GRECIA-RI-ELEZIONI POLITICHE 2012-17 GIUGNO

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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soloo42000
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012

Messaggio da soloo42000 »

pancho ha scritto:Quali potrebbero essere le alternative europee in questo momento?

Se la BCE dovesse ristampare moneta( ed e’ una delle soluzioni) e quindi creare inflazione, la Germania non ci starebbe per niente. Brutti ricordi a riguardo (1923)e quindi e’ l’unica ad avere paura di tutti dell’inflazione. Noi, come altri paesi, l'abbiamo conosciuta e abbiamo convissuto per anni.

Quinsi, se la BCE dovesse prendere questa decisione metterebbe la Germania davanti a delle decisioni amare e forti ma obbligate.

O avere una instabilita’ sui prezzi e quindo non credo che lo possa mai accettare o avere un apprezzamento ulteriore della sua moneta e quindi piu’ difficoltà per essere competitivi.

Fra le due penso opti per la seconda, se sara' costretta a farlo.
Su questa eventualità ad uscire in fretta e furia, gia’ da tempo la Germania e’ preparata. Gia’ da tempo ha sfornato sacchi di Marchi di nuovo conio che sembrano depositati in Svizzera. Certo, ogni stato deve prepararsi a delle eventuali se si ritiene uno stato serio. Non puo' attendere che succeda l'imprevedibile e trovandosi impreparato mettere nel casino un intero popolo.

Gia’ ai piani alti si fanno dichiarazioni che in questa situazione qualcuno dovra’ uscire dall’euro.

O sara’ la Germania o saranno i governi Piigs (acronimo coniato dalla stampa anglosassone per rappresentare le Nazioni dell'Unione Europea con problemi economici e di bilancio)a farlo.

Avere un Euro a due velocita’ non mi sembra una soluzione fattibile.Ma questa e' solo una mia opinione personale.

Non so se questo sia catastrofismo ma sta’ di fatto che questo sistema per poter girare non ti offre grandi soluzioni.
O questa o quella.

La causa di tutti questi malanni lo si deve imputare a coloro che in fretta e furia hanno voluto questo tipo di Europa monetaria senza badare se i conti interni di ogni singolo stato lo avrebbero permesso.

A questi poteri forti importava solo espandere il loro dominio senza vincoli e sbattendosene fortemente di tutto il resto che in un’europa unita doveva essere messo sul piatto.

Ora questo sistema ci presenta il conto e lo fa a modo suo con le sue logiche e noi, come sempre, costretti a subirne le conseguenze. Pero’ e’ anche vero che questa corda, che spesso pensiamo sia al punto di rottura, sembra allungarsi all’infinito.

Ed e’ proprio su questo dovremmo riflettere maggiormente e trovare soluzioni che non siano solo di casa nostra ma con tutti gli altri stati che avvertono che cosi' non si puo' prosguire ancora. Sicramente sara' difficile in questa Europa iper liberista poiche e' proprio questa una delle cause di questa situazione. Dovremmo cmq metterci in modo lo stesso per far si che questa Europa cambi indirizzo politico dopodiche' si potra rimetter ingioco tutto. In questo frangente non ci resta che i movimenti di piazza qualora abbiano ancora la orza di far riflettere qualcuno in alto. Ho i miei dubbi possa succedere ma alternative immediate non ce ne sono.

Potrei concludere con:
Europa in crsisi? Ogni popolo ha il governo che simerita e ora pianga la parte che gli spetta di "diritto".


un salutone da Juan

Beh.
Un'alternativa ci sarebbe.

Se siamo arrivati a questo punto non e` solo perche` la merchelona ha sbroccato in questi ultimi 3 anni.

Ci sono voluti decenni e decenni di malgoverno.
Corruzione, evasione, malaamministrazione.
Abbiamo accumulato debito e, peggio, una PA insaziabile.

