Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?
-
- Messaggi: 522
- Iscritto il: 18/03/2012, 10:43
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
E' come quando Occhetto doveva per forza parlare con Craxi, per una ragione di numeri, per fare l'alternativa di sinistra.
-
- Messaggi: 2444
- Iscritto il: 24/02/2012, 18:16
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Civati ci dice perché la sinistra punta sul modello Pizzarotti
"Alle politiche vorrei una lista autonoma dal Pd, con tutti gli altri dentro: da Bersani fino al sindaco di Parma. E' possibile"
di David Allegranti
allegranti@ilfoglio.it
Roma. Un’alleanza fra la sinistra ecologista e liberale e chi ha lasciato il M5s, a partire da Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, e da Alternativa Libera, il gruppo di Massimo Artini? “E’ Possibile”, dice al Foglio Pippo Civati, che da settimane sta lavorando a un accordo fra il suo partito e le associazioni civiche costituite da ex iscritti e parlamentari grillini per presentarsi alle prossime amministrative. “Con i fuoriusciti stiamo lavorando per le elezioni a Genova, La Spezia e Parma. Lo stesso a Verona. Insomma, dappertutto. L’importante è che ciascuno rinunci a un po’ del proprio purismo”, spiega Civati, convinto che ci sia uno spazio sul territorio per unire le forze con i fuoriusciti dal Movimento.
Il caso di Genova, città di Beppe Grillo, è significativo e potrebbe essere il laboratorio di questa alleanza fra Possibile e la neonata Effetto Genova (che prende il nome dalla lista di Pizzarotti a Parma) già in consiglio comunale, in attesa di capire poi che cosa voglia fare Marika Cassimatis, la candidata cui Grillo ha tolto il simbolo, annullando così il risultato delle “comunarie” a Cinque Stelle. Insomma, piano piano si sta strutturando una rete a livello locale, che Civati sta monitorando attentamente. “A Genova e La Spezia i nomi sono, rispettivamente, quelli di Paolo Putti, ex candidato sindaco, e Francesco Battistini, consigliere regionale, che Grillo ha buttato fuori perché facevano iniziative con me”. Ai tempi della campagna elettorale per il referendum costituzionale, Civati li aveva invitati ad alcune iniziative a sostegno del No, “un fatto inaccettabile per il purismo a Cinque Stelle”.
“L’idea – dice Civati – è costituire un’alleanza che metta insieme il civismo ex grillino più la nostra sinistra liberale, e i pezzi che rimangono di Sinistra Italiana”. A Parma le cose sono più complicate perché Pizzarotti ha piazzato qualche paletto sul cammino. Anzitutto, non vuole simboli di partito. I candidati di Civati dunque starebbero nella lista di Pizzarotti, e a Civati sta bene. “In chiave nazionale – dice Civati al Foglio – la cosa interessante è ci sia una sinistra che non è quella identitaria, da cartolina, che interloquisce con le forze civiche che vantano un’esperienza amministrativa e che preservano un messaggio meno settario dei grillini. Un messaggio nel quale stanno insieme la legalità e l’ambientalismo ma senza le sovrastrutture del decisionismo, del verticismo e dell’opacità del M5s”. Le alleanze sul territorio dunque non destano preoccupazioni; il problema è in Parlamento, dove Possibile e Sinistra Italiana hanno recentemente trovato un accordo. Alternativa Libera però non vuole unirsi agli ex parlamentari del Pd. “L’affinità che vedo con Possibile, con cui non ho alcun problema a livello programmatico, non la vedo con altri”, dice al Foglio il leader di AL, Artini (intervista sotto). Civati invece ci crede. “Sarebbe bello costruire il fronte unitario con i fuorisciti del M5s anche in Parlamento e su questo lavoreremo nelle prossime settimane. Anche perché stanno saltando tutte le case matte, specie quella del Pd, che è molto matta. C’è davvero spazio per un’operazione che parli a un pezzo del paese. Per questo il civismo è importante, perché l’assetto Ds da solo non basta”. Civati alle elezioni politiche vorrebbe realizzare una lista unica, “un campo unitario di forze, autonomo dal Pd”. Un campo largo, dice l’ex deputato del Pd, in cui ci stiano lui, Fratoianni, Bersani e Pizzarotti. Insomma, “da Bersani a Che Guevara, anche se sono convinto che altra gente uscirà dal Pd, come Francesco Boccia”. Basta solo aspettare le primarie del 30 aprile.
