto da due ex comunicatori del Movimento, Marco Canestrari e Nicola Biondo. Del pamphlet si parla da giorni in Rete e oggi sono disponibili online l’introduzione e il primo capitolo sul sito supernova5stelle.it, ma solo per chi sostiene con almeno 5 euro la piattaforma di crowdfunding "Produzioni dal Basso" che finanzia la pubblicazione del volume.

L'ultima telefonata. Supernova è il racconto di una rivoluzione fallita. E il titolo, che indica un'esplosione stellare, non è casuale. Scrivono ancora gli autori nell'introduzione: "Una rivoluzione allegra, pulita, sincera. Fallita nel più triste degli inganni, come un incubo che prende vita giorno dopo giorno". Il libro narra anche la storia di una frattura insanabile, quella tra Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, avvenuta pochi giorni prima della morte di quest'ultimo. Il primo capitolo da oggi in Rete si intitola "L'ultima telefonata", quella intercorsa, appunto, fra i due fondatori del Movimento: "La voce è un grido e il grido è un 'Vaffanculo' - si legge nelle prime pagine - Solo che non c’è una folla acclamante davanti, e non c’è una piazza. C’è un uomo e quell’uomo è Beppe Grillo. E l’invito ad andare a quel paese è rivolto a lui. Al telefono. Da Gianroberto Casaleggio". Pochi giorni dopo Casaleggio muore senza che Grillo abbia avuto la possibilità di chiarire con il suo amico.

Secondo gli autori di Supernova, quell'ultima telefonata "testimonia quello che il Movimento già non è più, spiega cosa sta diventando, descrive il rimpianto di Beppe per quello che sarebbe dovuto essere. È il paradigma di un nuovo assestamento strutturale che la 'dirigenza' sta perseguendo". Nel silenzio della base degli iscritti, che è all'oscuro di tutto. Tre sono gli 'attori' del nuovo corso: Grillo, Davide Casaleggio che ha preso il posto del padre alla guida dell'azienda di famiglia - la Casaleggio Associati - e il direttorio. "La posta è enorme - scrivono Canestrari e Biondo - chi ha accesso agli iscritti al blog e alla piattaforma Rousseau può mettere le mani sul Movimento".

Il motivo dello scontro. All'origine dello scontro tra Beppe e Gianroberto c'è la migrazione dal blog beppegrillo.it a ilblogdellestelle.it, di cui il comico genovese non era stato informato, e la nascita di Rousseau. Grillo la prende male, spiegano gli autori di Supernova, perché in questo modo non c'è più il suo blog al centro delle attenzioni, "non è più il motore propulsore del Movimento". Ma "Casaleggio sceglie di guardare oltre il vecchio sodale, tutelando da una parte la sua azienda, dall'altra accontentando le richieste dei parlamentari che fanno un pressing asfissiante perché vogliono a tutti costi un loro spazio che non sia all'ombra del blog di Grillo. E questo ovviamente al comico genovese non va giù". Sono già alcuni mesi che si trova a disagio, si legge nel libro: "Grillo, fuori dal palco, nel Movimento conta sempre meno, soprattutto nella sua gestione quotidiana, ormai sempre più accentrata a Roma". I due fondatori perdono progressivamente uomini nel Direttorio: solo Carla Ruocco e Roberto Fico restano loro fedeli, mentre Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, in piena ascesa romana, dopo la "Notte dell'Onestà" a Roma nel gennaio 2015 avrebbero affermato di poter fare a meno di Grillo. Meritandosi per questo l'appellativo di "ragazzini cattivi", affibbiato loro dalla Ruocco.

L'insofferenza del direttorio. E così a fine luglio 2016, Di Maio e Di Battista salgono con gli altri membri del direttorio a Genova per parlare di tante cose, ma soprattutto di simbolo e proprietà del Movimento. Grillo diserta e manda all'incontro suo nipote Enrico, avvocato e vicepresidente dell'associazione Movimento Cinque Stelle, formata da Beppe, il nipote Enrico e il commercialista Enrico Nadasi. "Poco o nulla trapela su quell'incontro - racconta il libro - tutto rimane segreto. Ci sono casi in cui lo streaming è meglio non farlo". Ma Roberto Fico si lascia scappare: "Noi siamo in mezzo tra Beppe e Davide". I rapporti tra i due, infatti, sono tesissimi. "L'indomani dell'incontro di Genova - scrivono Biondo e Canestrari - i cinque del direttorio vanno a Milano proprio da Davide Casaleggio. E la frattura tra loro diventa pubblica per una forzatura di Casaleggio jr, che poco dopo l'incontro con il direttorio pubblica un post: 'Da domani si vota sul nuovo statuto'. È uno strappo. Ma a quell'annuncio non segue più nulla, il silenzio. Fino ad oggi".

