VERSO QUALE FUTURO?
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Re: VERSO QUALE FUTURO?
La solita truffa. La Falsa Sinistra si allea con il PD all'elezioni per poi il PD allearsi con la destra al Governo
Grazie Pisapia ... abbiamo già dato!
da www.repubblica.it
Pisapia: pronto a unire la sinistra fuori dal Pd. Renzi dialoghi con noi, basta Alfano e Verdini
L'ex sindaco di Milano: "Lancio Campo Progressista, un'idea per arrivare al governo"
di SEBASTIANO MESSINA
ROMA. "È il momento della verità" avverte Giuliano Pisapia. Ognuno si assuma le proprie responsabilità, dice l'ex sindaco di Milano: e quando si andrà a votare, "al più presto possibile, con una legge elettorale che sia uguale per le due Camere", lui è pronto a tornare in pista. Per riunire il popolo di sinistra che non si riconosce nel Pd sotto la bandiera di un nuovo soggetto politico - il Campo Progressista - disponibile a un'alleanza leale con Renzi. Ad una condizione: che lui rompa con Alfano e con Verdini.
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«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
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Re: VERSO QUALE FUTURO?
Ops
Ultima modifica di pancho il 07/12/2016, 14:25, modificato 1 volta in totale.
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: VERSO QUALE FUTURO?
Questa proposta di Pisapia ma quale potrebbe essere discutibile ma quale alta proposta in alternativa ha questa sinistra che non intende in nessun modo venir fuori?lucfig ha scritto:La solita truffa. La Falsa Sinistra si allea con il PD all'elezioni per poi il PD allearsi con la destra al Governo
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Penso che sia un po' prematuro cmq trarre le somme fino a che non ci sarà il congresso del PD.
Questo potrebbe aprire alcune strade come potrebbe chiuderle tutte. Bersani a piazza pulita mi sembra che abbia fatto una buona analisi su tutto questo anche se avrei alcune osservazioni da fargli. Certamente queste riguarderebbero la sua presenza nel PD ma su questo potrei anche capirlo visto che è stato uno dei fondatori e che spera strenuamente di portarlo verso sinistra.
Cmq detto questo e prevedendo che lo stesso PD rimanga sulle sue posizioni attuali(DC) se programmi si dovranno fare questi siano chiari e rispettosi della forza di ognuno.
Deve essere chiaro che il peso dipendere dalla forza e quindi preventivando questa soluzione bisognerà che ci sia una tavola rotonda con tutta la sinistra disponibile affinché si possa trovare un accordo tale che poi possa pesare su un possibile accordo.
Che altro dovremmo fare per non disperdere il nostro voto che potrebbe riversarsi su altri con i quali abbiamo poca attinenza se non quella di condividere alcuni punti. Se questo lo riteniamo sufficiente visto le circostanze e la confusione nella sinistra spostiamoci senza ali timore altrimenti aspettiamo ancora quel Godotnnon non riusciamo a vedere sull'orizzonte. Però nell'eventualità dovessero sorgere qualcosa di nuovo e condivisibile deve essere anche chiaro che alcune proposte condivise col m5s devono essere incluse in questo nuovo documento programmatico di questa proposta Pisapia .
Un'ultima nota voglio far presente: attenti a tutti quei media che con le loro "valutazioni" vogliono metterci continuamente in una riserva senza farci riflettere con la ns.testa. Costoro in modo subdolo lavorano x gli avversari politici per far avere loro una strada libera e larga su cui procedere ad alta velocità . Quindi, dobbiamo avere fermi alcuni ns. paletti che ci fanno distinguere dagli altri ma poi far pesare il ns consenso non più e ne meno di quello che rappresentiamo. Se questo non può essere possibile dovremmo aspettare che il ns consenso sia maggioritario ma tutto questo sarà possibile in questo momento è quindi aspettare momenti più favorevoli? Ne vale la pena o facciamo valere quello che rappresenteremo nel prossimo imminente futuro ?
un salutone
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Re: VERSO QUALE FUTURO?
lucfig ha scritto:La solita truffa. La Falsa Sinistra si allea con il PD all'elezioni per poi il PD allearsi con la destra al Governo
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E’ mai possibile che un avvocato di 67 anni, operante tra l’altro in quel di Milano, dove il campo di battaglia non è facile per nessuno, non conosca elementi di psicologia e sociologia?????
Possibile che non capisca che si è comportato come un giocatore di azzardo che si è avvicinato al tavolo della roulette, e nel tentativo di raddoppiare la posta, si è giocato in una sola puntata al tavolo verde la carriera di un’intera vita???