"Alle politiche vorrei una lista autonoma dal Pd, con tutti gli altri dentro: da Bersani fino al sindaco di Parma. E' possibile"
di David Allegranti
allegranti@ilfoglio.it
Roma. Un’alleanza fra la sinistra ecologista e liberale e chi ha lasciato il M5s, a partire da Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, e da Alternativa Libera, il gruppo di Massimo Artini? “E’ Possibile”, dice al Foglio Pippo Civati, che da settimane sta lavorando a un accordo fra il suo partito e le associazioni civiche costituite da ex iscritti e parlamentari grillini per presentarsi alle prossime amministrative. “Con i fuoriusciti stiamo lavorando per le elezioni a Genova, La Spezia e Parma. Lo stesso a Verona. Insomma, dappertutto. L’importante è che ciascuno rinunci a un po’ del proprio purismo”, spiega Civati, convinto che ci sia uno spazio sul territorio per unire le forze con i fuoriusciti dal Movimento.
Il caso di Genova, città di Beppe Grillo, è significativo e potrebbe essere il laboratorio di questa alleanza fra Possibile e la neonata Effetto Genova (che prende il nome dalla lista di Pizzarotti a Parma) già in consiglio comunale, in attesa di capire poi che cosa voglia fare Marika Cassimatis, la candidata cui Grillo ha tolto il simbolo, annullando così il risultato delle “comunarie” a Cinque Stelle. Insomma, piano piano si sta strutturando una rete a livello locale, che Civati sta monitorando attentamente. “A Genova e La Spezia i nomi sono, rispettivamente, quelli di Paolo Putti, ex candidato sindaco, e Francesco Battistini, consigliere regionale, che Grillo ha buttato fuori perché facevano iniziative con me”. Ai tempi della campagna elettorale per il referendum costituzionale, Civati li aveva invitati ad alcune iniziative a sostegno del No, “un fatto inaccettabile per il purismo a Cinque Stelle”.
“L’idea – dice Civati – è costituire un’alleanza che metta insieme il civismo ex grillino più la nostra sinistra liberale, e i pezzi che rimangono di Sinistra Italiana”. A Parma le cose sono più complicate perché Pizzarotti ha piazzato qualche paletto sul cammino. Anzitutto, non vuole simboli di partito. I candidati di Civati dunque starebbero nella lista di Pizzarotti, e a Civati sta bene. “In chiave nazionale – dice Civati al Foglio – la cosa interessante è ci sia una sinistra che non è quella identitaria, da cartolina, che interloquisce con le forze civiche che vantano un’esperienza amministrativa e che preservano un messaggio meno settario dei grillini. Un messaggio nel quale stanno insieme la legalità e l’ambientalismo ma senza le sovrastrutture del decisionismo, del verticismo e dell’opacità del M5s”. Le alleanze sul territorio dunque non destano preoccupazioni; il problema è in Parlamento, dove Possibile e Sinistra Italiana hanno recentemente trovato un accordo. Alternativa Libera però non vuole unirsi agli ex parlamentari del Pd. “L’affinità che vedo con Possibile, con cui non ho alcun problema a livello programmatico, non la vedo con altri”, dice al Foglio il leader di AL, Artini (intervista sotto). Civati invece ci crede. “Sarebbe bello costruire il fronte unitario con i fuorisciti del M5s anche in Parlamento e su questo lavoreremo nelle prossime settimane. Anche perché stanno saltando tutte le case matte, specie quella del Pd, che è molto matta. C’è davvero spazio per un’operazione che parli a un pezzo del paese. Per questo il civismo è importante, perché l’assetto Ds da solo non basta”. Civati alle elezioni politiche vorrebbe realizzare una lista unica, “un campo unitario di forze, autonomo dal Pd”. Un campo largo, dice l’ex deputato del Pd, in cui ci stiano lui, Fratoianni, Bersani e Pizzarotti. Insomma, “da Bersani a Che Guevara, anche se sono convinto che altra gente uscirà dal Pd, come Francesco Boccia”. Basta solo aspettare le primarie del 30 aprile.