Statuto e simbolo. Tanti parlamentari chiamano Grillo per sapere se davvero vuole lasciare il simbolo al direttorio, ma lui rassicura: "State tranquilli, non ci penso nemmeno". E così, si legge in Supernova, "l'ultima spallata a Grillo viene sventata. Ma la resa dei conti è solo rimandata". Rimane sul piatto la questione legale: "A chi appartengono gli iscritti del Movimento - si chiedono Canestrari e Biondo - all'associazione Movimento Cinque Stelle o all'azienda Casaleggio Associati nei cui server sono contenuti tutti i loro dati? E chi li gestirà in futuro quando sarà pronto un nuovo statuto del Movimento?". Quest'incertezza, sottolineano gli autori di Supernova, è anche il motivo per cui non sono stati rispettati i tempi annunciati per la pubblicazione del nuovo statuto: "Doveva essere pronto prima della prossima festa nazionale dei Cinque Stelle, che sarà

a Palermo il 24 e 25 settembre. E se quella di Imola è stata l'ultima festa di Gianroberto Casaleggio, questa di Palermo che arriva tra mille difficoltà e imbarazzi, potrebbe essere davvero l'ultima festa di Beppe Grillo da leader del Movimento".

http://www.repubblica.it/politica/2016/ ... 148069212/
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
paolo11
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da paolo11 »

http://www.beppegrillo.it/2016/09/il_po ... orale.html
Mi chiedo con il terremoto da poco avvenuto,con lo scontro dei due treni che correvano nella stessa rotaia.
Renzi se ne esca con una scemenza del genere.Altra scemenza tagli alla sanità .
http://www.beppegrillo.it/2016/09/il_go ... itari.html
Ciao
Paolo11
aaaa42
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da aaaa42 »

ecco da dove vengono gli spermatozoi
Alfonso Marra ex giunta alemanno
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09 ... e/3034772/
paolo11
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da paolo11 »

aaaa42
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da aaaa42 »

MONETA COMPLEMENTARE A ROMA.
un commento alla proposta di stefano sylos labini
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la tua proposta e interessante e una utile base di discussione, evitiamo la sintesi prima della tesi e antitesi. anche se con facebook e molto difficile. e fondamentale avere un modello sociale aperto ma DEFINITO nelle sue linee fondamentali. io credo che riferimenti interessanti siano la relazione di Stefano Zamagni festival diritto piacenza ( vedi forum un congresso della sinistra sempre aperto) è il socialismo municipale di Emilio Caldara sindaco di milano prefazione di Carlo Tognoli, importante e la scuola americana su comunita locali e beni comuni. purtroppo la giunta raggi per il momento caro stefano non è in grado di sviluppare politiche complesse. beppe grillo ha fatto miracoli, ma fondamentalmente è un pauroso, sente parlare di scienza della politica si fa la pipi addosso e dario fo è oggettivamente stanco mentre galloni parla un linguaggio sconosciuto a verginia. comunque il tuo insistere sul tema moneta complementare e una accumulazione di capitale conoscitivo che prima o poi ci portera alla rivoluzione. la tua proposta chiamiamola sconto fiscale la trovo sbagliata sia in termini ragionieristici che di politica fiscale. ne abbiamo gia parlato, i flussi di cassa sono importanti anche in termini quantitativi è sbagliato ridurli anche se fossero puramente numerari, mentre il moltiplicatore non è quantificabile nel breve periodo. invece la tua seconda proposta la trova collaudata storicamente fondata e praticabile . emissione di titoli comunali e locali garantità da beni immobili pubblici. ma il nostro confronto dovrebbe andare oltre il muro su cui virginia e la sua giunta stanno battendo il nasetto. LA COSTRUZIONI DI UN CIRCUITO ECONOMICO DI SCAMBIO NELLA COMUNITA ROMANA, TRA MERCI E VALORI D' USO ROMANI UTILIZZANDO NON LA MONETA MA I SEGNI DELLA MONETA , LA MONETA ELETTRONICA. da dove partiamo ? dal settore privato no. DAL SETTORE PUBBLICO SU BASE VOLONTARIA, PER ROMA VUOL DIRE DAL 70% DELLA POPOLAZIONE.
4 OTTOBRE
camillobenso
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da camillobenso »