Adesso ci troviamo con i tedeschi che RAZIONALMENTE comprendono, perche` ci conoscono benissimo, che salvare paesi abituati a vivere come le cicale e` una pia illusione.
Altro che eurobond o non conteggio delle spese per infrastruttura.

Come dargli torto?

Ci troviamo in breve, con i tedeschi che in modo piu` razionale e corretto, ragionano piu` o meno come i padani.
E dicono: "perche` sprecare risorse per salvare cio' che non puo` essere salvato?".

La differenza fra tedeschi e padani sta nel contesto.

I padani sono italiani, fanno parte della stessa comunita`, e quindi in modo diretto o indiretto sono coresponsabili della salute e del destino di tale comunita`. Che comprende il nord e il sud da 150 anni. Altro che federalismo.

Per i tedeschi rispetto all'europa e` diverso.
Non c'e` una comunita` vera, ma una confederazione di natura finanziaria.
Quindi a maggior ragione, oltre che le ragioni "razionali" sopra accennate, sentono di non doversi porre il problema di "salvare la grecia".

Anche perche` dal loro punto di vista di alternative percorribili ce ne sono per salvarsi da soli.

Far pagare le tasse.
Sbattere in galera evasori, corrotti e corruttori.
RISTRUTTURARE la PA (che non vuol dire tagliare servizi, ma rivedere radicalmente il motore in modo che consumi meno).
Licenziare i dirigenti PA irresponsabili.
Non dissipare risorse in favore di imprenditori cialtroni e/o cattedrali nel deserto.
Non votare col pisello i peggio imbonitori per 20 anni.

Ci chiedono, in breve, di essere meno italiani e piu` tedeschi.

Francamente non mi sento di dargli completamente torto.

Se non per il fatto che dovrebbero razionalmente comprendere che se l'euro va in crisi ci vanno anche loro.
E dunque RAZIONALMENTE, dovrebbero aiutarci a seguire un percorso piu` adatto alla mentalita` di noialtri mediterranei.

Vedarem.

Ciao.

soloo42000
mariok

Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012

Messaggio da mariok »

soloo42000 ha scritto:Se siamo arrivati a questo punto non e` solo perche` la merchelona ha sbroccato in questi ultimi 3 anni.

Ci sono voluti decenni e decenni di malgoverno.
Corruzione, evasione, malaamministrazione.
Abbiamo accumulato debito e, peggio, una PA insaziabile.
Sono d'accordo e non mi scandalizzo neanch'io se i tedeschi sono scettici sull'eventualità di "sprecare risorse per salvare cio' che non puo` essere salvato".

Dove però probabilmente sbagliano è nell'illusione di salvarsi da soli buttando a mare gli altri.

Anche la forte Germania è un nano non solo rispetto ai giganti emergenti, ma soprattutto di fronte ad una finanza globale che ha ormai chiaramente individuato nella debolezza degli stati europei e nei loro debiti una straordinaria opportunità per fare speculazione e lucrare alti interessi. Senza contare che un'Europa in depressione non potrà prima o poi non produrre impatti sulla sua economia.


L'unica via obbligata, anche per loro, se vogliono appena guardare un po' più in là, è quella di procedere nell'integrazione politica europea.

Ciò non significa ovviamente che i singoli stati continuano ad indebitarsi tanto c'è "pantalone" che paga.

Papandreu ha giustamente detto che tocca ai singoli stati risanare ed all'Europa investire e promuovere lo sviluppo.

Da questo punto di vista sembrano poco credibili le stesse proposte di Monti per un allentamento dei vincoli di bilancio, se non come provvedimento di portata limitata e controllata per un breve periodo.

Per avere però un'Europa capace di bloccare l'attuale declino economico e combattere efficacemente la speculazione finanziaria occorre un governo europeo legittimato dal voto popolare (un esecutivo eletto dal parlamento europeo con precise deleghe o un presidente eletto a suffragio diretto come in USA).

E' questo il nodo politico ineludibile se vogliamo uscire positivamente da tale situazione ma di cui mi sembra che quasi nessuno si mostra pienamente consapevole.