-
- Messaggi: 822
- Iscritto il: 08/03/2012, 23:18
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Non mi convince questa posizione vecchia e politicista.
Dobbiamo andare ad una alleanza di popolo dentro il perimetro della nostra costituzione quindi una alleanza di popolo dal basso che recuperi voti sul fronte astensionista.
2 sono i punti fondamentali
Antifascismo costituzionale
No euro e no neoliberismo.
Programmazione economica teoria dei bisogni.
Doppia moneta.
Reddito minimo garantito par artigiani e commercianti individuali.
In questo programma si pone il problema della alleanza con la destra sociale antifascista.
Per le amministrative il problema è il socialismo municipale.
Beni comuni società pubbliche e case popolari.
Finanziamenti con paesi esteri trasparenti.
Dobbiamo andare ad una alleanza di popolo dentro il perimetro della nostra costituzione quindi una alleanza di popolo dal basso che recuperi voti sul fronte astensionista.
2 sono i punti fondamentali
Antifascismo costituzionale
No euro e no neoliberismo.
Programmazione economica teoria dei bisogni.
Doppia moneta.
Reddito minimo garantito par artigiani e commercianti individuali.
In questo programma si pone il problema della alleanza con la destra sociale antifascista.
Per le amministrative il problema è il socialismo municipale.
Beni comuni società pubbliche e case popolari.
Finanziamenti con paesi esteri trasparenti.
-
- Messaggi: 1079
- Iscritto il: 19/04/2012, 12:04
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Non sono d'accordo su alcuni punti che trovo solo populisti e dannosi quali il no Euro e la doppia moneta.aaaa42 ha scritto:Non mi convince questa posizione vecchia e politicista.
Dobbiamo andare ad una alleanza di popolo dentro il perimetro della nostra costituzione quindi una alleanza di popolo dal basso che recuperi voti sul fronte astensionista.
2 sono i punti fondamentali
Antifascismo costituzionale
No euro e no neoliberismo.
Programmazione economica teoria dei bisogni.
Doppia moneta.
Reddito minimo garantito par artigiani e commercianti individuali.
In questo programma si pone il problema della alleanza con la destra sociale antifascista.
Per le amministrative il problema è il socialismo municipale.
Beni comuni società pubbliche e case popolari.
Finanziamenti con paesi esteri trasparenti.
Una tale decisione avrebbe effetti devastanti sul potere d'acquisto delle masse che sarebbe falcidiato dall'inflazione e dai costi crescenti dei beni d'importazione (uno fra tutti il petrolio) che rimarrebbero da comprare in valuta forte e sarebbe un ulteriore fattore di arricchimento per chi è già molto ricco (che potrebbe continuare ad investire e lucrare sulla moneta forte l'Euro speculando sul ribasso di quella debole).
Non capisco cosa intendi per reddito minimo garantito per artigiani e commercianti.
Inserirei invece una diversa politica fiscale che tenda a riequilibrare la bilancia e quindi tassi le rendite, gli immobili oltre la prima casa (anche quelli invenduti dei costruttori), un IVA ridotta sui beni essenziali e una maggiorata sui beni di lusso, e una tassa sui capitali oltre i 100.000 euro, inoltre inserirei per il calcolo delle aliquote fiscali il quoziente familiare che consentirebbe alle famiglie con parecchi figli di veder calare notevolmente il loro carico fiscale e quindi poter avere più denaro a disposizione per i consumi e rilanciare quindi l'economia (che da noi non riparte esattamente per una contrazione costante dei consumi dovuta all'enorme carico fiscale e al lavoro precarizzato sempre meno pagato).
Inserirei sanzioni durissime anche detentive contro il lavoro nero ed eliminerei la gran parte dei contratti precari, altrettante sanzioni contro chi si appropria illegalmente di denaro pubblico o percepisce e/o chiede tangenti e sanzioni e requisizioni di beni per chi evade.
Se non si riporta il Paese su una linea di legalità e certezza del diritto e della pena non abbiamo futuro.