LIBRE news
Italia è sovragestita dalla P1, massoni traditori e terroristi
Scritto il 08/10/16 • nella Categoria: segnalazioni Condividi
Dietro la nascita del 5 Stelle ci sono degli equivoci, e dei personaggi equivoci. Chi sta dietro Grillo si è abbastanza impegnato, coinvolgendo i livelli più alti dei 5 Stelle, in una frequentazione abituale di luoghi, ambasciate e consolati americani dove ricevono indicazioni che purtroppo poi mettono in pratica. Quindi il problema è che noi in Italia siamo sovragestiti. Non mi riferisco a tutto il mondo americano, ma a delle massonerie reazionarie che sono specializzate nel controllo delle rivoluzioni: praticano le contro-rivoluzioni controllando le rivoluzioni. E’ una vecchia pratica, è un’operazione riuscita a grandissimi livelli. Se pensate che in questo momento, tramite ambienti americani piuttosto precisi, figure come Michael Ledeen e compagnia cantante sponsorizzano tanto Renzi che Di Maio, ho l’impressione che il voto del referendum per certi aspetti sia inutile. Perché se Renzi vince (Renzi, non la riforma) diventa forte e ce lo dobbiamo tenere. Se Renzi perde, e diventa debole, ce lo teniamo lo stesso. Non cambia niente: perché un Renzi debole viene gestito in un modo, un Renzi forte viene gestito in un altro.Tra l’altro, vorrei smentire che Renzi sia a tutt’oggi massone. Ha fatto più volte domanda, e non l’hanno mai fatto entrare: perché questa sua graziosa abitudine di “fottere” il prossimo e di non mantenere mai un impegno politico spinge tutti quanti a tenerlo sulla soglia. La prossima volta che Renzi vuol fare un accordo con una forza politica, deve ipotecare la casa dal notaio, perché tutti sanno che non mantiene mai nulla. E dopo aver “fregato” una pletora di persone con lo stesso metodo – Berlusconi, Enrico Letta, Bersani – capirai se qualcuno fa più accordi con lui… Il problema della nostra posizione politica attuale è che noi, in ogni caso, siamo sovragestiti – ma talmente sovragestiti che, ai suoi tempi, questo personaggio che vorrei far conoscere ai più, che si chiama Michael Ledeen, ha sponsorizzato diversi personaggi. Il primo, nell’ordine? Craxi. E siccome poi l’ha fregato in una straordinaria telefonata relativa a Sigonella, quando se ne parlava, poi a Craxi prendeva l’orticaria. Poi ha sponsorizzato Di Pietro. E poi ha sponsorizzato Grillo.Purtroppo noi siamo sovragestiti. Dobbiamo prescindere dai personaggi. Adesso tutta l’Italia è convinta che Renzi sia il male assoluto. E non sa che quello che prenderà il posto di Renzi è sovragestito. Se non smantelliamo la sovragestione, non abbiamo sovranità – non ce l’abbiamo più, da quarant’anni. E’ possibile abbatterla, la sovragestione? Se Galileo e Giordano Bruno si fossero posti il problema e avessero ragionato solo nei termini delle loro esistenze, noi saremmo ancora alla Controriforma. Anche se il gioco del potere pretende il contrario, noi dobbiamo prescindere dalla nostra esistenza: dobbiamo fare questa battaglia perché bisogna farla. Se uno non lotta per la sua libertà, per che cosa lotta? Poi non necessariamente raggiunge l’obiettivo relativamente alla sua libertà. Ma scopre, nel percorso, che la lotta è per la libertà. Ed è una lotta per gradi, perché il potere è uno schema astratto. Il potere ti compra, ti coinvolge, ti gestisce, magari a volte senza che neanche te ne accorga. Ha gestito personaggi di un’intelligenza straordinaria. Ma è una battaglia che dobbiamo fare, prescindendo dalle nostre esistenze. Guai se non la facciamo, pensando che, tanto, nell’arco della nostra vita non succede niente.Cos’è che ha smantellato il potere nel corso del XX Secolo, e c’è parzialmente riuscito? Le ideologie. Sono le ideologie che ti consentono di superare – con la speranza, la convinzione, la coerenza – l’arco breve della tua vita. Tutti coloro che iniziano una rivoluzione pensando di usufruire dei suoi effetti, in realtà sono destinati a non farla, la rivoluzione. E’ questo il problema: dobbiamo