Certo, che come dicono dalle sue parti: “Se la và, la g’ha i gamb”
Dal Dialetto milanese...
Se la và... la g'ha i gamb!
Ovvero...
Se funziona... ha le gambe!
Capita sovente nella vita, negli affari, di trovarsi di fronte al dubbio se una impresa, un tentativo abbia o meno possibilità di successo. Sia per le piccole cose, come per le iniziative più importanti, l'incertezza dell'esito è caratteristica comune delle nostre azioni.
Talvolta nel misurare la possibilità di un risultato positivo occorre l'esperienza, o l'intuito, spesso il caso e la fortuna decidono l'incontro di concidenze felici.
Perciò, scherzosamente, quando un milanese tenta una iniziativa che sulla carta non ha molta probabilità di riuscita, che è magari spericolata ma col buon vento della fortuna può andar bene, dice filosoficamente: "se la và...la g'ha i gamb!".
Letteralmente questo detto significa:
"Se và ha le gambe", ma in senso traslato vuol dire: "se mi riesce, l'ho azzeccata, sono fortunato".
Ergo, Giuliano Pisapia con la sua adesione al SI, perché Mussoloni gli aveva fatto una promessa delle sue, campate in aria, si è giocato la carriera di una vita.
Oggi non è più credibile nella base di sinistra che non è sparita nel Paese.
Può far colpo solo sui merli boccaloni, che non mancano mai in natura, solo se spara una Gigarenzata della prima ora.
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Re: VERSO QUALE FUTURO?
ALLACCIATE LE CINTURE DI SICUREZZA!!!! SI INIZIA A BALLARE
Renzi: “Governo di tutti o elezioni subito”
Direzione Pd senza dibattito, poi dimissioni
L’intesa interna ai dem: solo comunicazioni del premier. Enews: “Accordo tra i gruppi, se no al voto dopo
la Consulta”. Dal Senato fiducia alla manovra. Grillo: “Faranno legge elettorale-trucco contro di noi”
renzi-chigi-pp
Politica
ORA PER ORA – La fiducia del Senato alla legge di Bilancio c’è stata. In serata ci saranno anche le dimissioni formali di Renzi, che alle 19 salirà al Colle per formalizzarle. Nel mezzo la direzione nazionale del Partito democratico, che contrariamente a quanto ci si aspettava alla vigilia dovrebbe non essere una resa dei conti, perché non dovrebbe esserci dibattito. Anche se la sinistra dem aspetta al varco il premier ed è pronta a fare “irruzione” se il premier nel suo discorso dovesse andare oltre l’apertura della crisi. Napolitano: “Il voto subito è tecnicamente incomprensibile”
di F. Q.
Renzi: “Governo di tutti o elezioni subito”
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L’intesa interna ai dem: solo comunicazioni del premier. Enews: “Accordo tra i gruppi, se no al voto dopo
la Consulta”. Dal Senato fiducia alla manovra. Grillo: “Faranno legge elettorale-trucco contro di noi”
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Re: VERSO QUALE FUTURO?
Le proposte del mercante di Firenze destano sempre preoccupazione visto i precedenti ma credo che da lunedì le carte all'interno del PD non siano le stesse ed il gioco potrebbe essere diverso. Aspettiamo che ne esce fuori dalla direzione e questa proposta di Pisapia potrebbe creare scompiglio all'interno del PD e la minoranza potrebbe trovare ulteriore forza. Stiamo a veder e poi ne parleremo.UncleTom ha scritto:E’ mai possibile che un avvocato di 67 anni, operante tra l’altro in quel di Milano, dove il campo di battaglia non è facile per nessuno, non conosca elementi di psicologia e sociologia?????lucfig ha scritto:La solita truffa. La Falsa Sinistra si allea con il PD all'elezioni per poi il PD allearsi con la destra al Governo
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Possibile che non capisca che si è comportato come un giocatore di azzardo che si è avvicinato al tavolo della roulette, e nel tentativo di raddoppiare la posta, si è giocato in una sola puntata al tavolo verde la carriera di un’intera vita???
Certo, che come dicono dalle sue parti: “Se la và, la g’ha i gamb”
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Talvolta nel misurare la possibilità di un risultato positivo occorre l'esperienza, o l'intuito, spesso il caso e la fortuna decidono l'incontro di concidenze felici.
Perciò, scherzosamente, quando un milanese tenta una iniziativa che sulla carta non ha molta probabilità di riuscita, che è magari spericolata ma col buon vento della fortuna può andar bene, dice filosoficamente: "se la và...la g'ha i gamb!".
Letteralmente questo detto significa:
"Se và ha le gambe", ma in senso traslato vuol dire: "se mi riesce, l'ho azzeccata, sono fortunato".