-
- Messaggi: 822
- Iscritto il: 08/03/2012, 23:18
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Gli italiani che vivono una vita decente con un minimo di serenità vivono all estero in zona no euro.
Te lo dico per esperienza personale.
Il tuo programma e migliori sta e contradditorio.
Serve un programma socialista e rivoluzionario.
Dobbiamo partire non dal mercato ma dai bisogni
E costruire una economia pianificata.
In questo contesto spazio ad artigiani e commercianti come economia dei valori d uso e non di mercato.
Ecco perché il reddito minimo garantito.
Tu proponi contratti di lavoro stabili ma per fare questo unica soluzione è uscire dal modello neoliberista globalista.
Con una economia pianificata e con una economia programmata
In cui le aziende vivono dentro gli studi di settore.
Per fare questo devi ovviamente uscire dall euro come moneta unica ma questo è banale contestare questo vuol dire essere bicefali. Vedi siamo sempre li il culo a sinistra e la testa a destra.
Te lo dico per esperienza personale.
Il tuo programma e migliori sta e contradditorio.
Serve un programma socialista e rivoluzionario.
Dobbiamo partire non dal mercato ma dai bisogni
E costruire una economia pianificata.
In questo contesto spazio ad artigiani e commercianti come economia dei valori d uso e non di mercato.
Ecco perché il reddito minimo garantito.
Tu proponi contratti di lavoro stabili ma per fare questo unica soluzione è uscire dal modello neoliberista globalista.
Con una economia pianificata e con una economia programmata
In cui le aziende vivono dentro gli studi di settore.
Per fare questo devi ovviamente uscire dall euro come moneta unica ma questo è banale contestare questo vuol dire essere bicefali. Vedi siamo sempre li il culo a sinistra e la testa a destra.
-
- Messaggi: 2444
- Iscritto il: 24/02/2012, 18:16
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Non capisco perché non ti convince- se ti riferisci alla proposta di Civati , non c'è nulla di vecchio.aaaa42 ha scritto:Non mi convince questa posizione vecchia e politicista.
Dobbiamo andare ad una alleanza di popolo dentro il perimetro della nostra costituzione quindi una alleanza di popolo dal basso che recuperi voti sul fronte astensionista.
2 sono i punti fondamentali
Antifascismo costituzionale
No euro e no neoliberismo.
Programmazione economica teoria dei bisogni.
Doppia moneta.
Reddito minimo garantito par artigiani e commercianti individuali.
In questo programma si pone il problema della alleanza con la destra sociale antifascista.
Per le amministrative il problema è il socialismo municipale.
Beni comuni società pubbliche e case popolari.
Finanziamenti con paesi esteri trasparenti.
L' Europa resta fondamentale per affrontare un mondo globalizzato, ma resta altresì fondamentale un'Europa contro le disuguaglianze , un'Europa alla CUI BASE CI STANNO I DIRITTI DELL'UOMO.
Il modello Pizzarotti esce vincente.
-
- Messaggi: 822
- Iscritto il: 08/03/2012, 23:18
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
C è un filo nero che unisce la crisi della sinistra, la crisi del partito socialista europeo al 6 per cento, e la stupidaggine delle disuguaglianze
Vedi tra me e pittibimbo ci sono disuguaglianze e io sono orgoglioso di queste disuguaglianze.
Un tale vende le interviste ai giornalisti di un noto personaggio a sua insaputa io non lo avrei mai fatto non mi interessa il business oriented come vedi siamo per fortuna disuguali.
Il problema non è ridurre le disuguaglianze ma partecipare tutti insieme alla produzione sociale essere tutti partecipi di un cervello sociale in movimento.
Come vedi la crisi della sinistra e profonda formata da camerieri del neoliberismo e del euro.
Vedi tra me e pittibimbo ci sono disuguaglianze e io sono orgoglioso di queste disuguaglianze.
Un tale vende le interviste ai giornalisti di un noto personaggio a sua insaputa io non lo avrei mai fatto non mi interessa il business oriented come vedi siamo per fortuna disuguali.
Il problema non è ridurre le disuguaglianze ma partecipare tutti insieme alla produzione sociale essere tutti partecipi di un cervello sociale in movimento.