Anche la sinistra sbaglia quando si illude di poter contrapporsi alla speculazione finanziaria a livello di singolo stato nazionale. E' solo un modo per morire di morte violenta invece che di morte lenta.
camillobenso
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012

Messaggio da camillobenso »

Quindi un errore di comunicazione della merchelona.

Un vizio dei politici italiani è quello di limitarsi ai titoli e mai ai contenuti. E' una tecnica per salvarsi sempre e comunque.

Sembra che gli Sturmtruppen soffrano della stessa malattia.

In merito all'austerità, il problema che ci riguarda sono gli sprechi e i furti nella PA, oltre all'elusione e all'evasione fiscale.

Ma frau Angela non ha mai precisato cosa dev'essere essere questa benedetta austerità.

Quindi anch'io sono d'accordo con i tedeschi quando si parla di austerità. Ma nello stesso tempo in cui si agisce nella direzione della riduzione del fabbisogno della PA, occorre intervenire massicciamente nella direzione di sostegno alle imprese.

Mi auguro che gli Sturmtruppen non siano di corta memoria come i camaraden italianen che dopo una settimana si sono già scordati tutto.

Sul finire del 2008, quando lo scandalo dei surprime aveva incendiato anche l'Europa, le banche tedesche detenevano il più alto numero di titoli tossici della Ue.

Il governo degli Sturmtruppen non ci ha pensato su due volte ed è intervenuto massicciamente sulle banche tedesche al fine di evitare lo spettro del '29.

Dopo il primo massiccio intervento in direzione degli istituti di credito, i tedeschi sono intervenuti altrettanto massicciamente nei confronti dell'economia. Oggi i risultati si vedono.

Questo doveva essere fatto anche da noi, intervenire massicciamente in sostegno dell'economia italiana. A maggior ragione per il fatto che il governo italiano, pur avendo varato un piano di emergenza per il salvataggio delle banche, non ha mai erogato un euro perché i titoli tossici presenti nelle nostre banche non destavano allarme.

Ma ovviamente il caro estinto, non ci pensava minimamente a distrarre fondi destinati alle cricche per destinarli a sostegno dell'impresa e dell'occupazione. Queste cose non sono mai state di suo interesse da sempre. Confidando sul suo potere magico della comunicazione trombarola raccontava agli italiani che la crisi non c'era ed era la solita propaganda della sinistra.

Ma un conto è il capo dei bucanieri che da 18 anni certa di zittire la magistratura in tutte le maniere possibili, e la sua presenza in politica è dovuta solo a questo, un conto è Monti che doveva porre rimedio alle malefatte della banda dei bucanieri. Le misure di austerità e quelle del rilancio dell'economia dovevano marciare pari passo.
mariok

Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012

Messaggio da mariok »

Hollande abbandoni la politica solitaria di Sarkozy.

L’Europa può costituire la maggiore potenza economica del mondo
Obiettivo crescita, l’errore tedesco frena l’Europa

Articolo di Romano Prodi su Il Messaggero del 13 maggio 2012

Per effetto di errori passati ma, soprattutto per effetto della crisi economica, molti governi europei sono costretti ad un severo sforzo di aggiustamento delle finanze pubbliche, restringendo le voci di spesa e gravando sui cittadini con aumenti di imposte.

Una buona parte di questi paesi, tra i quali l’Italia, ha provveduto con solerzia a fare i compiti a casa, sia prendendo decisioni ad effetto immediato, sia imponendo una disciplina di lungo periodo, al fine di abbassare il tasso di interesse del debito pubblico, condizione per risanare in modo stabile il bilancio dello Stato.

L’adozione di politiche restrittive non è certo un fenomeno nuovo perché si è ripetuto tante volte nella storia dell’ultimo secolo.

Oggi, tuttavia, quest’esercizio si svolge in un contesto del tutto diverso dal passato e diverse ne sono perciò le conseguenze.

Il contesto è cambiato perché, di fronte alla dimensione e alla velocità d’azione della finanza internazionale gli stati nazionali hanno semplicemente perso grande parte della propria sovranità.

Le regole e i comportamenti vengono imposti da operatori onnipotenti ed anonimi che agiscono con una forza tale che nessuno stato nazionale, eccetto Stati Uniti e Cina, può ad essi resistere.

Quando parlo di “nessuno stato nazionale” non mi riferisco solo ai membri della zona Euro perché anche la Gran Bretagna, ugualmente minacciata dal comportamento dei mercati internazionali, è costretta ad adottare una politica di aggiustamento così profonda e violenta da gettare la propria economia in una situazione di prolungata depressione.

Non si tratta quindi solo di una perdita di sovranità ma di un vero e proprio sovvertimento delle regole democratiche perché le grandi ondate speculative, che si trasmettono e si amplificano tramite le altrettanto irresponsabili società di rating, costituiscono un governo di fatto dell’economia mondiale senza alcuna legittimità democratica.

I sacrifici vengono imposti ai popoli non dai loro governanti ma da pochi e irresponsabili attori esterni ai quali i governi nazionali non hanno alcuna possibilità di resistere.

Non è che gli hedge funds o le grandi banche d’affari che dominano il mercato suggeriscano a Mario Monti o a Mariano Rajoy di prendere l’una o l’altra decisione specifica ma sono i comportamenti stessi dei mercati finanziari che impongono scelte obbligate.

Essendo la finanza mondiale del tutto mobile e senza regole è infatti praticamente impossibile tassare i valori finanziari. I governi nazionali hanno perciò la possibilità di sottoporre ad imposta solo quello che non si può muovere dal Paese.

L’imposizione non può quindi che concentrarsi sull’IVA, sugli immobili, sul lavoro, mentre si tagliano altrettanto agevolmente le voci che non portano ad una fuga dei capitali, come le spese sociali e le pensioni o, al limite, gli stessi salari.

In poche parole l’asimmetria fra il funzionamento senza regole dei mercati finanziari e i confini ristretti nei quali operano gli altri mercati riduce al minimo la libertà di decisione dei governi.

Questa specie di cammino obbligato, che si traduce nella pratica impossibilità di colpire la maggior parte dei grandi patrimoni, non solo ha diminuito la sovranità nazionale, ma ha dato un notevole contributo all’aumento della differenza fra ricchi e poveri, accentuando la distanza fra il famoso 1% ed il restante 99% della popolazione. Non vi è dubbio che anche questo produce un ulteriore indebolimento del funzionamento della democrazia.

Non è facile dettare regole universali per uscire da questo stato di sovranità limitata. Per i paesi europei una possibilità tuttavia esiste ed è quella di quella di mettere in comune una quota crescente di questa sovranità in modo da costruire una forza e una dimensione paragonabile a quella della Cina o degli Stati Uniti. Solo cedendo sovranità potremo acquistare sovranità e trarre vantaggio di essere ancora, se uniti, la maggiore potenza economica del mondo. Più degli Stati Uniti e più della Cina. In questo caso nessuno oserà più attaccare la nostra sovranità condivisa.

Ho l’impressione che in Germania, si sia invece progressivamente affermata l’idea di essere abbastanza forti per potere fare da soli. Un’idea sbagliata perché l’economia germanica è forte non solo per i propri meriti ma per essere al centro di un sistema produttivo che include la maggior parte dell’Unione Europea. Una rete di imprese che va ben oltre i confini tedeschi per estendersi nei paesi vicini, Italia compresa.