Ergo, Giuliano Pisapia con la sua adesione al SI, perché Mussoloni gli aveva fatto una promessa delle sue, campate in aria, si è giocato la carriera di una vita.
Oggi non è più credibile nella base di sinistra che non è sparita nel Paese.
Può far colpo solo sui merli boccaloni, che non mancano mai in natura, solo se spara una Gigarenzata della prima ora.
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Re: VERSO QUALE FUTURO?
Aspettiamo che ne esce fuori dalla direzione e questa proposta di Pisapia potrebbe creare scompiglio all'interno del PD e la minoranza potrebbe trovare ulteriore forza.
pancho
1) Cosa intendi per : minoranza Pd ???
Io vedo solo quattro gatti in croce con poco peso politico a livello nazionale.
Nell’editoriale del Gazzettino metropolitano, settimanale distribuito gratis da queste parti, si sosteneva che a Sesto i partiti sono falliti e stanno prendendo piede liste civiche.
E stamani ho potuto constatare che questo concetto ha preso forma per i partiti a livello nazionale.
Evidentemente perché anche a questi livelli invece di andare a Barbera, a Barolo, o a Chianti, vanno ad Attak delle colline toscane.
2) Battuto a livello nazionale, Pinocchio Mussoloni cerca di rifarsi un immagine manovrando all’interno del PD.
Sia il servizio di Mentana del Tg7 delle 20,00, che l’intervento precedente di Minoli, sul Tg24 Sky, avanzavano l’ipotesi che Mussoloni potrebbe tornare in campo con un Mussoloni bis, per via dell’ipotetico fallimento delle consultazioni di Mattarella.
Non perdere il PD potrebbe diventare, quindi,una necessità prioritaria per rilanciarsi.
Allora, la minoranza PD dei 4 gatti del Vicolo Miracoli, avrebbe la forza per ostacolare il suo disegno di rivincita a breve?
Gli si oppone Boccia, ex lettiano, ed Emiliano in Puglia. Ma sono sufficienti???
Cuperlo è un taia e medega, come dicono da queste parti.
Dal Dialetto milanese...
L'è on taja e medega
Ovvero...
Chi taglia e poi medica
Chi taglia fa del male, chi medica guarisce e fa del bene. Dalla contraddizione insita in queste due azioni, l'una contraria all'altra, il popolo milanese ha tratto in felice sintesi l'immagine dell'ambiguità umana.
"L'è on taja e medega" si dice di persona ambigua che prima compie una cattiva azione, poi fa l'atto di pentirsene e di voler riparare il male compiuto. È un apprezzamento molto negativo che squalifica la persona alla quale è indirizzato.
Se quelli del PD fossero stati accorti dopo la prima tornata in cui Bersani aveva battuto Mussoloni, non avremmo assistito alla sua ascesa, prima nel PD e poi nel Colpo di Stato a Livello nazionale.
Il vecchio Sandro (Pertini) sosteneva:
A brigante, brigante e mezzo.
Lo smacchiatore di leopardi e i suoi soci possiamo considerarli al livello di briganti e mezzo???
Perché il toscanaccio è un vero e autentico brigante.
Ha preso si una grossa scoppola che lo ha mandato al tappeto.
Ma adesso sembra rialzarsi ed è intenzionato a non farsi buttar fuori.
Sei autorizzato a darmi del “pessimista” come fanno da queste parti quando cerco di sciorinargli di fronte i problemi reali, che purtroppo si stanno realizzando a livello nazionale.
Però fammi capire, come chiedo sempre ai miei interlocutori.
pancho
1) Cosa intendi per : minoranza Pd ???
Io vedo solo quattro gatti in croce con poco peso politico a livello nazionale.
Nell’editoriale del Gazzettino metropolitano, settimanale distribuito gratis da queste parti, si sosteneva che a Sesto i partiti sono falliti e stanno prendendo piede liste civiche.
E stamani ho potuto constatare che questo concetto ha preso forma per i partiti a livello nazionale.
Evidentemente perché anche a questi livelli invece di andare a Barbera, a Barolo, o a Chianti, vanno ad Attak delle colline toscane.
2) Battuto a livello nazionale, Pinocchio Mussoloni cerca di rifarsi un immagine manovrando all’interno del PD.
Sia il servizio di Mentana del Tg7 delle 20,00, che l’intervento precedente di Minoli, sul Tg24 Sky, avanzavano l’ipotesi che Mussoloni potrebbe tornare in campo con un Mussoloni bis, per via dell’ipotetico fallimento delle consultazioni di Mattarella.
Non perdere il PD potrebbe diventare, quindi,una necessità prioritaria per rilanciarsi.