Come vedi la crisi della sinistra e profonda formata da camerieri del neoliberismo e del euro.
-
- Messaggi: 5725
- Iscritto il: 11/10/2016, 2:47
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
aaaa42 ha scritto:C è un filo nero che unisce la crisi della sinistra, la crisi del partito socialista europeo al 6 per cento, e la stupidaggine delle disuguaglianze
Vedi tra me e pittibimbo ci sono disuguaglianze e io sono orgoglioso di queste disuguaglianze.
Un tale vende le interviste ai giornalisti di un noto personaggio a sua insaputa io non lo avrei mai fatto non mi interessa il business oriented come vedi siamo per fortuna disuguali.
Il problema non è ridurre le disuguaglianze ma partecipare tutti insieme alla produzione sociale essere tutti partecipi di un cervello sociale in movimento.
Come vedi la crisi della sinistra e profonda formata da camerieri del neoliberismo e del euro.
IN FONDO AL POZZO NERO,……..A DESTRA……
Il problema non è ridurre le disuguaglianze ma partecipare tutti insieme alla produzione sociale essere tutti partecipi di un cervello sociale in movimento.
E’ un delitto pensarla in questo modo??????
CERTAMENTE NO.
Ma, soprattutto di questi tempi, quando si fanno enunciati di questo tipo devono essere corredati delle apposite istruzioni.
Come si realizza, in pratica:
il……partecipare tutti insieme alla produzione sociale….??????
-
- Messaggi: 5725
- Iscritto il: 11/10/2016, 2:47
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Non sapevo dove postare questo articolo di LIBRE, poi rileggendo i post di ieri ho scelto questo 3D, in relazione all’ultimo post di “aaaa42".
Non certo per spirito polemico, ma per confrontare le opinioni. A questo serve il forum.
I due modi di vedere il futuro sono:
aaaa42 che invita a partecipare tutti insieme alla produzione sociale.
Paolo Barnard:
• LIBRE news
• Recensioni
• segnalazioni
I padroni del mondo sono già su Giove, e ci faranno a pezzi
Scritto il 26/5/17 • nella Categoria: idee Condividi
Loro sono già su Giove e vi faranno a pezzi.
Sto girando l’Italia per presentare il film “Piigs” che racconta al pubblico delle famiglie italiane cosa veramente è la Ue, quanto male ci fa la Moneta Unica euro, cioè la catastrofe che ‘sta moneta ha portato soprattutto all’Italia.
E intanto io so cose che mi fanno sentire così: come uno che sta girando l’Italia nel maggio 2017 per raccontare al popolo di mettersi in guardia contro Napoleone e i suoi fucili a baionetta.
Cioè mi sento costretto a insegnare alla gente roba ottocentesca, mentre io so che vivo nel terzo millennio di cervelli micidiali che già ora stanno letteralmente cambiando la faccia del pianeta in un modo che i vostri figli e i figli dei figli non sapranno neppure riconoscere.
Altro che Eurozona.
Poi guardo l’Italia, ferma più o meno al 1200 Dc, ascolto i nostri leader industriali – perché ascoltare i politici è come chiedere una consulenza industriale a un petto di pollo – e mi rendo conto che altrove sono già atterrati su Giove e da lassù ci faranno a pezzi.
Ora io vi chiedo di leggere in modo totalmente passivo le righe che seguono; non cercate di capirle, solo confrontatele con quello che vi dicono i media e i politici, e i grillini, e i leader economici in Italia.
E sappiate che più vi sembreranno incomprensibili, fuori dalla vostra vita come un meteorite attorno a Saturno, più avrete colto cosa voglio dirvi.
Faranno a pezzi il mondo dei vostri figli.
“Siamo all’inizio della Quarta Rivoluzione Industriale.
Ogni singolo settore economico del pianeta è ora digitalizzato.
Manca poco a che ogni singola azienda del pianeta lo sarà.
Tutto questo sbriciolerà interi comparti industriali.
Da queste fratture escono morti i tradizionali Re del business, ed escono gli Imperatori”.