tornare ad avere progetti che prescindono anche da noi stessi. Serve un progetto nel quale si possa credere, non una tattica per la quale si possa vivere bene. La tattica prevede che tu debba magiare e star bene il giorno stesso, al massimo il giorno dopo. La strategia è quella che mira a costruire. E’ quello che la massoneria ha perso, negli anni. La catatteristica dei massoni medievali qual era? Costruivano cose che sfidavano i secoli – con un sistema, una filosofia, una dottrina di vita. Nel momento in cui la massoneria ha perso la “mission” del costruire, era inevitabilmente assoggettabile al potere, perché mancava il suo progetto. I Templari hanno perso Gerusalemme per colpa loro: e a cosa servivano, dei Templari, senza tempio? Erano destinati a morire, non potevano sopravvivere all’aver perso la loro “mission”. Poi sono stati sterminati, certo, ma era sopraggiunto anche un certo degrado presso di loro. Succede alle realtà, quando perdono il motivo per cui esistevano.La politica ha perso il suo motivo di esistere. Ieri, la politica fabbricava progetti, idee, modelli di società. Li pensava. Si scontrava, ma per quelli – non per chi si aggiudicava una maggior fetta di potere. Il potere non è una cosa negativa di per sé, ma quando diventa astratto, quando diventa un fine anziché un mezzo, dove vai? Le cose non sono mai come sembrano. In un recente studio ho provato – con ragionamenti e documenti – che c’è stato un periodo in cui Mussolini, da mangiapreti, è diventato l’uomo dei Patti Lateranensi. In quel periodo, prendeva uno stipendio dai servizi segreti inglesi – quelli che poi dicono di essere laici. La cultura anglosassone, in nome di un potere astratto, si allea con chi le conviene. E chi le conviene, in Italia? Il Vaticano, che è il suo contrario – è il contrario della massoneria illuministica. Il problema, quindi, è che il potere è diventato qualcosa di astratto. Non puoi più giudicarlo in funzione di appartenenze: non gli conviene avere appartenenze. Oggi bisogna prescindere dalle appartenenze, e valutare il potere per quello che è: non esiste più la religione, esiste la religione del potere.Il fatto che ci siano personaggi dei servizi segreti (anche esteri) che operano all’interno di istituzioni non mi meraviglia, perché noi, in realtà, servizi segreti nostri non li abbiamo mai avuti. Il Sismi ha sempre avuto una struttura sovragestita, che io ho chiamato P1, ammessa da tutti. Francesco Pazienza, attualmente ancora in carcere, è uno che si è salvato la pelle parlando a metà. C’è un suo memoriale che praticamente lo ammette: dice che c’era una struttura Super-Sismi, collegata a sovragestioni connesse con la P2 in maniera non ufficiale (quella che io chiamo P1, e di cui nessuno parla) e praticamente questo organismo era autorizzato a entrare in tutti i nostri ministeri, perché figuravano come pratiche di intelligence nazionali, e non lo erano. Chi si era indotto a smantellare questo tipo di struttura, collegata peraltro a una struttura finanziaria italiana che si chiama Banca d’Italia, era stato proprio Craxi. Il progetto di privatizzare la Banca d’Italia rispondeva a questa volontà. E difatti, l’attacco frontale a Craxi è iniziato – combinazione – quando ha mostrato ufficialmente questo progetto. Nel momento in cui Craxi ha detto “voglio smantellare, privatizzare la Banca d’Italia”, è stato organizzato l’assalto – assalto che lui si è andato anche a cercare con i suoi errori, per carità. Non voglio avviare impropriamente una mitizzazione del personaggio: lui ha favorito tutto questo. Ma è pratica costante del potere approfittare delle debolezze e degli errori altrui – se no come potrebbe, il potere, essere veramente un potere?Noi in Italia siamo tuttora gestiti tramite la P1. Il potere le cose le fa sotto gli occhi di tutti. Tutti i giornali e i media parlano tranquillamente della P2 (della P3, della P4, della P5, della P6), ma nessuno si è mai chiesto fino in fondo perché si chiamasse