Anche la Germania, se vuole conservare la propria sovranità nel mondo globalizzato, la deve sempre più condividere con i propri partner. Naturalmente sarà nostro dovere offrire alla Germania una piattaforma di regole e di comportamenti compatibili con l’interesse comune. Il compito più importante del nuovo presidente francese sarà proprio quello di lavorare insieme a Italia, Spagna e agli altri paesi dell’Unione per costruire questa piattaforma compatibile con gli interessi germanici e con le nostre inderogabili esigenze di crescita. Se abbandonerà la politica solitaria del suo predecessore, François Hollande renderà un grande servizio alla Francia e all’Europa.
camillobenso
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012

Messaggio da camillobenso »

Questa specie di cammino obbligato, che si traduce nella pratica impossibilità di colpire la maggior parte dei grandi patrimoni, non solo ha diminuito la sovranità nazionale, ma ha dato un notevole contributo all’aumento della differenza fra ricchi e poveri, accentuando la distanza fra il famoso 1% ed il restante 99% della popolazione. Non vi è dubbio che anche questo produce un ulteriore indebolimento del funzionamento della democrazia.

RP

*****

Questa affermazione che si conclude con un concetto edulcorato:

all’aumento della differenza fra ricchi e poveri, accentuando la distanza fra il famoso 1% ed il restante 99% della popolazione. Non vi è dubbio che anche questo produce un ulteriore indebolimento del funzionamento della democrazia.

in ultima istanza finisce per dare ragione a :

1) Giulietto Chiesa
2) A Giulio Tremonti quando parla di fascismo finanziario.

Finanziario od economico-militare, sempre di dittatura si tratta, anche se Romano attenua il colpo con:
indebolimento del funzionamento della democrazia

Non solo, ma finisce per giustificare l’azione del Fai a livello mondiale.

Sembra uno di quei film futuristi americani, in cui il concetto di libertà fortemente radicato nel popolo statunitense spinge i più a dare la caccia all’uomo per eliminare questa nuova forma di fascismo.

Le strade in questi casi sono sempre due.

- O si risolve il problema con la ragione tornando sui nostri passi privilegiando l’economia di produzione su l’economia della finanza, oppure,
- Si scatena il più grande massacro della storia dell’umanità dove si sa da dove si parte ma non si sa dove si arriva.
In questo modo si scatena una poderosa caccia all’uomo mirata all’eliminazione di tutti gli aderenti alla confraternita del fascismo che controlla l’intero pianeta, né più né meno di quanto avvenuto tra il ’40 e il ’45 con tutti i fascismi europei a partire dal nazionalsocialismo tedesco.

E dato che questa organizzazione non starà di certo a guardare scatenerà gli eserciti delle varie nazioni.

In altre parole se non viene posto rimedio attraverso la ragione siamo alla vigilia di una nuova apocalisse che farà impallidire tutti i crimini della prima e seconda guerra mondiale messi assieme.

Un apocalisse tale che potrebbe farci dire che sarebbe stato meglio non nascere.

Una conoscente, “on the road”, una decina di giorni fa ha dichiarato dopo aver fatto una carrellata sulla realtà italiana: <<Sono contenta di avere 76 anni, perché quello che dovrà succedere fa veramente paura>>
Amadeus

Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012

Messaggio da Amadeus »

Il problema è che non colpiranno mai i vertici veri e propri ma solo qualche gregario che passa di lì per sbaglio con la valigetta griffata o il suv .

l'economia di produzione come la fai emergere ( sull'altra) quando tutto quello che si può fare di rilevante lo si può fare solo a livello europeo e l'europa è unita solo dalla moneta , non c'è una politica unitaria .

i gruppi societari multinazionali ci stanno comprando a babbo morto ( e non da ora che c'è Monti) .
tutti gli stati del mondo sono 191 , se togli i primi 9 ne restano 182 , il pil di questi 182 è inferiore al fatturato delle prime 50 multinazionali .
altrochè movimento cinque stelle , la cosa è di dimensioni galattiche e forse manco se domani mattina la merkellona si mette d'accordo con hollande per i bond ce ne possiamo uscire ...
pancho
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012

Messaggio da pancho »

Leggendo i vs. post ,su questo tema ,mi sembra che siate diventati tutti degli estremisti e rivoluzinari. Me ne compiaccio ma ce ne e' voluto del tempo! :D

C'est la vie mes amies. Ce sont de forts pouvoirs! Bon gré mal gré :mrgreen:


un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
camillobenso
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012

Messaggio da camillobenso »

pancho ha scritto:Leggendo i vs. post ,su questo tema ,mi sembra che siate diventati tutti degli estremisti e rivoluzinari. Me ne compiaccio ma ce ne e' voluto del tempo! :D

C'est la vie mes amies. Ce sont de forts pouvoirs! Bon gré mal gré :mrgreen:


un salutone da Juan
:mrgreen: .. :mrgreen:

Se tu indossasti una gonna al posto dei pantaloni e il reggiseno ti direi: Piano,.. piano ..dolce Carlotta.

Facendo l'analisi escono queste due soluzioni, ma la seconda è mostruosa.

E poi c'è un problema gigantesco.

Io non mi sono mai scordato un solo giorno dei sacrifici fatti da donne, uomini, ragazze e ragazzi, nel periodo della nostra storia nazionale che va dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945.

Hanno dato in cambio della "libertà" che noi abbiamo goduto fino ad ora, il bene più prezioso che avevano a disposizione,....la vita.

Sono anni, soprattutto gli ultimi, che guardandomi intorno e vedendo ed ascoltando una marea di cazzate mi chiedo: Ma ne valeva la pena? Morire a vent'anni per gli altri e poi torna tutto come prima e bisogna ricominciare sempre da capo? Non era forse la stessa cosa se fossero morti a novant'anni nel loro letto di morte naturale,...se il loro sacrificio è stato vano?

E adesso bisogna ricominciare da capo?
camillobenso
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Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012

Messaggio da camillobenso »

BORSE EUROPEE IN CALO. ATENE LANCIA L'ALLARME: RISCHIO PANICO IN BANCA
La Grecia fa paura, spread alle stelle
Nuove elezioni indette per il 17 giugno
Il differenziale tra Btp e Bund vola a 471 punti poi scende a 436, quello tra Germania e Spagna chiude a 482 ma sfonda quota 500



MILANO - La crisi greca riporta altissima la tensione sui titoli di Stato dei Paesi considerati, a torto o a ragione, «a rischio». Lo spread tra Btp a 10 anni e il suo omologo Bund tedesco dopo essere partito intorno ai 445 punti raggiunge quota 457 sulla piattaforma Bloomberg con un rendimento superiore al 6% , mentre tocca addirittura i 471 punti su quella Reuters con un rendimento del 6,15%. Solo nel primo pomeriggio lo spread torna a calare raggiungendo i 436 punti. Il differenziale con i Bonos spagnoli sfonda invece addirittura quota 500 punti (507) per poi chiudere a 482,2 con un rendimento al 6,29%. Un fatto quest'ultimo che ha allarmato il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy, che ha annunciato al Parlamento di Madrid: «Al momento c'è un rischio concreto di essere tagliati fuori dai mercati, oppure di dover pagare tassi astronomici».
GRECIA, RISCHIO PANICO - Le preoccupazioni di Rajoy si fondano sulla paura di un ulteriore avvitamento della crisi greca. In queste ore infatti i greci stanno correndo agli sportelli delle banche per ritirare i loro depositi in vista di una possibile svalutazione della moneta. Il governatore della Banca centrale greca George Provopoulos infatti ha fatto sapere al presidente della Repubblica Karolos Papoulias che lunedì sono stati ritirati 700 milioni di euro e, secondo fonti bancarie, martedì si sarebbe raggiunta una somma analoga. «Provopoulos mi ha detto che non c'è ancora una situazione di panico - si legge nelle minute dell'incontro tra il presidente e i leader politici - ma c'è il timore che questa paura possa trasformarsi in panico». Nel frattempo la Commissione europea si è detta «pronta a lavorare con Atene», ma sul rispetto degli impegni «non ci possono essere passi indietro». È quanto è tornato a ribadire il presidente dell'esecutivo Ue Barroso in una conferenza stampa a Bruxelles.

LA BCE E I LIQUIDI ALLE BANCHE GRECHE - A far aumentare il timore di un crollo definitivo di Atene ci sarebbe anche la decisione della Banca centrale europa di cessare la fornitura di liquidità ad alcune banche elleniche che non sono state ricapitalizzate con successo. Lo riporta l'agenzia Reuters citando fonti della stessa Bce, che però mercoledì sera ha smentito la circostanza. Una delle fonti, chiedendo di rimanere anonima, aveva spiegato che questi istituti di credito «ora si trovano sotto concessione di liquidità di ultima istanza da parte della Banca centrale greca». Le banche che non rispettano le strette regole della Bce ma che sono ritenute solventi dalla propria banca centrale possono infatti ricorrere a dispositivi di concessione di liquidità (Ela: Emergency lending assistance, assistenza prestiti d'emergenza) da parte degli istituti nazionali, ma solo a patto che questi non contraggano ulteriori debiti sovrani.

NUOVE ELEZIONI - Intanto, dopo che il voto del 6 maggio scorso non è riuscito a produrre nessun accordo di governo tra i partiti, sono state indette nuove elezioni per il 17 giugno. Lo riferisce una fonte del partito Sinistra Democratica, a seguito di un incontro tenutosi tra i leader delle forze politiche. Il leader del partito conservatore Greci Indipendenti, Panos Kammenos, ha dichiarato che è stato inoltre raggiunto un accordo per la nomina di Panagiotis Pikrammenos, come primo ministro ad interim, fino al prossimo voto. Paese è «a un punto critico», ha ammesso il nuovo primo ministro dopo aver ricevuto l'incarico dal presidente della Repubblica Karolos Papulias. «Spero di essere in grado di svolgere il mio compito, il mio sarà puramente un governo di transizione», ha aggiunto. Il Partito comunista ha accettato la proposta di un governo ad interim, a patto che non intraprenda alcuna azione vincolante.

BORSE - E della crisi greca hanno risentito ovviamente le borse, con una prima metà della seduta in ribasso per le piazze finanziarie europee. Sugli scambi continua a pesare l'incertezza politica in Grecia, con il ritorno alle urne. Alla chiusura infatti l'andamento contrastato della giornata è stato confermato: Londra ha segnato un calo dello 0,60%, Francoforte del 0,26%. In attivo, invece, Parigi: +0,31 per cento, comunque in flessione rispetto al +0,59% del giro di boa. Milano, positiva a metà giornata (+0,40%), ha invece chiuso al meno 0,21 per cento. Netta flessione per Madrid con un -1,33&. L'euro è prima calato fin sotto 1,27 dollari per poi recuperare in parte a 1,2732.

Redazione Online
16 maggio 2012 | 20:29
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Corriere.it
shiloh
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012

Messaggio da shiloh »


Non è facile dettare regole universali per uscire da questo stato di sovranità limitata.
Per i paesi europei una possibilità tuttavia esiste ed è quella di quella di mettere in comune una quota crescente di questa sovranità in modo da costruire una forza e una dimensione paragonabile a quella della Cina o degli Stati Uniti.
Solo cedendo sovranità potremo acquistare sovranità e trarre vantaggio di essere ancora, se uniti, la maggiore potenza economica del mondo. Più degli Stati Uniti e più della Cina. In questo caso nessuno oserà più attaccare la nostra sovranità condivisa.
Romano prodi

.
mi fa davvero piacere ritrovare ancora una volta la grande saggezza di Romano Prodi.
quanto espresso sopra è esattamente il concetto sui cui si fondarono gli stati uniti d'america.
i singoli stati rinunciarono alla loro sovranità nazionale in nome di una sovranazionale in cui si dettavano leggi di base uguali per tutti e di cui "the bill of the right" cioè la carta che detta i primi dieci emendamenti della loro costituzione,rappresenta la prima pietra.
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