Allora, la minoranza PD dei 4 gatti del Vicolo Miracoli, avrebbe la forza per ostacolare il suo disegno di rivincita a breve?
Gli si oppone Boccia, ex lettiano, ed Emiliano in Puglia. Ma sono sufficienti???
Cuperlo è un taia e medega, come dicono da queste parti.
Dal Dialetto milanese...
L'è on taja e medega
Ovvero...
Chi taglia e poi medica
Chi taglia fa del male, chi medica guarisce e fa del bene. Dalla contraddizione insita in queste due azioni, l'una contraria all'altra, il popolo milanese ha tratto in felice sintesi l'immagine dell'ambiguità umana.
"L'è on taja e medega" si dice di persona ambigua che prima compie una cattiva azione, poi fa l'atto di pentirsene e di voler riparare il male compiuto. È un apprezzamento molto negativo che squalifica la persona alla quale è indirizzato.
Se quelli del PD fossero stati accorti dopo la prima tornata in cui Bersani aveva battuto Mussoloni, non avremmo assistito alla sua ascesa, prima nel PD e poi nel Colpo di Stato a Livello nazionale.
Il vecchio Sandro (Pertini) sosteneva:
A brigante, brigante e mezzo.
Lo smacchiatore di leopardi e i suoi soci possiamo considerarli al livello di briganti e mezzo???
Perché il toscanaccio è un vero e autentico brigante.
Ha preso si una grossa scoppola che lo ha mandato al tappeto.
Ma adesso sembra rialzarsi ed è intenzionato a non farsi buttar fuori.
Sei autorizzato a darmi del “pessimista” come fanno da queste parti quando cerco di sciorinargli di fronte i problemi reali, che purtroppo si stanno realizzando a livello nazionale.
Però fammi capire, come chiedo sempre ai miei interlocutori.
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Re: VERSO QUALE FUTURO?
Dicono che sono un pessimista ma la situazione che vedo e' pessima, diceva Sciascia.UncleTom ha scritto:Aspettiamo che ne esce fuori dalla direzione e questa proposta di Pisapia potrebbe creare scompiglio all'interno del PD e la minoranza potrebbe trovare ulteriore forza.
pancho
1) Cosa intendi per : minoranza Pd ???
Io vedo solo quattro gatti in croce con poco peso politico a livello nazionale.
Nell’editoriale del Gazzettino metropolitano, settimanale distribuito gratis da queste parti, si sosteneva che a Sesto i partiti sono falliti e stanno prendendo piede liste civiche.
E stamani ho potuto constatare che questo concetto ha preso forma per i partiti a livello nazionale.
Evidentemente perché anche a questi livelli invece di andare a Barbera, a Barolo, o a Chianti, vanno ad Attak delle colline toscane.
2) Battuto a livello nazionale, Pinocchio Mussoloni cerca di rifarsi un immagine manovrando all’interno del PD.
Sia il servizio di Mentana del Tg7 delle 20,00, che l’intervento precedente di Minoli, sul Tg24 Sky, avanzavano l’ipotesi che Mussoloni potrebbe tornare in campo con un Mussoloni bis, per via dell’ipotetico fallimento delle consultazioni di Mattarella.
Non perdere il PD potrebbe diventare, quindi,una necessità prioritaria per rilanciarsi.
Allora, la minoranza PD dei 4 gatti del Vicolo Miracoli, avrebbe la forza per ostacolare il suo disegno di rivincita a breve?
Gli si oppone Boccia, ex lettiano, ed Emiliano in Puglia. Ma sono sufficienti???
Cuperlo è un taia e medega, come dicono da queste parti.
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Ovvero...
Chi taglia e poi medica
Chi taglia fa del male, chi medica guarisce e fa del bene. Dalla contraddizione insita in queste due azioni, l'una contraria all'altra, il popolo milanese ha tratto in felice sintesi l'immagine dell'ambiguità umana.
"L'è on taja e medega" si dice di persona ambigua che prima compie una cattiva azione, poi fa l'atto di pentirsene e di voler riparare il male compiuto. È un apprezzamento molto negativo che squalifica la persona alla quale è indirizzato.
Se quelli del PD fossero stati accorti dopo la prima tornata in cui Bersani aveva battuto Mussoloni, non avremmo assistito alla sua ascesa, prima nel PD e poi nel Colpo di Stato a Livello nazionale.
Il vecchio Sandro (Pertini) sosteneva:
A brigante, brigante e mezzo.
Lo smacchiatore di leopardi e i suoi soci possiamo considerarli al livello di briganti e mezzo???
Perché il toscanaccio è un vero e autentico brigante.