“E’ quello che ha fatto Jeff Bezos, che ha sbriciolato tutto il comparto industriale a cui apparteneva, ha azzerato sei comparti in un colpo solo, e ora l’Imperatore è Amazon”.
“Stiamo studiando quali possono essere gli stati di equilibrio nei comparti industriali, vogliamo una lente attraverso cui guardare la omeostasi produttiva.
Vogliamo capire quali elementi nel business aiutano l’equilibrio e quali invece si posso scartare.
Questo stato di equilibrio è però amplificato oggi dalle nuove tecnologie, come Artificial Intelligence, robotizzazione e Sviluppo Cognitivo uomo-Ai”.
“Per esempio: tradizionalmente il manager dell’industria dell’auto vive e produce in una fetta del mercato e tende a non occuparsi di molto al di fuori di essa.
Ma l’equilibrio della sua fetta è garantito invece da altre industrie, dal sistema assicurativo, dalla gara per i software, ecc.
E questo manager dell’auto oggi non li controlla, e allora stiamo studiando come egli può diventare invece parte di questo ecosistema di omeostasi sia degli assets che del prodotto, inclusi anche i dipendenti, digitalizzando l’equilibrio stesso”.
“C’è questa cosa chiamata Strumento per Pianificare l’Offerta, dove mettiamo a confronto l’offerta di qualsiasi cosa con la richiesta, anche per minime cose come una stanza in affitto o un servizio taxi.
Finora abbiamo avuto, con i software disponibili, una miriade di aziende impegnate in questo, ma i nuovi software ci daranno la stessa realtà capitata con Jeff Bezos, cioè moriranno i piccoli Re e ci saranno pochi Imperatori che possiedono immense Piattaforme.
Le Piattaforme dovranno però interagire nel Pianeta, tutto si gioca in questo, nelle Piattaforme, e noi guardiamo oggi agli agganci ed equilibri possibili”.
“E allora qui noi vogliamo i Pensatori Critici.
Sono fondamentali.
Quindi quando tu fai business devi oggi cercarti i migliori Pensatori Critici per valutare le Piattaforme, e non il prodotto come si faceva prima.
E chi vince in questa gara di pensiero critico sulle piattaforme, finisce per catturare un intero mercato per decenni, non come oggi che un’azienda può dominare di anno in anno, o addirittura per un solo quadrimestre.”
“Alla fine questa è l’era della digitalizzazione e tutta la gara sarà fra chi saprà fare i migliori codici.
Noi siamo a caccia di talenti in codes-making, sono tutto per il business, dalla finanza al cibo.
Cioè usare i software per sbriciolare comparti industriali con prodotti o soluzioni che nessuno ancora possiede”.
“Nel 2010 circa, la General Electric (il colosso tech-industriale più grande del mondo, nda) ha iniziato a cercare di estrarre valore dalle analisi dei nostri assets industriali, analisi che potevamo poi impiegare nei nostri contratti di servizi perché capimmo che la tecnologia digitale stava andando in quella direzione”.
“Oggi abbiamo un internet per consumatori, tipo Google e Facebook, poi c’è un internet per le imprese tipo Microsoft. Ma ora abbiamo bisogno di un internet Grande-Industriale che ci permetterà di raccogliere i dati analitici per aumentare la produttività. La domanda più importante oggi è: chi sarà il primo a fare questo tipo di Rete?
Sarà una Corporation che parte dai suoi assets e va in alto?
O Microsoft, o un ragazzino in un garage e un pc?
Ma ok, quello che importa è sviluppare la capacità di mettere assieme le caratteristiche di un prodotto con i dati analitici per aumentare produttività.
Questo davvero conta.”
Ora eccomi da voi, lettori e lettrici.
Cosa credete che sia l’Eurozona confronto a ciò che sti Signori della Guerra stanno preparando per il mondo?
Italietta della Raggi o Della Valle inclusa?
La cosa che, devo ammettere, mi affascina, è osservare il loro volto mentre parlano di questa umanità ridipinta dal pianeta Giove, ma che poveretta sta anche a Livorno o a Treviso e che devasterà i vostri figli e i figli dei figli.
I loro sono volti umani, non mostruosi, ma sempre hanno occhi come diamanti.