P2. L’avete mai letta la spiegazione della Commissione Anselmi sul perché la P2 si chiamasse così? E’ una spiegazione ridicola: la vecchia loggia “Propaganda” sarebbe stata ricostruita secondo la nuova numerazione delle logge del Goi. E’ stata accettata acriticamente una evidente bugia del Grande Oriente d’Italia sui suoi archivi. Che aspettarsi, se la situazione sta in questi termini? E’ solo con la connivenza di tante persone che il potere può realizzare progetti così ambiziosi. E noi in Italia ci teniamo tuttora la P1, esattamente come negli anni Sessanta, senza che nessuno faccia un fiato. La massoneria aveva una mission di libertà, di indipendenza, di tutela dei diritti. Da quando quella missione si è smarrita, le cose sono andate come sappiamo. Gelli? E’ stato uno strumento di poteri infinitamente più alti. Coinvolgendo rapporti internazionali e il Super-Sismi, in Italia c’era una struttura al di sopra di Gelli, che ha utilizzato la P2 solo per le “pulizie di casa”.Quando dagli archivi del Goi è emersa una ricostruzione della P2 che comincia dalla data in cui Gelli diventa “venerabile”, io francamente non ci ho creduto. E non ci credo tuttora. Anche perché nessuna documentazione è stata raccolta, dalla Commissione Anselmi, su cosa sia successo – in quella che il Goi dice essere P2 – fino al 1970. Chi era il “venerabile” della P2 prima del 1970? Quando è stata ricostituita la loggia? Dov’è la bolla che ha ricostituito la “Propaganda” come “Propaganda 2”? Tutte domande rimaste senza risposta. Non sappiamo chi era il “venerabile” prima di Gelli, non sappiamo dell’attività della P2 prima del 1970, non sappiamo nulla. E allora mi pongo questo interrogativo: non è che si comincia da Gelli perché, quando è stata costruita la vicenda P2, probabilmente bisognava nascondere qualcos’altro? Sicuramente c’era una sovragestione.Una sovragestione la vedo anche nella nascita del Movimento 5 Stelle – una sovragestione parallela all’operazione Di Pietro. Ma ho fiducia nel fatto che, con i giusti sviluppi e gli opportuni accorgimenti, il Movimento 5 Stelle possa essere un bene. Ho visto dirigenti capaci – molti li ho conosciuti anche personalmente. Hanno quello che serve nella politica: il progetto. Questo è un momento in cui la gente tende a disperarsi, a pensare che non ci siano soluzioni. E invece bisogna sempre sperare di poter cambiare le cose, perché altrimenti la vita diventa una cosa molto piccola – e rischiamo anche noi, inconsapevolmente, di essere il frutto di una sovragestione. Quindi in realtà il Movimento 5 Stelle io lo vedo come una grande speranza, anche nel senso di riuscire a portare un movimento nato in un certo modo in qualcosa di diverso. In questo c’è una visione alchimistica della massoneria: gli alchimisti veri non trasformano il piombo in oro, sanno perfettamente che nel piombo è già contenuto l’oro. Il Movimento 5 Stelle è una grande possibilità di rinnovamento del paese. E’ un grande movimento anche etico, che si sviluppa su basi etiche e progettuali.Nel libro “Dalla massoneria al terrorismo” parto dalle origini leggendarie e poi storiche della massoneria, cito questa sua vocazione a essere costruttrice di civiltà, e amaramente arrivo alla condizione attuale, dove la massoneria stessa è diventata strumento di chi vuole dedicarsi alla distruzione. La caratteristica della sovragestione terroristica – che non è un’idea massonica, ma putroppo passa in questo momento storico tramite la complicità di una serie di realtà massoniche o para-massoniche – evidenzia questo paradosso: qualcosa che storicamente ha regalato all’umanità bellissime cattedrali e bellissime realtà, è diventato sostanziale strumento organizzativo della distruzione: il terrorismo è qualcosa che distrugge. Un massone come me lo sottolinea con dolore. Ma era inevitabile, vista l’evoluzione che c’è stata rispetto al tradimento delle origini della massoneria. Quando una serie di persone tradiscono le loro origini e il