Ha preso si una grossa scoppola che lo ha mandato al tappeto.
Ma adesso sembra rialzarsi ed è intenzionato a non farsi buttar fuori.
Sei autorizzato a darmi del “pessimista” come fanno da queste parti quando cerco di sciorinargli di fronte i problemi reali, che purtroppo si stanno realizzando a livello nazionale.
Però fammi capire, come chiedo sempre ai miei interlocutori.
Certamente sottoscrivo tutto quello che hai scritto. Anche le virgole ma, prendendo una frase di Lenin, "Che Fare?"
E' su questo "che fare" dobbiamo discutere per tentare tutto quello che per noi e' possibile.
Son d'accordo con te che quelli che si oppongono a Renzi sono quattro gatti ma sai pure che altrettanti se ne stanno zitti , non si espongono per non essere buttati fuori.
E' un rischio che dobbiamo correre e quindi aspettare il congresso o la prossima direzione del PD.
Quindi, caro Zione, aspettiamo prima di dare conclusioni affrettate tali da farci perdere qualsiasi speranza.
Di certo il mercante di Firenze andrà all'attacco e non si mettera' in difesa poiche ha le sue alternative in mente. Il piano B lo ha sempre pronto.
un salutone
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Re: VERSO QUALE FUTURO?
Sto seguendo la Gabbia su LA7 e concordo pienamente con De Angelis (washington post) per quanto riguarda la situazione politica.
Continuo a dirlo da anni e ora mi consolo con questo giornalista che parla la mia stessa lingua.
Questo voto "politico per forza" non e' stato solo in NO a Renzi ma a tutto un sistema politico che prevale in tutta questa Europa e non solo.
E' un sistema che sta collassando su se stesso e nessuno vuole accorgersene .
Politiche frustranti, immigrazione e chi ne ha più ne metta sta distruggendo tutte le conquiste del ns. dopoguerra e mette perfino in discussione le nostre Costituzioni poiche cosi' vuole il potere economico.
Qualsiasi si proponga a contrastare questo, sia esso di destro o di sinistra o qualunquista, sara' visto con favore da un popolo poiche non ha altra alternativa.
Certo tutto questo e' pericoloso poiche abbiamo nella storia recente molti esempi negativi(Weimar docet e non solo) ma se questo non sara' recepito dalla politica quella vera, la storia sara' costretta a ripetersi.
Nessun partito, movimento o
qualt'altro riuscira' a risolvere tutto questo se non cambiera radicalmente il modo di fare politica e qualsiasi tentativo sara' costretto a fallire.
Questo mondo globalizzato rende più difficile questi cambiamenti ed e' per questo che le lobbies-potere economici hanno forzato perché avvenisse in fretta questa globalizzazione compreso questa Europa unita che non a niente a che fare con lo spirito dei padri fondatori.
Quindi, carissimi, inutile fare continuamente alchimie politiche e/o elucubrazioni mentali se non si ha consapevolezza di tutto questo.
Si potra' risolvere momentaneamente alcuni poblemi ma non sara' altro che un rallentamento di una completa empasse catastrofica generale che prima di tutto cadra' su di noi.
Sono anch'io un pessimista? Beh allora mi riprendo la frase di Sciascia: "Mi dicono pessimista ma e' la situazione che ho davanti ad essere pessima"
un salutone
Continuo a dirlo da anni e ora mi consolo con questo giornalista che parla la mia stessa lingua.
Questo voto "politico per forza" non e' stato solo in NO a Renzi ma a tutto un sistema politico che prevale in tutta questa Europa e non solo.
E' un sistema che sta collassando su se stesso e nessuno vuole accorgersene .
Politiche frustranti, immigrazione e chi ne ha più ne metta sta distruggendo tutte le conquiste del ns. dopoguerra e mette perfino in discussione le nostre Costituzioni poiche cosi' vuole il potere economico.
Qualsiasi si proponga a contrastare questo, sia esso di destro o di sinistra o qualunquista, sara' visto con favore da un popolo poiche non ha altra alternativa.
Certo tutto questo e' pericoloso poiche abbiamo nella storia recente molti esempi negativi(Weimar docet e non solo) ma se questo non sara' recepito dalla politica quella vera, la storia sara' costretta a ripetersi.
Nessun partito, movimento o
qualt'altro riuscira' a risolvere tutto questo se non cambiera radicalmente il modo di fare politica e qualsiasi tentativo sara' costretto a fallire.
Questo mondo globalizzato rende più difficile questi cambiamenti ed e' per questo che le lobbies-potere economici hanno forzato perché avvenisse in fretta questa globalizzazione compreso questa Europa unita che non a niente a che fare con lo spirito dei padri fondatori.
Quindi, carissimi, inutile fare continuamente alchimie politiche e/o elucubrazioni mentali se non si ha consapevolezza di tutto questo.
Si potra' risolvere momentaneamente alcuni poblemi ma non sara' altro che un rallentamento di una completa empasse catastrofica generale che prima di tutto cadra' su di noi.
Sono anch'io un pessimista? Beh allora mi riprendo la frase di Sciascia: "Mi dicono pessimista ma e' la situazione che ho davanti ad essere pessima"
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Re: VERSO QUALE FUTURO?
LIBRE news
Il Gufo: Renzi bollito da Grasso, e il referendum in freezer
Scritto il 08/12/16 • nella Categoria: idee Condividi
Dopo Renzi, Grasso: toccherà a lui “salvare” le banche chiedendo 10-15 miliardi all’Ue, preparando poi gli italiani a subire nuovi “sacrifici necessari” per restituire il prestito al Mes, il famigerato Fondo Salva-Stati. E’ la profezia di “Gufo Boschi” all’indomani della caduta di Renzi. A parlare, su “Megachip”, è lo stesso “profeta” che già il 15 gennaio aveva azzeccato al millimetro l’esito numerico del referendum, con quasi un anno di anticipo: «Nel momento di massima espansione di consensi (elezioni europee 2014), l’area governativa ha raggiunto il 47%; l’area di opposizione, sommata trasversalmente, il 53%. Ora, i sondaggi e il senso comune dicono che l’area governativa fatica a raggiungere il 40% e l’area di opposizione è almeno al 60%. Dunque, in caso di referendum Sì/No, questa polarizzazione indica chiaramente che l’area governativa è già in netto svantaggio, sostanzialmente irrecuperabile». Lo stesso osservatore, sotto pseudonimo, oggi scommette sul presidente dell’organo che Renzi avrebbe rottamato: il Senato. E spiega: «Grasso è forte dell’asse con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, a cui è legato da una lunga e consolidata familiarità ed amicizia, addirittura temprata sul sangue del fratello di Sergio, Piersanti, ucciso a Palermo dalla mafia quando Grasso era sostituto procuratore, il primo ad occuparsi del caso».
«Non ci saranno elezioni a breve termine, non prima dell’estate del 2017», si sbilancia “Gufo Boschi” su “Megachip”. «Più probabilmente questa legislatura giungerà alla sua normale conclusione nel 2018, al massimo con qualche mese di anticipo». La legge elettorale che sarà predisposta? «Sarà un proporzionale con sbarramento e premio di governabilità (non di maggioranza) per la lista più votata, o, in ogni caso, una formula elettorale simile a questa». Dal punto di vista politico, significa che «l’unica vera governabilità possibile, nel futuro Parlamento eletto, sarà determinata da una maggioranza relativa del Pd unita all’alleanza con una componente liberal-conservatrice, come l’attuale Forza Italia». Se la maggioranza relativa e il premio fossero ad appannaggio del M5S, «questa forza politica non sarebbe comunque in grado di raggiungere la maggioranza assoluta», né di esprimere un “governo di minoranza”, «che non sarebbe appoggiato da nessuna altra forza politica». Il centro-destra poi «si dividerà tra la sua componente liberal-conservatrice (Fi) e la componente populista-identitaria (Lega e Fratelli d’Italia) ed elettoralmente non potrà in ogni caso esprimere una maggioranza relativa».
L’attuale crisi di governo «sarà risolta con la nomina di un esecutivo di tipo “istituzionale” o formula simile», e a Palazzo Chigi finirà «ragionevolmente» proprio Pietro Grasso, cioè «la personalità più adatta per ricompattare l’attuale maggioranza, sia dentro al Pd (non dimentichiamo che Grasso fu candidato da Bersani) rimasto lacerato dalle divisioni sul referendum e dalle rottamazioni, sia al suo esterno, essendo comunque figura rassicurante, uomo prudentissimo, navigato e buono per ogni stagione». Scelta che «potrebbe non dispiacere affatto a Forza Italia, a cui l’attuale maggioranza potrebbe addirittura allargarsi in caso di necessità». Grasso, poi, «non sarebbe disprezzato a sinistra del Pd». In più, «sarebbe ben accolto dal variegato fronte centrista al Senato», raccogliendo anche «la simpatia di diversi fuoriusciti grillini». Primo scoglio dell’ipotetico governo Grasso: «Affrontare, nel breve periodo, una dura crisi determinata dallo sconquasso nel mondo bancario che verrà innescato dal Monte dei Paschi di Siena e aggravato dalla presenza di ulteriori bubboni: le quattro banche territoriali risolte dal “salva-banche” ma non ancora in sicurezza, e le due banche venete che sono ancora zombie. Il rischio-contagio potrebbe minacciare anche ulteriori istituti come Unicredit o Carige o altri».
Secondo “Gufo Boschi”, si renderà necessario un intervento statale «forte e risoluto» sulle banche: «Serviranno cioè almeno 10-15 miliardi di euro (meglio ancora se 20-25) per tappare tutti i buchi più urgenti». E con una legge di stabilità già giudicata insufficiente da Bruxelles, è chiaro che mancheranno i fondi per salvare le banche. «L’unica soluzione sarà il ricorso al Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità), il cosiddetto Salva-Stati (che piuttosto gli Stati li affonda)». Ipotesi che in effetti «comincia già a circolare in questi giorni sui giornali mainstream, con la tempestiva smentita dal Mef», il ministero economia e finanze. «In questi casi, come sosteneva Giulio Andreotti, la smentita equivale a dare la notizia due volte». Domanda chiave: quali garanzie chiederà l’Ue per il suo prestito? «Saranno pesanti, fatte di lacrime e sangue, ma verranno accettate come un “sacrificio necessario”, tanto più che la loro durezza sarà spalmata sul futuro, reiterando l’effetto “rana bollita”», sottoposta cioè e morte lenta, in dosi omeopatiche per attutire la percezione del dolore.
E quale sarà, infine, il destino di Renzi? «Il fanfarone fiorentino resterà segretario del suo partito e assumerà per alcuni mesi un profilo più basso», profetizza “Gufo Boschi”. «Dalla primavera-estate comincerà una azione di logoramento verso il governo che lui stesso sostiene per tentare una manovra audace quanto spericolata: vincere il congresso del Pd l’anno venturo e, sfruttando una situazione socio-economica critica, rifarsi una fulminea verginità per ripresentarsi alle elezioni come la fenice del rinnovamento». Ma attenzione: se toccasse a Grasso, l’attuale presidente del Senato (sostenuto dalla maggioranza dei parlamentari, ben decisi a evitare il voto anticipatp) potrebbe giocarsela davvero. Se la situazione socio-economica fosse «almeno accettabile» (ovvero: se il governo in carica «riuscisse a far passare la “narrazione” di aver salvato l’Italia dalla bancarotta causata da altri»), allora «potrebbero essere le baronie interne al suo stesso partito a giubilare il segretario in carica decretandone la fine politica», e riducendo dunque solo a questo – la rottamazione di Renzi – il risultato del referendum che ha così intesamente mobilitato gli italiani.
Il Gufo: Renzi bollito da Grasso, e il referendum in freezer
Scritto il 08/12/16 • nella Categoria: idee Condividi
Dopo Renzi, Grasso: toccherà a lui “salvare” le banche chiedendo 10-15 miliardi all’Ue, preparando poi gli italiani a subire nuovi “sacrifici necessari” per restituire il prestito al Mes, il famigerato Fondo Salva-Stati. E’ la profezia di “Gufo Boschi” all’indomani della caduta di Renzi. A parlare, su “Megachip”, è lo stesso “profeta” che già il 15 gennaio aveva azzeccato al millimetro l’esito numerico del referendum, con quasi un anno di anticipo: «Nel momento di massima espansione di consensi (elezioni europee 2014), l’area governativa ha raggiunto il 47%; l’area di opposizione, sommata trasversalmente, il 53%. Ora, i sondaggi e il senso comune dicono che l’area governativa fatica a raggiungere il 40% e l’area di opposizione è almeno al 60%. Dunque, in caso di referendum Sì/No, questa polarizzazione indica chiaramente che l’area governativa è già in netto svantaggio, sostanzialmente irrecuperabile». Lo stesso osservatore, sotto pseudonimo, oggi scommette sul presidente dell’organo che Renzi avrebbe rottamato: il Senato. E spiega: «Grasso è forte dell’asse con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, a cui è legato da una lunga e consolidata familiarità ed amicizia, addirittura temprata sul sangue del fratello di Sergio, Piersanti, ucciso a Palermo dalla mafia quando Grasso era sostituto procuratore, il primo ad occuparsi del caso».
«Non ci saranno elezioni a breve termine, non prima dell’estate del 2017», si sbilancia “Gufo Boschi” su “Megachip”. «Più probabilmente questa legislatura giungerà alla sua normale conclusione nel 2018, al massimo con qualche mese di anticipo». La legge elettorale che sarà predisposta? «Sarà un proporzionale con sbarramento e premio di governabilità (non di maggioranza) per la lista più votata, o, in ogni caso, una formula elettorale simile a questa». Dal punto di vista politico, significa che «l’unica vera governabilità possibile, nel futuro Parlamento eletto, sarà determinata da una maggioranza relativa del Pd unita all’alleanza con una componente liberal-conservatrice, come l’attuale Forza Italia». Se la maggioranza relativa e il premio fossero ad appannaggio del M5S, «questa forza politica non sarebbe comunque in grado di raggiungere la maggioranza assoluta», né di esprimere un “governo di minoranza”, «che non sarebbe appoggiato da nessuna altra forza politica». Il centro-destra poi «si dividerà tra la sua componente liberal-conservatrice (Fi) e la componente populista-identitaria (Lega e Fratelli d’Italia) ed elettoralmente non potrà in ogni caso esprimere una maggioranza relativa».
L’attuale crisi di governo «sarà risolta con la nomina di un esecutivo di tipo “istituzionale” o formula simile», e a Palazzo Chigi finirà «ragionevolmente» proprio Pietro Grasso, cioè «la personalità più adatta per ricompattare l’attuale maggioranza, sia dentro al Pd (non dimentichiamo che Grasso fu candidato da Bersani) rimasto lacerato dalle divisioni sul referendum e dalle rottamazioni, sia al suo esterno, essendo comunque figura rassicurante, uomo prudentissimo, navigato e buono per ogni stagione». Scelta che «potrebbe non dispiacere affatto a Forza Italia, a cui l’attuale maggioranza potrebbe addirittura allargarsi in caso di necessità». Grasso, poi, «non sarebbe disprezzato a sinistra del Pd». In più, «sarebbe ben accolto dal variegato fronte centrista al Senato», raccogliendo anche «la simpatia di diversi fuoriusciti grillini». Primo scoglio dell’ipotetico governo Grasso: «Affrontare, nel breve periodo, una dura crisi determinata dallo sconquasso nel mondo bancario che verrà innescato dal Monte dei Paschi di Siena e aggravato dalla presenza di ulteriori bubboni: le quattro banche territoriali risolte dal “salva-banche” ma non ancora in sicurezza, e le due banche venete che sono ancora zombie. Il rischio-contagio potrebbe minacciare anche ulteriori istituti come Unicredit o Carige o altri».
Secondo “Gufo Boschi”, si renderà necessario un intervento statale «forte e risoluto» sulle banche: «Serviranno cioè almeno 10-15 miliardi di euro (meglio ancora se 20-25) per tappare tutti i buchi più urgenti». E con una legge di stabilità già giudicata insufficiente da Bruxelles, è chiaro che mancheranno i fondi per salvare le banche. «L’unica soluzione sarà il ricorso al Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità), il cosiddetto Salva-Stati (che piuttosto gli Stati li affonda)». Ipotesi che in effetti «comincia già a circolare in questi giorni sui giornali mainstream, con la tempestiva smentita dal Mef», il ministero economia e finanze. «In questi casi, come sosteneva Giulio Andreotti, la smentita equivale a dare la notizia due volte». Domanda chiave: quali garanzie chiederà l’Ue per il suo prestito? «Saranno pesanti, fatte di lacrime e sangue, ma verranno accettate come un “sacrificio necessario”, tanto più che la loro durezza sarà spalmata sul futuro, reiterando l’effetto “rana bollita”», sottoposta cioè e morte lenta, in dosi omeopatiche per attutire la percezione del dolore.
E quale sarà, infine, il destino di Renzi? «Il fanfarone fiorentino resterà segretario del suo partito e assumerà per alcuni mesi un profilo più basso», profetizza “Gufo Boschi”. «Dalla primavera-estate comincerà una azione di logoramento verso il governo che lui stesso sostiene per tentare una manovra audace quanto spericolata: vincere il congresso del Pd l’anno venturo e, sfruttando una situazione socio-economica critica, rifarsi una fulminea verginità per ripresentarsi alle elezioni come la fenice del rinnovamento». Ma attenzione: se toccasse a Grasso, l’attuale presidente del Senato (sostenuto dalla maggioranza dei parlamentari, ben decisi a evitare il voto anticipatp) potrebbe giocarsela davvero. Se la situazione socio-economica fosse «almeno accettabile» (ovvero: se il governo in carica «riuscisse a far passare la “narrazione” di aver salvato l’Italia dalla bancarotta causata da altri»), allora «potrebbero essere le baronie interne al suo stesso partito a giubilare il segretario in carica decretandone la fine politica», e riducendo dunque solo a questo – la rottamazione di Renzi – il risultato del referendum che ha così intesamente mobilitato gli italiani.
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