(Tratto da una conversazione privata fra Lloyd Blankfein, Ceo di Goldman Sachs, Robert Smith, guru di Vista Equity Partners, e Jeff Immelt, Ceo di General Electric, cioè la tua vita).
(Paolo Barnard, “Voi ascoltate Della Valle; altrove sono già su Giove, e vi faranno a pezzi”, dal blog di Barnard del 20 maggio 2017).
Non certo per spirito polemico, ma per confrontare le opinioni. A questo serve il forum.
I due modi di vedere il futuro sono:
aaaa42 che invita a partecipare tutti insieme alla produzione sociale.
Paolo Barnard:
• LIBRE news
• Recensioni
• segnalazioni
I padroni del mondo sono già su Giove, e ci faranno a pezzi
Scritto il 26/5/17 • nella Categoria: idee Condividi
Loro sono già su Giove e vi faranno a pezzi.
Sto girando l’Italia per presentare il film “Piigs” che racconta al pubblico delle famiglie italiane cosa veramente è la Ue, quanto male ci fa la Moneta Unica euro, cioè la catastrofe che ‘sta moneta ha portato soprattutto all’Italia.
E intanto io so cose che mi fanno sentire così: come uno che sta girando l’Italia nel maggio 2017 per raccontare al popolo di mettersi in guardia contro Napoleone e i suoi fucili a baionetta.
Cioè mi sento costretto a insegnare alla gente roba ottocentesca, mentre io so che vivo nel terzo millennio di cervelli micidiali che già ora stanno letteralmente cambiando la faccia del pianeta in un modo che i vostri figli e i figli dei figli non sapranno neppure riconoscere.
Altro che Eurozona.
Poi guardo l’Italia, ferma più o meno al 1200 Dc, ascolto i nostri leader industriali – perché ascoltare i politici è come chiedere una consulenza industriale a un petto di pollo – e mi rendo conto che altrove sono già atterrati su Giove e da lassù ci faranno a pezzi.
Ora io vi chiedo di leggere in modo totalmente passivo le righe che seguono; non cercate di capirle, solo confrontatele con quello che vi dicono i media e i politici, e i grillini, e i leader economici in Italia.
E sappiate che più vi sembreranno incomprensibili, fuori dalla vostra vita come un meteorite attorno a Saturno, più avrete colto cosa voglio dirvi.
Faranno a pezzi il mondo dei vostri figli.
“Siamo all’inizio della Quarta Rivoluzione Industriale.
Ogni singolo settore economico del pianeta è ora digitalizzato.
Manca poco a che ogni singola azienda del pianeta lo sarà.
Tutto questo sbriciolerà interi comparti industriali.
Da queste fratture escono morti i tradizionali Re del business, ed escono gli Imperatori”.
“E’ quello che ha fatto Jeff Bezos, che ha sbriciolato tutto il comparto industriale a cui apparteneva, ha azzerato sei comparti in un colpo solo, e ora l’Imperatore è Amazon”.
“Stiamo studiando quali possono essere gli stati di equilibrio nei comparti industriali, vogliamo una lente attraverso cui guardare la omeostasi produttiva.
Vogliamo capire quali elementi nel business aiutano l’equilibrio e quali invece si posso scartare.
Questo stato di equilibrio è però amplificato oggi dalle nuove tecnologie, come Artificial Intelligence, robotizzazione e Sviluppo Cognitivo uomo-Ai”.
“Per esempio: tradizionalmente il manager dell’industria dell’auto vive e produce in una fetta del mercato e tende a non occuparsi di molto al di fuori di essa.
Ma l’equilibrio della sua fetta è garantito invece da altre industrie, dal sistema assicurativo, dalla gara per i software, ecc.
E questo manager dell’auto oggi non li controlla, e allora stiamo studiando come egli può diventare invece parte di questo ecosistema di omeostasi sia degli assets che del prodotto, inclusi anche i dipendenti, digitalizzando l’equilibrio stesso”.
“C’è questa cosa chiamata Strumento per Pianificare l’Offerta, dove mettiamo a confronto l’offerta di qualsiasi cosa con la richiesta, anche per minime cose come una stanza in affitto o un servizio taxi.