posto da cui vengono, le conseguenze sono queste.Poi arrivo anche a descrivere come avviene, questa sovragestione, com’è cresciuta nel tempo, quali personaggi ne sono stati protagonisti – citavo prima Michael Ledeen, ma parlo anche di Gelli, che pure accettò il ruolo ancillare della P2. Nel libro parlo delle scorribande compiute dagli anni ‘60 agli anni ‘90. Ledeen è un personaggio di cui nessuno parla, ma è stato protagonista della vita pseudo-politica non solo del suo paese, ma anche del nostro: è la riprova del fatto che siamo un paese drammaticamente eterogestito. Per gli aspetti che vedono Gelli coinvolto nel tentato golpe Borghese ho attinto al mio archivio personale, all’archivio della “legittima e storica comunione di Piazza del Gesù”, e racconto un carteggio tra Caradonna e Di Tullio (che è stato il mio precessore), che comprova che – sia pure in buona fede – la massoneria nazionale era stata fortemente coinvolta nel golpe Borghese. E questo coinvolgimento – pensate, i paradossi della storia – non si è perfezionato perché è intervenuto Giulio Andreotti.Cioè, Andreotti è intervenuto quando già erano state occupate le sedi Rai di Roma e Milano, rispettivamente da Giulio Caradonna e dallo stesso Carlo Alberto Di Tullio, e il vice di Gelli, Francesco Cosentino (un ex magistrato) era già nell’ufficio del presidente della Repubblica per convincerlo a firmare i vari decreti di sospensione dei diritti costituzionali. Così arrivò la telefonata di Andreotti, che dice a Gelli (cosa che Gelli ha riferito sia a Caradonna che a Di Tullio). Me lo confermò poi Andreotti stesso, quando lavorai per lui. Andreotti giustificò questa cosa sostenendo che lo avevano chiamato dall’America perché il colpo di Stato non avesse alcun esito.E poi racconto la sovragestione del terrorismo. La verità vera è che in Italia l’ultimo soggetto che si è opposto a questi poteri e a questa realtà è stato Craxi. Dopo di lui, non si è opposto più nessuno – Berlusconi compreso – perché ognuno aveva degli interessi da tutelare: Berlusconi aveva le aziende, Monti comunque era uno della partita. Ognuno, sul prinicipio del “tengo famiglia”, che in Italia è assolutamente dominante, ha deciso di non opporsi più a nessuna manovra di sovragestione. Mentre fino ai tempi di Craxi almeno qualche tentativo di non subire la sovragestione c’era stato – e se pensate a Sigonella capite cosa intendo – da quel momento in poi non c’è stato più nessuno che abbia deciso che l’Italia dovesse prendere decisioni indipendenti. E questa è una realtà difficilmente discutibile, sfido chiunque a dire che non è vero. Nel libro dunque faccio questa “cavalcata”, confermata da una cosa che, una volta, per i massoni, aveva un significato di sacralità, e cioè la tavola sull’architetto di Vitruvio. Era un architetto romano, prestigiosissimo e tuttora studiato nelle università. Cosa fa, Vitruvio? Scrive quali devono essere le caratteristiche dei costruttori.Questi stessi strumenti vengono oggi usati per distruggere, da questi attuali pseudo-massoni reazionari di cui fin dal 2003 avevo percepito drammaticamente l’esistenza e la potenza, prima che arrivasse il libro “Massoni” di Gioele Magaldi, col quale condivido la speranza vivificatrice che queste cose possano essee combattute. Nel mio libro, ricordo i principi di Vitruvio e dimostro come vengano applicati per distruggere, come venga messo in discussione lo stesso nascere della massoneria. Non è una difesa della massoneria, che è una dottrina e non ha bisogno di essere difesa da me. E’ solo un grave attacco a certi massoni, quello sì. Io non attacco mai il Cristianesimo, ma certi cattolici mi permetto di attaccarli: il Cristianesimo è comunque un’ideologia nobile, una filosofia di vita, una fede. Ma di alcuni personaggi del Cristianesimo, anche storici, non ho stima. Il mio è un libro di 200 pagine e contiene una postilla finale di Francesco Saba Sardi, “L’istituzione dell’odio”, fondamentale per capire certe cose.

(Gianfranco Carpeoro, dichiarazioni rilasciate a “Border Radio” il 4 ottobre 2016, trasmissione web-radio ripresa anche su YouTube. Il libro “Dalla massoneria al terrorismo” – Uno Editori, 189 pagine, 13 euro – denuncia la “sovragestione” di potere diretta dall’élite massonica internazionale utilizzando i servizi segreti anche per operazioni come quella che oggi porta il nome di Isis).
paolo11
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da paolo11 »

Clima, Obama accelera sui tagli alle emissioni di gas serra
Nel silenzio totale dei media italiani, mercoledì 5 ottobre, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che accende 8 nuovi inceneritori. Le regioni coinvolte sono: Umbria, Marche, Lazio, Campania, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Sardegna. Con la costruzione degli otto nuovi inceneritori saranno bruciate quasi due milioni di tonnellate di rifiuti in più all'anno. Un terzo in più rispetto a quanto accade attualmente. Il governo vuole avvelenarci! Il Movimento 5 Stelle dice NO agli inceneritori e al Parlamento europeo lotta per affermare l'economia circolare che si basa sul riciclo e il riuso dei rifiuti. Ecco il commento del portavoce Marco Affronte.

di Marco Affronte, Movimento 5 Stelle Europa.

Il Governo va avanti, senza ascoltare ragioni, deciso ad accendere 8 nuovi inceneritori in Italia entro i prossimi anni. Il Rapporto Preliminare sul Piano Nazionale degli Inceneritori è stato tradotto in Decreto del Consiglio dei Ministri ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Dunque avanti tutta, nonostante ci siano diverse ragioni per capire che NON c'è alcun bisogno di nuovi inceneritori in Italia. E potrebbe esserci anche un rischio economico, oltre che di salute.

I NUMERI
Attualmente l'Italia gestisce così i suoi RSU: il 26% viene riciclato, il 15% va in compostaggio, il 21% viene incenerito e il... 38% finisce in discarica! Ne rapporto si dice che l'Italia ha una carenza di autosufficienza per quanto riguarda la capacità di incenerimento: secondo il Ministero dobbiamo bruciare 1.800.000 tonnellate in più di rifiuti all'anno. Per quale ragione? Perché siamo circa 20 punti percentuali al di sotto degli obiettivi minimi di legge che prevedono di raggiungere il 65% di raccolta differenziata, mentre attualmente ricicliamo il 45% del totale.

E' sicuramente giusto cercare di ridurre la quota di rifiuti da conferire in discarica - lo dicono anche le norme europee - ma il Ministero si basa sulla Direttiva Rifiuti del 2008 per dire che l'incenerimento è considerato una soluzione virtuosa: niente di più falso. Nella direttiva l'incenerimento è al penultimo posto ed è l'opzione da preferire solo alla discarica. Ma prima ci sono la diminuzione della produzione, il riuso e il riciclo. Le direttive europee impongono di raggiungere una quota di riciclaggio pari al 50%. Oggi ricicliamo circa 7,3 milioni di tonnellate di rifiuti ovvero il 26% di quanto prodotto. Che significa questo? Significa che, se rispettiamo le Direttive UE, entro pochi anni dovremo riciclare altre 7 milioni di tonnellate di rifiuti, rendendo quindi del tutto inutile aumentare la nostra capacità di incenerimento. Nei prossimi anni sarà necessario chiudere gli inceneritori, non aprirne di nuovi.

I NUOVI INCENERITORI
Secondo il Piano del Ministero dovranno essere aperti almeno altri otto nuovi inceneritori, tutti al Centro-Sud. Le regioni interessate sono Umbria, Marche, Lazio, Campania, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Sardegna. In Umbria vogliono polverizzare altre 130.000 tonnellate l'anno, nella Marche 190.000, in Lazio 210.000, in Campania 300.000, in Abruzzo 120.000, in Puglia 70.000, in Sicilia 690.000 e in Sardegna 120.000. Sarà necessaria una battaglia in ognuna di queste Regioni per ottenere uno stop a livello locale della costruzione dei nuovi cancrovalorizzatori. Per non aprire i nuovi inceneritori c'è un solo modo: consumare di meno e riciclare di più: bisogna afffamare gli inceneritori fino a renderli inutili. E' previsto infatti nelle disposizioni finali che le amministrazioni locali possano "presentare al Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare una richiesta di aggiornamento del fabbisogno residuo regionale di incenerimento dei rifiuti urbani e assimilati" in seguito ad adeguamenti, riduzione della produzione dei rifiuti e maggiore riciclaggio.

LE CRITICHE DELL'UNIONE EUROPEA
Il piano del governo prevede di bruciare quasi 2 milioni di tonnellate affermando che non "incide direttamente sulle componenti ambientali" quali la qualità dell'aria. Questo è falso! Inoltre, si dice che il piano non può essere assoggettato a Valutazione Ambientale Strategica. Eppure è impossibile non ipotizzare che l'incenerimento non abbia ripercussioni, anche serie sull'ambiente! Il Piano si 'autoassolve', demandando questa valutazione alla fase autorizzativa dei singoli inceneritori. Il Movimento 5 Stelle, con un'interrogazione alla Commissione Europea, ha chiesto di dirci se fosse necessaria. La risposta è chiara: "qualora il programma sull'incenerimento dovesse rientrare nel campo di applicazione della direttiva 2001/42/CE (valutazione ambientale strategica -- direttiva VAS), prima della sua adozione sarebbe necessaria una valutazione ambientale." La VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA VA FATTA! E invece il Ministero, ancora nel decreto appena pubblicato in Gazzetta, scrive di non volerla fare. Allucinante! Cosa rischia l'Italia? La salute, prima di tutto, ma anche una bella multa per infrazione europea.
............................
Noi invece mettiamo in cantiere 8 inceneritori.Facciamo il contrario .Obama ha detto che bisogna ridurre effetto riscaldamento del pianeta.Effetto serra.
Ciao
Paolo11
paolo11
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Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da paolo11 »

http://direttanfo.blogspot.it/2016/10/u ... orosa.html
sabato 8 ottobre 2016
ULTIM'ORA - CAMBIA TUTTO! BATOSTA CLAMOROSA PER IL PD DI RENZI. POCHI MINUTI FA QUESTO SONDAGGIO CLAMOROSO
Il sondaggio di Nando Pagnoncelli: dopo un primo calo di consensi per le tensioni su Roma, il Movimento si attesta stabilmente al 30,3%. Da Corriere.it.

Riguardo alle intenzioni di voto il M5S si mantiene al primo posto con il 30,3% dei consensi, stabilizzando la flessione di circa 2 punti registrata dal sondaggio di settembre. A seguire il Pd con il 29,3% (come a settembre). Nel centrodestra continua il testa a testa tra Forza Italia (12,3%) e Lega (12,1%), mentre Fratelli d'Italia si attesta al 5,1%. Area popolare si conferma al 4,1% e la Sinistra nell'insieme (Sel-Si e altre liste), si colloca poco sotto il 5%. Quanto ai ballottaggi, sempre ammesso che l'Italicum non venga modificato, nell'ipotesi di confronto tra M5S e Pd, ad oggi il primo si affermerebbe 56,9% a 43,1%, grazie ad un orientamento a suo favore espresso in misura molto netta dagli elettori della Lega (60%-5%) e di FdI (65%-0%) e meno netta da quelli di Forza Italia (40%-25%).

Qualora il ballottaggio mettesse a confronto il M5S e una lista unica di centrodestra, il vantaggio del primo sarebbe ancora più largo (61,1% a 38,9%), con Pd (45%-15%) e Sinistra (55%-0%) nettamente a favore dei grillini e Ap a favore del centrodestra (65%-10%). Da ultimo, il Pd si affermerebbe contro una lista unica di centrodestra (54,5% a 45,5%); in questo caso va sottolineata l'elevata propensione ad astenersi (60%) dell'elettorato grillino (come nel ballottaggio di Milano) e il maggiore favore per il centrodestra (65%-25%) degli elettori centristi, che pure sono alleati del Pd nell'attuale maggioranza di governo. In sintesi, il M5S sembra aver attutito il calo di consensi registrato nelle ultime settimane. Si è trattato più di una flessione di «immagine» presso i non elettori che di una contrazione del proprio elettorato.

I delusi sono una minoranza e sono propensi ad astenersi. Al contrario, la maggioranza prende le difese del Movimento e dei propri leader. Il Pd presenta un elettorato piuttosto coeso che non sembra risentire delle profonde divisioni tra maggioranza e minoranza. Il consenso risulta stabile. Il centrodestra nel suo insieme sfiora il 30% dei consensi ma è alle prese con difficoltà nell'elaborazione di una proposta condivisa attorno alla quale coagulare un'alleanza e definire la nuova leadership.
Ciao
Paolo11
aaaa42
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Iscritto il: 08/03/2012, 23:18

Re: MOVIMENTO 5 STELLE

Messaggio da aaaa42 »

questo intervento di Dario Fo e dedicato politici ed intellettuali camerieri dei poteri forti.
http://temi.repubblica.it/micromega-onl ... -oppressi/
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