Finora abbiamo avuto, con i software disponibili, una miriade di aziende impegnate in questo, ma i nuovi software ci daranno la stessa realtà capitata con Jeff Bezos, cioè moriranno i piccoli Re e ci saranno pochi Imperatori che possiedono immense Piattaforme.
Le Piattaforme dovranno però interagire nel Pianeta, tutto si gioca in questo, nelle Piattaforme, e noi guardiamo oggi agli agganci ed equilibri possibili”.
“E allora qui noi vogliamo i Pensatori Critici.
Sono fondamentali.
Quindi quando tu fai business devi oggi cercarti i migliori Pensatori Critici per valutare le Piattaforme, e non il prodotto come si faceva prima.
E chi vince in questa gara di pensiero critico sulle piattaforme, finisce per catturare un intero mercato per decenni, non come oggi che un’azienda può dominare di anno in anno, o addirittura per un solo quadrimestre.”
“Alla fine questa è l’era della digitalizzazione e tutta la gara sarà fra chi saprà fare i migliori codici.
Noi siamo a caccia di talenti in codes-making, sono tutto per il business, dalla finanza al cibo.
Cioè usare i software per sbriciolare comparti industriali con prodotti o soluzioni che nessuno ancora possiede”.
“Nel 2010 circa, la General Electric (il colosso tech-industriale più grande del mondo, nda) ha iniziato a cercare di estrarre valore dalle analisi dei nostri assets industriali, analisi che potevamo poi impiegare nei nostri contratti di servizi perché capimmo che la tecnologia digitale stava andando in quella direzione”.
“Oggi abbiamo un internet per consumatori, tipo Google e Facebook, poi c’è un internet per le imprese tipo Microsoft. Ma ora abbiamo bisogno di un internet Grande-Industriale che ci permetterà di raccogliere i dati analitici per aumentare la produttività. La domanda più importante oggi è: chi sarà il primo a fare questo tipo di Rete?
Sarà una Corporation che parte dai suoi assets e va in alto?
O Microsoft, o un ragazzino in un garage e un pc?
Ma ok, quello che importa è sviluppare la capacità di mettere assieme le caratteristiche di un prodotto con i dati analitici per aumentare produttività.
Questo davvero conta.”
Ora eccomi da voi, lettori e lettrici.
Cosa credete che sia l’Eurozona confronto a ciò che sti Signori della Guerra stanno preparando per il mondo?
Italietta della Raggi o Della Valle inclusa?
La cosa che, devo ammettere, mi affascina, è osservare il loro volto mentre parlano di questa umanità ridipinta dal pianeta Giove, ma che poveretta sta anche a Livorno o a Treviso e che devasterà i vostri figli e i figli dei figli.
I loro sono volti umani, non mostruosi, ma sempre hanno occhi come diamanti.
(Tratto da una conversazione privata fra Lloyd Blankfein, Ceo di Goldman Sachs, Robert Smith, guru di Vista Equity Partners, e Jeff Immelt, Ceo di General Electric, cioè la tua vita).
(Paolo Barnard, “Voi ascoltate Della Valle; altrove sono già su Giove, e vi faranno a pezzi”, dal blog di Barnard del 20 maggio 2017).
-
- Messaggi: 5725
- Iscritto il: 11/10/2016, 2:47
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
PERCHE' LA SINISTRA E' FINITA AL CAMPOSANTO,....SOTTO TRE METRI DI TERRA......
INTERVISTA
Walter Veltroni: "Cara sinistra, ricominciamo dalle parole"
"I temi della destra sono paura, muri, discriminazione. Mentre i nostri devono essere speranza, inclusione, futuro. Soprattutto adesso". Il fondatore del Pd spiega in questo colloquio il senso del suo ultimo film 'Indizi di felicità'
DI DENISE PARDO
23 maggio 2017
INTERVISTA
Walter Veltroni: "Cara sinistra, ricominciamo dalle parole"
"I temi della destra sono paura, muri, discriminazione. Mentre i nostri devono essere speranza, inclusione, futuro. Soprattutto adesso". Il fondatore del Pd spiega in questo colloquio il senso del suo ultimo film 'Indizi di felicità'
DI DENISE PARDO
23 maggio 2017
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti