GRECIA-RI-ELEZIONI POLITICHE 2012-17 GIUGNO
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
Sia lodato.......Finalmente ci siamo arrivati! Come vedi e' una guarra tra classi. Chi vuol continuare a fare i c...i suoi e chi non se la sente piu' d'essere sfruttato. Inutle aggirare sempre il problema.
Ci potrebbe essere una via di mezzo come qualcuno tenta di proporre con troppa insistenza o e' una pia illusione questa?
pancho
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1) C’è una domanda di fondo a cui nessuno ha mai dato risposta.
Nel 1944, malgrado che la Germania venisse stretta in una morsa, da Ovest le truppe Alleate con lo sbarco in Normandia, da Est l’Armata Rossa, da Sud le forze Alleate che risalivano l’Europa dopo lo sbarco in Sicilia, alcune fabbriche tedesche di proprietà di grandi imprenditori Usa, continuavano imperterrite a funzionare e a fornire il Terzo Reich.
Mentre gli imprenditori Usa si arricchivano, i soldati americani cadevano come mosche per liberare l’Europa dal giogo nazista.
Non credo che questo fatto che esula da qualsiasi concetto di amico/nemico, colpisca soltanto il sottoscritto.
La ragione si ferma di fronte al fatto che degli imprenditori made in Usa potesse arricchirsi senza essere considerati collaborazionisti dalle Forze Armate statunitensi.
Viceversa ci sono stati casi di soldati americani messi al muro sotto l’imputazione di intelligenza con il nemico.
Nessuno spiega il perché di questa assurdità.
Ergo,…..su questo occorre riflettere parecchio, su come funzionano le cose su questo pianeta.
Ci potrebbe essere una via di mezzo come qualcuno tenta di proporre con troppa insistenza o e' una pia illusione questa?
pancho
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1) C’è una domanda di fondo a cui nessuno ha mai dato risposta.
Nel 1944, malgrado che la Germania venisse stretta in una morsa, da Ovest le truppe Alleate con lo sbarco in Normandia, da Est l’Armata Rossa, da Sud le forze Alleate che risalivano l’Europa dopo lo sbarco in Sicilia, alcune fabbriche tedesche di proprietà di grandi imprenditori Usa, continuavano imperterrite a funzionare e a fornire il Terzo Reich.
Mentre gli imprenditori Usa si arricchivano, i soldati americani cadevano come mosche per liberare l’Europa dal giogo nazista.
Non credo che questo fatto che esula da qualsiasi concetto di amico/nemico, colpisca soltanto il sottoscritto.
La ragione si ferma di fronte al fatto che degli imprenditori made in Usa potesse arricchirsi senza essere considerati collaborazionisti dalle Forze Armate statunitensi.
Viceversa ci sono stati casi di soldati americani messi al muro sotto l’imputazione di intelligenza con il nemico.
Nessuno spiega il perché di questa assurdità.
Ergo,…..su questo occorre riflettere parecchio, su come funzionano le cose su questo pianeta.
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
Sia lodato.......Finalmente ci siamo arrivati! Come vedi e' una guarra tra classi. Chi vuol continuare a fare i c...i suoi e chi non se la sente piu' d'essere sfruttato. Inutle aggirare sempre il problema.
Ci potrebbe essere una via di mezzo come qualcuno tenta di proporre con troppa insistenza o e' una pia illusione questa?
pancho
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2) C’è questo punto dell’articolo di Prodi al Messaggero che deve essere approfondito
Il contesto è cambiato perché, di fronte alla dimensione e alla velocità d’azione della finanza internazionale gli stati nazionali hanno semplicemente perso grande parte della propria sovranità.
Le regole e i comportamenti vengono imposti da operatori onnipotenti ed anonimi che agiscono con una forza tale che nessuno stato nazionale, eccetto Stati Uniti e Cina, può ad essi resistere.
Quando parlo di “nessuno stato nazionale” non mi riferisco solo ai membri della zona Euro perché anche la Gran Bretagna, ugualmente minacciata dal comportamento dei mercati internazionali, è costretta ad adottare una politica di aggiustamento così profonda e violenta da gettare la propria economia in una situazione di prolungata depressione.
Non si tratta quindi solo di una perdita di sovranità ma di un vero e proprio sovvertimento delle regole democratiche perché le grandi ondate speculative, che si trasmettono e si amplificano tramite le altrettanto irresponsabili società di rating, costituiscono un governo di fatto dell’economia mondiale senza alcuna legittimità democratica.
I sacrifici vengono imposti ai popoli non dai loro governanti ma da pochi e irresponsabili attori esterni ai quali i governi nazionali non hanno alcuna possibilità di resistere.
*******
Dare risposte concrete, efficaci e pratiche mi sembra che equivalga ad affrontare le 12 fatiche di Ercole.
Ci potrebbe essere una via di mezzo come qualcuno tenta di proporre con troppa insistenza o e' una pia illusione questa?
pancho
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2) C’è questo punto dell’articolo di Prodi al Messaggero che deve essere approfondito
Il contesto è cambiato perché, di fronte alla dimensione e alla velocità d’azione della finanza internazionale gli stati nazionali hanno semplicemente perso grande parte della propria sovranità.
Le regole e i comportamenti vengono imposti da operatori onnipotenti ed anonimi che agiscono con una forza tale che nessuno stato nazionale, eccetto Stati Uniti e Cina, può ad essi resistere.
Quando parlo di “nessuno stato nazionale” non mi riferisco solo ai membri della zona Euro perché anche la Gran Bretagna, ugualmente minacciata dal comportamento dei mercati internazionali, è costretta ad adottare una politica di aggiustamento così profonda e violenta da gettare la propria economia in una situazione di prolungata depressione.
Non si tratta quindi solo di una perdita di sovranità ma di un vero e proprio sovvertimento delle regole democratiche perché le grandi ondate speculative, che si trasmettono e si amplificano tramite le altrettanto irresponsabili società di rating, costituiscono un governo di fatto dell’economia mondiale senza alcuna legittimità democratica.
I sacrifici vengono imposti ai popoli non dai loro governanti ma da pochi e irresponsabili attori esterni ai quali i governi nazionali non hanno alcuna possibilità di resistere.
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Dare risposte concrete, efficaci e pratiche mi sembra che equivalga ad affrontare le 12 fatiche di Ercole.
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
@pancho - ..
Da Wikipedia, dopo aver digitato Mario Monti
Collaborazioni con organismi internazionali
Nel 2010 è inoltre divenuto presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 daDavid Rockefeller[15] e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg[16]. Da questi incarichi si è dimesso il 24 novembre 2011, a seguito della nomina a presidente del Consiglio[13]
http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Monti
Da Wikipedia, dopo aver digitato Mario Monti
Collaborazioni con organismi internazionali
Nel 2010 è inoltre divenuto presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 daDavid Rockefeller[15] e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg[16]. Da questi incarichi si è dimesso il 24 novembre 2011, a seguito della nomina a presidente del Consiglio[13]
http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Monti
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
Governance
Bilderberg è governato da un comitato direttivo che indica un presidente, i membri sono eletti per un mandato di quattro anni e possono essere rieletti. Non ci sono altri membri della conferenza Bilderberg. Le principali responsabilità della presidenza è di presiedere il comitato direttivo e di preparare con il comitato direttivo del programma della conferenza, la selezione dei partecipanti. Fa inoltre proposte al comitato direttivo per quanto riguarda la sua composizione. Il segretario esecutivo riferisce al Presidente.
Comitato direttivoEx Membri del Comitato direttivo
Presidente
Henri de Castries
Presidente e CEO, Gruppo AXA
DEU Ackermann, Josef Presidente del consiglio di amministrazione e del Comitato Esecutivo del Gruppo, Deutsche Bank AG
GBR Agius, Marcus Presidente, Barclays plc
Stati Uniti d'America Altman, Roger C. Presidente, Evercore Partners Inc.
PRT Balsemão, Francisco Pinto Presidente e CEO, IMPRESA, ex primo ministro
FRA Baverez, Nicolas Partner, Gibson, Dunn & Crutcher LLP
ITA Bernabè, Franco Presidente e Amministratore Delegato, Telecom Italia
ESP Cebrián, Juan Luis CEO, PRISA, presidente, El País
CAN Clark, W. Edmund Presidente e CEO, TD Bank Group
GBR Clarke, Kenneth Membro del Parlamento, Lord Cancelliere e il Segretario di Giustizia
BEL Davignon, Etienne Ministro di Stato
DEU Enders, Thomas CEO di Airbus
DNK Federspiel, Ulrik Executive Vice President, Haldor Topsoe A / S
NLD Halberstadt, Victor Professore di Economia Pubblica, Università di Leiden
Stati Uniti d'America Jacobs, Kenneth M. Presidente e Amministratore Delegato, Lazard
Stati Uniti d'America Johnson, James A. Vice Presidente, Perseus, LLC
GBR Kerr, John Independent membro, House of Lords
Stati Uniti d'America Kleinfeld, Klaus Presidente e CEO di Alcoa
TUR Koç, Mustafa V. Presidente, Koç Holding AS
Stati Uniti d'America Kravis, Marie-Josée Senior Fellow, Hudson Institute
Stati Uniti d'America Mathews, Jessica T. Presidente, Carnegie Endowment for International Peace
ITA Monti, Mario Primo Ministro e Ministro dell'Economia e delle Finanze
Stati Uniti d'America Mundie, Craig J. Ricerca Delegato e Direttore Strategia, Microsoft Corporation
NOR Myklebust, Egil Ex presidente del Consiglio di Amministrazione SAS, Norsk Hydro ASA
DEU Nass, Matthias Corrispondente Capo International, Die Zeit
FIN Ollila, Jorma Presidente, Royal olandese Shell plc
Stati Uniti d'America Perle, Richard N. Resident Fellow, American Enterprise Institute
CAN Reisman, Heather CEO, Indigo Books & Music Inc.
AUT Scholten, Rudolf Membro del Consiglio di amministrazione, Oesterreichische Kontrollbank AG
IRL Sutherland, Peter D. Presidente, Goldman Sachs International
Stati Uniti d'America Thiel, Peter A. Presidente, Clarium Capital / Thiel Capital
GRC Tsoukalis, Loukas Presidente, ELIAMEP
CHE Vasella, Daniel L. Presidente, Novartis AG
SWE Wallenberg, Jacob Presidente, Investor AB
http://bilderbergmeetings.org/governance.html
Bilderberg è governato da un comitato direttivo che indica un presidente, i membri sono eletti per un mandato di quattro anni e possono essere rieletti. Non ci sono altri membri della conferenza Bilderberg. Le principali responsabilità della presidenza è di presiedere il comitato direttivo e di preparare con il comitato direttivo del programma della conferenza, la selezione dei partecipanti. Fa inoltre proposte al comitato direttivo per quanto riguarda la sua composizione. Il segretario esecutivo riferisce al Presidente.
Comitato direttivoEx Membri del Comitato direttivo
Presidente
Henri de Castries
Presidente e CEO, Gruppo AXA
DEU Ackermann, Josef Presidente del consiglio di amministrazione e del Comitato Esecutivo del Gruppo, Deutsche Bank AG
GBR Agius, Marcus Presidente, Barclays plc
Stati Uniti d'America Altman, Roger C. Presidente, Evercore Partners Inc.
PRT Balsemão, Francisco Pinto Presidente e CEO, IMPRESA, ex primo ministro
FRA Baverez, Nicolas Partner, Gibson, Dunn & Crutcher LLP
ITA Bernabè, Franco Presidente e Amministratore Delegato, Telecom Italia
ESP Cebrián, Juan Luis CEO, PRISA, presidente, El País
CAN Clark, W. Edmund Presidente e CEO, TD Bank Group
GBR Clarke, Kenneth Membro del Parlamento, Lord Cancelliere e il Segretario di Giustizia
BEL Davignon, Etienne Ministro di Stato
DEU Enders, Thomas CEO di Airbus
DNK Federspiel, Ulrik Executive Vice President, Haldor Topsoe A / S
NLD Halberstadt, Victor Professore di Economia Pubblica, Università di Leiden
Stati Uniti d'America Jacobs, Kenneth M. Presidente e Amministratore Delegato, Lazard
Stati Uniti d'America Johnson, James A. Vice Presidente, Perseus, LLC
GBR Kerr, John Independent membro, House of Lords
Stati Uniti d'America Kleinfeld, Klaus Presidente e CEO di Alcoa
TUR Koç, Mustafa V. Presidente, Koç Holding AS
Stati Uniti d'America Kravis, Marie-Josée Senior Fellow, Hudson Institute
Stati Uniti d'America Mathews, Jessica T. Presidente, Carnegie Endowment for International Peace
ITA Monti, Mario Primo Ministro e Ministro dell'Economia e delle Finanze
Stati Uniti d'America Mundie, Craig J. Ricerca Delegato e Direttore Strategia, Microsoft Corporation
NOR Myklebust, Egil Ex presidente del Consiglio di Amministrazione SAS, Norsk Hydro ASA
DEU Nass, Matthias Corrispondente Capo International, Die Zeit
FIN Ollila, Jorma Presidente, Royal olandese Shell plc
Stati Uniti d'America Perle, Richard N. Resident Fellow, American Enterprise Institute
CAN Reisman, Heather CEO, Indigo Books & Music Inc.
AUT Scholten, Rudolf Membro del Consiglio di amministrazione, Oesterreichische Kontrollbank AG
IRL Sutherland, Peter D. Presidente, Goldman Sachs International
Stati Uniti d'America Thiel, Peter A. Presidente, Clarium Capital / Thiel Capital
GRC Tsoukalis, Loukas Presidente, ELIAMEP
CHE Vasella, Daniel L. Presidente, Novartis AG
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http://bilderbergmeetings.org/governance.html
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
Cos’è il Gruppo Bilderberg. Perchè è così esclusivo. Quali decisioni prende e perchè nessuno ne parla. Intrecci e misteri dell’elite che fa tremare l’occidente.
Tratto da: Cos’è il Gruppo Bilderberg. Perchè è così esclusivo. Quali decisioni prende e perchè nessuno ne parla. Intrecci e misteri dell’elite che fa tremare l’occidente. | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/ ... z1vF0xJMRA
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
La sede del meeting Bilderberg nel 2008
Immaginate centotrenta persone, le più influenti – non necessariamente le più conosciute – sulla faccia della Terra. Immaginatele riunite nella stessa stanza, al riparo da occhi indiscreti, sorvegliate da forze armate disposte sul perimetro. Potrebbe essere lo scenario di un libro di spionaggio. Invece è reale. Ha un nome, il Gruppo Bilderberg, e la settimana scorsa si è riunito a St. Moritz, in Svizzera.
Il Gruppo prende il nome dall’Hotel de Bilderberg, nella cittadina olandese di Oosterbeek, dove nel maggio 1954 si tenne il primo meeting. Da cinquant’anni riunisce i politici, gli imprenditori, i banchieri e i giornalisti più influenti di Nord America ed Europa. Fu fondato da Joseph Retinger, Paul Van Zeeland e dal principe Bernhard. Tra i soci fondatori spicca il nome del Generale Walter Bedell Smith, allora Direttore della CIA. L’agenzia statunitense fu il principale finanziatore del primo meeting del gruppo.
Come osserva Richard J. Aldrich nel libro “The American Committee on United Europe”, fin dagli anni ’50 il Gruppo influenzò una serie di decisioni chiave nello scenario internazionale, a partire dal Trattato di Roma del 1957 di cui fu il primo sostenitore. Giovanni Agnelli, per anni membro dello Steering Committee al fianco di David Rockefeller ed Henry Kissinger, una volta disse:
L’integrazione europea è il nostro scopo finale e dove i governi hanno fallito, noi industriali speriamo di avere successo.
Il Gruppo Bilderberg si riunisce una volta all’anno in hotel completamente svuotati di ospiti e residenti e circondati da soldati, guardie armate, servizi segreti e forze dell’ordine nazionali e locali. Impossibile entrare, ne sa qualcosa Borghezio.
Cosa si discuta e quali decisioni vengano prese all’interno di quelle mura, quindi, rimane un mistero. Tuttavia, è possibile fare delle ipotesi e confrontarle con quanto accaduto nel corso degli anni. Il giornalista e studioso statunitense James Tucker da anni sostiene che il Gruppo usi il proprio potere e la propria influenza per favorire l’ascesa di politici vicini agli interessi di poche, grandi multinazionali.
E’ interessante notare in questo senso come sia a Bill Clinton che a Tony Blair venne data la possibilità di partecipare e tenere un discorso al meeting del Gruppo Bilderberg esattamente un anno prima delle elezioni che li riguardavano. Entrambi, dodici mesi dopo, vennero puntualmente eletti Presidente degli Stati Uniti e Primo Ministro britannico.
Allo stesso modo si ritiene che il Gruppo sia responsabile della caduta o, talvolta, persino dell’uccisione di leader invisi all’elite occidentale, all’FMI o alla Banca Mondiale. Un banchiere svizzero, membro negli anni ’80 del Gruppo Bilderberg racconta (intervista originale disponibile qui):
Fui designato come uno dei direttori di una delle più grandi banche svizzere. Durante il mio lavoro venni coinvolto nel pagamento di un assassino. Mi vennero inviate istruzioni su ordine di un servizio segreto straniero, scritte a mano, con le disposizioni di pagare una certa somma ad una persona che aveva ucciso un leader di un paese del Terzo Mondo. Ero presente alla riunione in cui venne presa questa decisione.Secondo quanto racconta questa fonte, che ha preferito rimanere anonima, le lettere più importanti vengono scritte a mano. Una volta decifrate, contengono l’ordine di pagare una certa somma di denaro da conti per l’assassinio di persone, il finanziamento di rivoluzioni, il finanziamento di attentati e per il finanziamento di partiti. La maggior parte di queste operazioni avviene al di fuori del bilancio. Non sono sottoposte a verifica e non prevedono tasse.
“Persone all’interno del gruppo Bilderberg hanno dato l’ordine di uccidere. Cercano il potere e distruggono interi paesi, come Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda. Una persona come Josef Ackermann, che è un cittadino svizzero, è l’uomo di punta di una banca tedesca e usa il suo potere per avidità e non rispetta la gente comune. E’ un Bilderberger e non si preoccupa della Svizzera o di qualsiasi altro paese. Distruggono la nostra industria e la ricostruiscono in Cina.”
Nel 2009 i Bilderbergers si riunirono in Grecia, nel 2010 in Spagna. Quest’anno è stata la volta della Svizzera. Non un bel segnale per i suoi cittadini visto quello che sta succedendo agli altri due paesi.
“Vogliono distruggere ciò che questa terra rappresenta. E’ un ostacolo per loro, non essendo nella UE o nell’Euro, non del tutto controllata da Bruxelles e così via. La Svizzera è l’unico posto in cui vige ancora la democrazia diretta. Se avessero la sensazione che stanno per perdere il controllo, come nelle rivolte in Grecia e in Spagna, con l’Italia che probabilmente sarà la prossima, allora faranno un altro Gladio. Ero vicino alla rete Gladio. Istigarono il terrorismo pagandolo con soldi americani per controllare il sistema politico in Italia e in altri paesi europei.”
E in tutto questo, cosa dicono i media? Tutto tace. Sul perchè, ecco alcuni indizi. Nomi e cognomi. Peter Jennings, ABC. Joseph Harsch, NBC. Bill Moyers, PBS. William F. Buckley e Robert Bartley, The Wall Street Journal. William Kristol e Thomas Friedman, The New York Times. Katharine Graham, Washington Post. Leslie Stahl, CBS. Sono solo alcuni dei giornalisti che negli anni sono diventati dei Bilderbergers.
Ed esattamente come tutti gli altri, hanno l’obbligo di mantenere il silenzio su tutto ciò che viene discusso a porte chiuse. La conferma arriva da Rockefeller in persona: “Siamo grati al Washington Post, al New York Times, al Time e ad altre grandi testate i cui editori hanno partecipato ai nostri meeting rispettando il loro impegno di discrezione per quasi 40 anni. Sarebbe stato impossibile per il Gruppo Bilderberg sviluppare il proprio piano per il mondo se fosse stato soggetto alle luci dei media in questi anni.”
Tratto da: Cos’è il Gruppo Bilderberg. Perchè è così esclusivo. Quali decisioni prende e perchè nessuno ne parla. Intrecci e misteri dell’elite che fa tremare l’occidente. | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/ ... z1vF1C4k3P
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
Tratto da: Cos’è il Gruppo Bilderberg. Perchè è così esclusivo. Quali decisioni prende e perchè nessuno ne parla. Intrecci e misteri dell’elite che fa tremare l’occidente. | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/ ... z1vF0xJMRA
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
La sede del meeting Bilderberg nel 2008
Immaginate centotrenta persone, le più influenti – non necessariamente le più conosciute – sulla faccia della Terra. Immaginatele riunite nella stessa stanza, al riparo da occhi indiscreti, sorvegliate da forze armate disposte sul perimetro. Potrebbe essere lo scenario di un libro di spionaggio. Invece è reale. Ha un nome, il Gruppo Bilderberg, e la settimana scorsa si è riunito a St. Moritz, in Svizzera.
Il Gruppo prende il nome dall’Hotel de Bilderberg, nella cittadina olandese di Oosterbeek, dove nel maggio 1954 si tenne il primo meeting. Da cinquant’anni riunisce i politici, gli imprenditori, i banchieri e i giornalisti più influenti di Nord America ed Europa. Fu fondato da Joseph Retinger, Paul Van Zeeland e dal principe Bernhard. Tra i soci fondatori spicca il nome del Generale Walter Bedell Smith, allora Direttore della CIA. L’agenzia statunitense fu il principale finanziatore del primo meeting del gruppo.
Come osserva Richard J. Aldrich nel libro “The American Committee on United Europe”, fin dagli anni ’50 il Gruppo influenzò una serie di decisioni chiave nello scenario internazionale, a partire dal Trattato di Roma del 1957 di cui fu il primo sostenitore. Giovanni Agnelli, per anni membro dello Steering Committee al fianco di David Rockefeller ed Henry Kissinger, una volta disse:
L’integrazione europea è il nostro scopo finale e dove i governi hanno fallito, noi industriali speriamo di avere successo.
Il Gruppo Bilderberg si riunisce una volta all’anno in hotel completamente svuotati di ospiti e residenti e circondati da soldati, guardie armate, servizi segreti e forze dell’ordine nazionali e locali. Impossibile entrare, ne sa qualcosa Borghezio.
Cosa si discuta e quali decisioni vengano prese all’interno di quelle mura, quindi, rimane un mistero. Tuttavia, è possibile fare delle ipotesi e confrontarle con quanto accaduto nel corso degli anni. Il giornalista e studioso statunitense James Tucker da anni sostiene che il Gruppo usi il proprio potere e la propria influenza per favorire l’ascesa di politici vicini agli interessi di poche, grandi multinazionali.
E’ interessante notare in questo senso come sia a Bill Clinton che a Tony Blair venne data la possibilità di partecipare e tenere un discorso al meeting del Gruppo Bilderberg esattamente un anno prima delle elezioni che li riguardavano. Entrambi, dodici mesi dopo, vennero puntualmente eletti Presidente degli Stati Uniti e Primo Ministro britannico.
Allo stesso modo si ritiene che il Gruppo sia responsabile della caduta o, talvolta, persino dell’uccisione di leader invisi all’elite occidentale, all’FMI o alla Banca Mondiale. Un banchiere svizzero, membro negli anni ’80 del Gruppo Bilderberg racconta (intervista originale disponibile qui):
Fui designato come uno dei direttori di una delle più grandi banche svizzere. Durante il mio lavoro venni coinvolto nel pagamento di un assassino. Mi vennero inviate istruzioni su ordine di un servizio segreto straniero, scritte a mano, con le disposizioni di pagare una certa somma ad una persona che aveva ucciso un leader di un paese del Terzo Mondo. Ero presente alla riunione in cui venne presa questa decisione.Secondo quanto racconta questa fonte, che ha preferito rimanere anonima, le lettere più importanti vengono scritte a mano. Una volta decifrate, contengono l’ordine di pagare una certa somma di denaro da conti per l’assassinio di persone, il finanziamento di rivoluzioni, il finanziamento di attentati e per il finanziamento di partiti. La maggior parte di queste operazioni avviene al di fuori del bilancio. Non sono sottoposte a verifica e non prevedono tasse.
“Persone all’interno del gruppo Bilderberg hanno dato l’ordine di uccidere. Cercano il potere e distruggono interi paesi, come Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda. Una persona come Josef Ackermann, che è un cittadino svizzero, è l’uomo di punta di una banca tedesca e usa il suo potere per avidità e non rispetta la gente comune. E’ un Bilderberger e non si preoccupa della Svizzera o di qualsiasi altro paese. Distruggono la nostra industria e la ricostruiscono in Cina.”
Nel 2009 i Bilderbergers si riunirono in Grecia, nel 2010 in Spagna. Quest’anno è stata la volta della Svizzera. Non un bel segnale per i suoi cittadini visto quello che sta succedendo agli altri due paesi.
“Vogliono distruggere ciò che questa terra rappresenta. E’ un ostacolo per loro, non essendo nella UE o nell’Euro, non del tutto controllata da Bruxelles e così via. La Svizzera è l’unico posto in cui vige ancora la democrazia diretta. Se avessero la sensazione che stanno per perdere il controllo, come nelle rivolte in Grecia e in Spagna, con l’Italia che probabilmente sarà la prossima, allora faranno un altro Gladio. Ero vicino alla rete Gladio. Istigarono il terrorismo pagandolo con soldi americani per controllare il sistema politico in Italia e in altri paesi europei.”
E in tutto questo, cosa dicono i media? Tutto tace. Sul perchè, ecco alcuni indizi. Nomi e cognomi. Peter Jennings, ABC. Joseph Harsch, NBC. Bill Moyers, PBS. William F. Buckley e Robert Bartley, The Wall Street Journal. William Kristol e Thomas Friedman, The New York Times. Katharine Graham, Washington Post. Leslie Stahl, CBS. Sono solo alcuni dei giornalisti che negli anni sono diventati dei Bilderbergers.
Ed esattamente come tutti gli altri, hanno l’obbligo di mantenere il silenzio su tutto ciò che viene discusso a porte chiuse. La conferma arriva da Rockefeller in persona: “Siamo grati al Washington Post, al New York Times, al Time e ad altre grandi testate i cui editori hanno partecipato ai nostri meeting rispettando il loro impegno di discrezione per quasi 40 anni. Sarebbe stato impossibile per il Gruppo Bilderberg sviluppare il proprio piano per il mondo se fosse stato soggetto alle luci dei media in questi anni.”
Tratto da: Cos’è il Gruppo Bilderberg. Perchè è così esclusivo. Quali decisioni prende e perchè nessuno ne parla. Intrecci e misteri dell’elite che fa tremare l’occidente. | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/ ... z1vF1C4k3P
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
Il Club Bilderberg: i veri controllori dei destini del mondo
Tratto da: Il Club Bilderberg: i veri controllori dei destini del mondo | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/ ... z1vF2GPwLH
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
Alcuni la ritengono un’invenzione, un’esagerazione dettata dalla paranoia, altri una struttura legittima e per certi versi necessaria, altri ancora – pochi, purtroppo – la conoscono da tempo e in qualche modo cercano di combatterla o per lo meno di non piegarsi a essa. La stragrande maggioranza della gente tuttavia – e questa è proprio la sua forza maggiore – non ha la minima idea di cosa si stia parlando. Questa idea ce la possiamo fare grazie all’ultimo, imponente lavoro del giornalista investigativo Daniel Estulin e l’oggetto misterioso a cui si fa allusione nelle prime righe di questo articolo è proprio il famigerato gruppo Bilderberg, protagonista del libro dell’autore spagnolo Il Club Bilderberg – La storia segreta dei padroni del mondo
Questa storia ha inizio in un luogo e una data precisi, il 29 maggio del 1954 a Oosterbeek, una piccola cittadina dei Paesi Bassi, presso l’Hotel Bilderberg. Lì, su iniziativa del principe olandese Bernhard, si riunirono le maggiori personalità del mondo politico, di quello economico, industriale e militare, ponendo le basi per la creazione di una sorta di conferenza, o se volete di società segreta, che da quel momento ogni anno, per un fine settimana, si sarebbe riunita in un paesino del mondo occidentale per confrontarsi sulle problematiche del pianeta e studiare delle soluzioni a esse da attuare attraverso gli strumenti a propria disposizione, a ben vedere sostanzialmente illimitati dato che si trattava di presidenti, governatori, potenti industriali, affermati giornalisti e personalità di elevatissimo calibro.
Se vogliamo essere meno diplomatici e più schietti, possiamo dire che dal 1954 un gruppo di persone estremamente influenti prende tutte le decisioni più importanti che riguardano il destino di tutti noi e lo fa lontano da occhi indiscreti e, soprattutto, dal controllo popolare.
Già, perché i meeting del Bilderberg hanno caratteristiche molto particolari: si tengono generalmente in piccole cittadine, dove l’opinione pubblica e l’informazione non sono massicciamente presenti (nel 2004 la riunione ha avuto luogo a Stresa, un piccolo comune sul Lago Maggiore). L’accesso è rigorosamente a invito, il quale avviene secondo criteri che prendono in considerazione l’influenza della posizione dell’ospite e il grado di controllo che egli ha su determinati settori chiave.
Il gruppo include praticamente tutti i dirigenti delle istituzioni, delle aziende e delle organizzazioni più importanti del mondo
I partecipanti hanno il divieto assoluto di rilasciare dichiarazioni ai giornali, così come è tassativamente vietato ai giornalisti anche solo avvicinarsi al luogo di svolgimento della manifestazione, pena l’arresto (lo stesso Estulin è stato arrestato diverse volte nel corso delle sue indagini sul campo); ovviamente fanno eccezione i giornalisti regolarmente invitati, come lo era Katherine Graham, direttrice del Washington Post, e come lo fu Fehru Koru, un giornalista turco propugnatore di posizioni aspramente critiche nei confronti del Bilderberg che cambiò magicamente idea dopo essere stato invitato all’edizione del 2006.
Segretezza è dunque una delle parole chiave del Gruppo Bilderberg. Un’altra è sicuramente controllo; come detto, uno dei requisiti fondamentali per essere invitati è quello di occupare una posizione di prestigio e potere, che permetta appunto di controllare i punti nodali di determinati settori.
Grazie a questo criterio, il Bilderberg ha sviluppato una rete formata da molte componenti: una di esse è per esempio la RCA, Radio Corporations of America, colosso dell’informazione che comprende NBC, CBS e ABC, mentre il suo omologo dal punto di vista politico-militare è la NATO, uno dei bracci armati della struttura.
Più in generale, il gruppo include praticamente tutti i dirigenti delle istituzioni, delle aziende e delle organizzazioni più importanti del mondo: ne fanno infatti parte Romano prodi, ex Primo Ministro italiano, Bill Clinton, ex Presidente americano, Jean-Claude Trichet, governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, Peter Sutherland, presidente della British Petroleum, Robert Zoellick, presidente della Banca Mondiale, la Regina Beatrice d’Olanda, tanto per citarne alcuni, ma la lista include centinaia di nomi. Ognuno di essi ricopre un ruolo di assoluto controllo del suo settore di competenza e appare chiaro cheuna rete che mette in sinergia queste personalità può controllare con facilità il mondo intero.
Fra i membri del Bilderberg ve ne sono alcuni che hanno alle spalle una militanza decennale e che hanno acquisito notevole potere all’interno della stessa organizzazione, tanto da essere considerati come organizzatori e gestori dei meeting. Uno di essi è certamente il rappresentante della corona olandese, solitamente indicato come ilchairman, il padrone di casa.
All’interno del gruppo è di assoluta preminenza la posizione di Henry Kissinger
Di assoluta preminenza è poi la posizione di Henry Kissinger, che nella sua vita ha fatto praticamente di tutto, occupando sempre posizioni di potere; potere che è cresciuto sempre più – paradossalmente – dopo il suo ritiro dalla vita politica e pubblica in generale. Un altro pezzo grosso del Bilderberg è David Rockfeller, ultimo discendente di John e rappresentante di una famiglia che da sempre, mascherandosi dietro organizzazioni umanitarie e iniziative benefiche, ha perseguito l’ambizioso intento di instaurare il cosiddetto nuovo ordine mondiale
Altri membri importanti e influenti del Bilderberg sono Zbigniew Brzezinski, Vernon Jordan, Cyrus Vance e altre personalità che ciclicamente vengono impiegate nei posti chiave delle amministrazioni politiche americane e internazionali, indipendentemente dal loro schieramento
Il Bilderberg può inoltre contare su altre organizzazioni parallele che cooperano con esso per la realizzazione dei suoi intenti. Una di queste è il CFR, Council on Foreign Relations, creato nel 1921 su iniziativa di Edward House, potente e influente consigliere del presidente Wilson (già avvezzo a questo tipo di iniziative, come testimonia la sua idea della Lega delle Nazioni), e massicciamente finanziato guarda caso dalla Fondazione Rockfeller. Inizialmente il CFR fu concepito come distaccamento americano della Tavola Rotonda Mondiale, ma sin da subito i suoi intenti erano chiari: «creare un governo unico mondiale, basato su un sistema finanziario centralizzato, caratterizzato da un particolare mix di capitalismo e socialismo, di opportunismo e di idealismo».
Inutile dirlo, tutti i più importanti protagonisti della recente storia politica americana – da Colin Powell a Madaleine Albright, da Condoleezza Rice a Donald Rumsfeld, da Dick Cheney a Richard Perle, ma non Gorge W. Bush – fanno parte del CFR. Così come facevano parte del CFR Bill Clinton, personaggio secondario nella scena politica statunitense fino al momento della sua elezione, e John Kerry, sfidante di Bush alle elezioni presidenziali del 2004 (della serie: proponendo un proprio candidato e appoggiando comunque quell’altro è impossibile perdere).
Un’altra organizzazione analoga, che si differenzia dal CFR per essere internazionale e non riservata agli americani, è la Trilateral Commission. La Trilateral è stata fondata e finanziata, ancora una volta, da David Rockfeller, che ebbe l’idea e la propose al meeting del Bilderberg del 1972, in Belgio. Pur privilegiando il settore della finanza e del commercio, l’obiettivo della Trilateral è sempre lo stesso: creare un governo unico mondiale.
La storia raccontata da Estulin ha inizio in un luogo e una data precisi, il 29 maggio del 1954 a Oosterbeek, una piccola cittadina dei Paesi Bassi, presso l’Hotel Bilderberg
Questo è dunque un breve schizzo dell’ampio e articolato quadro che Estulin delinea nel suo libro. Con particolare perizia, il giornalista spagnolo evita il qualunquismo che caratterizza spesso gli autori che affrontano queste tematiche e che inevitabilmente frutta loro le etichette di complottisti, paranoici e visionari. Il Club Bilderberg è infatti dotato di un’ampia ed esauriente appendice che propone fotografie, stralci di documenti, liste di partecipanti, verbali e resoconti riguardanti i meeting del Bilderberg che si sono tenuti dal 1954 a oggi.
Il reperimento di questo interessantissimo materiale è stato possibile grazie a una fitta rete di contatti che Estulin ha sapientemente intessuto, coinvolgendo funzionari, giornalisti, addetti ai lavori, fino ad agenti segreti e membri dei servizi di vari paesi. Interessanti e attuali – ma anche assai inquietanti – sono poi i collegamenti che vengono evidenziati fra importanti avvenimenti della seconda parte del ventesimo secolo e l’azione segreta del gruppo Bilderberg: il Piano Marshall, l’uccisione di Aldo Moro, il Watergate, il caso Iran-Contra, la guerra in Afghanistan e tanti altri episodi – incluso un presunto e clamoroso piano di annessione del Canada agli Stati Uniti – determinanti appartenenti alla recente storia mondiale vedono lo zampino dei propugnatori del nuovo ordine mondiale.
Estulin colpisce quindi questa organizzazione proprio dove fa più male: la priva della segretezza, della discrezione e dell’ombra di cui si è sempre servita e di cui necessita per attuare i suoi piani. La prova di ciò ce la fornisce lo stesso autore con la frase che fa da intestazione a Il Club Bilderberg: «Nel 1996 cercarono di uccidermi, nel 1998 di sequestrarmi, nel 1999 di corrompermi, nel 2000 di arrestarmi e l’anno dopo mi offrirono un assegno in bianco se avessi taciuto una volta per tutte». Per nostra fortuna, quell’assegno Estulin non lo accettò mai.
Tratto da: Il Club Bilderberg: i veri controllori dei destini del mondo | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/ ... z1vF2drduP
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
Tratto da: Il Club Bilderberg: i veri controllori dei destini del mondo | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/ ... z1vF2GPwLH
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
Alcuni la ritengono un’invenzione, un’esagerazione dettata dalla paranoia, altri una struttura legittima e per certi versi necessaria, altri ancora – pochi, purtroppo – la conoscono da tempo e in qualche modo cercano di combatterla o per lo meno di non piegarsi a essa. La stragrande maggioranza della gente tuttavia – e questa è proprio la sua forza maggiore – non ha la minima idea di cosa si stia parlando. Questa idea ce la possiamo fare grazie all’ultimo, imponente lavoro del giornalista investigativo Daniel Estulin e l’oggetto misterioso a cui si fa allusione nelle prime righe di questo articolo è proprio il famigerato gruppo Bilderberg, protagonista del libro dell’autore spagnolo Il Club Bilderberg – La storia segreta dei padroni del mondo
Questa storia ha inizio in un luogo e una data precisi, il 29 maggio del 1954 a Oosterbeek, una piccola cittadina dei Paesi Bassi, presso l’Hotel Bilderberg. Lì, su iniziativa del principe olandese Bernhard, si riunirono le maggiori personalità del mondo politico, di quello economico, industriale e militare, ponendo le basi per la creazione di una sorta di conferenza, o se volete di società segreta, che da quel momento ogni anno, per un fine settimana, si sarebbe riunita in un paesino del mondo occidentale per confrontarsi sulle problematiche del pianeta e studiare delle soluzioni a esse da attuare attraverso gli strumenti a propria disposizione, a ben vedere sostanzialmente illimitati dato che si trattava di presidenti, governatori, potenti industriali, affermati giornalisti e personalità di elevatissimo calibro.
Se vogliamo essere meno diplomatici e più schietti, possiamo dire che dal 1954 un gruppo di persone estremamente influenti prende tutte le decisioni più importanti che riguardano il destino di tutti noi e lo fa lontano da occhi indiscreti e, soprattutto, dal controllo popolare.
Già, perché i meeting del Bilderberg hanno caratteristiche molto particolari: si tengono generalmente in piccole cittadine, dove l’opinione pubblica e l’informazione non sono massicciamente presenti (nel 2004 la riunione ha avuto luogo a Stresa, un piccolo comune sul Lago Maggiore). L’accesso è rigorosamente a invito, il quale avviene secondo criteri che prendono in considerazione l’influenza della posizione dell’ospite e il grado di controllo che egli ha su determinati settori chiave.
Il gruppo include praticamente tutti i dirigenti delle istituzioni, delle aziende e delle organizzazioni più importanti del mondo
I partecipanti hanno il divieto assoluto di rilasciare dichiarazioni ai giornali, così come è tassativamente vietato ai giornalisti anche solo avvicinarsi al luogo di svolgimento della manifestazione, pena l’arresto (lo stesso Estulin è stato arrestato diverse volte nel corso delle sue indagini sul campo); ovviamente fanno eccezione i giornalisti regolarmente invitati, come lo era Katherine Graham, direttrice del Washington Post, e come lo fu Fehru Koru, un giornalista turco propugnatore di posizioni aspramente critiche nei confronti del Bilderberg che cambiò magicamente idea dopo essere stato invitato all’edizione del 2006.
Segretezza è dunque una delle parole chiave del Gruppo Bilderberg. Un’altra è sicuramente controllo; come detto, uno dei requisiti fondamentali per essere invitati è quello di occupare una posizione di prestigio e potere, che permetta appunto di controllare i punti nodali di determinati settori.
Grazie a questo criterio, il Bilderberg ha sviluppato una rete formata da molte componenti: una di esse è per esempio la RCA, Radio Corporations of America, colosso dell’informazione che comprende NBC, CBS e ABC, mentre il suo omologo dal punto di vista politico-militare è la NATO, uno dei bracci armati della struttura.
Più in generale, il gruppo include praticamente tutti i dirigenti delle istituzioni, delle aziende e delle organizzazioni più importanti del mondo: ne fanno infatti parte Romano prodi, ex Primo Ministro italiano, Bill Clinton, ex Presidente americano, Jean-Claude Trichet, governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, Peter Sutherland, presidente della British Petroleum, Robert Zoellick, presidente della Banca Mondiale, la Regina Beatrice d’Olanda, tanto per citarne alcuni, ma la lista include centinaia di nomi. Ognuno di essi ricopre un ruolo di assoluto controllo del suo settore di competenza e appare chiaro cheuna rete che mette in sinergia queste personalità può controllare con facilità il mondo intero.
Fra i membri del Bilderberg ve ne sono alcuni che hanno alle spalle una militanza decennale e che hanno acquisito notevole potere all’interno della stessa organizzazione, tanto da essere considerati come organizzatori e gestori dei meeting. Uno di essi è certamente il rappresentante della corona olandese, solitamente indicato come ilchairman, il padrone di casa.
All’interno del gruppo è di assoluta preminenza la posizione di Henry Kissinger
Di assoluta preminenza è poi la posizione di Henry Kissinger, che nella sua vita ha fatto praticamente di tutto, occupando sempre posizioni di potere; potere che è cresciuto sempre più – paradossalmente – dopo il suo ritiro dalla vita politica e pubblica in generale. Un altro pezzo grosso del Bilderberg è David Rockfeller, ultimo discendente di John e rappresentante di una famiglia che da sempre, mascherandosi dietro organizzazioni umanitarie e iniziative benefiche, ha perseguito l’ambizioso intento di instaurare il cosiddetto nuovo ordine mondiale
Altri membri importanti e influenti del Bilderberg sono Zbigniew Brzezinski, Vernon Jordan, Cyrus Vance e altre personalità che ciclicamente vengono impiegate nei posti chiave delle amministrazioni politiche americane e internazionali, indipendentemente dal loro schieramento
Il Bilderberg può inoltre contare su altre organizzazioni parallele che cooperano con esso per la realizzazione dei suoi intenti. Una di queste è il CFR, Council on Foreign Relations, creato nel 1921 su iniziativa di Edward House, potente e influente consigliere del presidente Wilson (già avvezzo a questo tipo di iniziative, come testimonia la sua idea della Lega delle Nazioni), e massicciamente finanziato guarda caso dalla Fondazione Rockfeller. Inizialmente il CFR fu concepito come distaccamento americano della Tavola Rotonda Mondiale, ma sin da subito i suoi intenti erano chiari: «creare un governo unico mondiale, basato su un sistema finanziario centralizzato, caratterizzato da un particolare mix di capitalismo e socialismo, di opportunismo e di idealismo».
Inutile dirlo, tutti i più importanti protagonisti della recente storia politica americana – da Colin Powell a Madaleine Albright, da Condoleezza Rice a Donald Rumsfeld, da Dick Cheney a Richard Perle, ma non Gorge W. Bush – fanno parte del CFR. Così come facevano parte del CFR Bill Clinton, personaggio secondario nella scena politica statunitense fino al momento della sua elezione, e John Kerry, sfidante di Bush alle elezioni presidenziali del 2004 (della serie: proponendo un proprio candidato e appoggiando comunque quell’altro è impossibile perdere).
Un’altra organizzazione analoga, che si differenzia dal CFR per essere internazionale e non riservata agli americani, è la Trilateral Commission. La Trilateral è stata fondata e finanziata, ancora una volta, da David Rockfeller, che ebbe l’idea e la propose al meeting del Bilderberg del 1972, in Belgio. Pur privilegiando il settore della finanza e del commercio, l’obiettivo della Trilateral è sempre lo stesso: creare un governo unico mondiale.
La storia raccontata da Estulin ha inizio in un luogo e una data precisi, il 29 maggio del 1954 a Oosterbeek, una piccola cittadina dei Paesi Bassi, presso l’Hotel Bilderberg
Questo è dunque un breve schizzo dell’ampio e articolato quadro che Estulin delinea nel suo libro. Con particolare perizia, il giornalista spagnolo evita il qualunquismo che caratterizza spesso gli autori che affrontano queste tematiche e che inevitabilmente frutta loro le etichette di complottisti, paranoici e visionari. Il Club Bilderberg è infatti dotato di un’ampia ed esauriente appendice che propone fotografie, stralci di documenti, liste di partecipanti, verbali e resoconti riguardanti i meeting del Bilderberg che si sono tenuti dal 1954 a oggi.
Il reperimento di questo interessantissimo materiale è stato possibile grazie a una fitta rete di contatti che Estulin ha sapientemente intessuto, coinvolgendo funzionari, giornalisti, addetti ai lavori, fino ad agenti segreti e membri dei servizi di vari paesi. Interessanti e attuali – ma anche assai inquietanti – sono poi i collegamenti che vengono evidenziati fra importanti avvenimenti della seconda parte del ventesimo secolo e l’azione segreta del gruppo Bilderberg: il Piano Marshall, l’uccisione di Aldo Moro, il Watergate, il caso Iran-Contra, la guerra in Afghanistan e tanti altri episodi – incluso un presunto e clamoroso piano di annessione del Canada agli Stati Uniti – determinanti appartenenti alla recente storia mondiale vedono lo zampino dei propugnatori del nuovo ordine mondiale.
Estulin colpisce quindi questa organizzazione proprio dove fa più male: la priva della segretezza, della discrezione e dell’ombra di cui si è sempre servita e di cui necessita per attuare i suoi piani. La prova di ciò ce la fornisce lo stesso autore con la frase che fa da intestazione a Il Club Bilderberg: «Nel 1996 cercarono di uccidermi, nel 1998 di sequestrarmi, nel 1999 di corrompermi, nel 2000 di arrestarmi e l’anno dopo mi offrirono un assegno in bianco se avessi taciuto una volta per tutte». Per nostra fortuna, quell’assegno Estulin non lo accettò mai.
Tratto da: Il Club Bilderberg: i veri controllori dei destini del mondo | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2011/ ... z1vF2drduP
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
Gruppo Bilderberg
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Hotel de Bilderberg, a Oosterbeek (Paesi Bassi), sede della prima conferenza Bilderberg del 1954.
Il Gruppo Bilderberg (detto anche conferenza Bilderberg o club Bilderberg) è un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici.
Il gruppo si riunisce annualmente in hotel o resort di lusso in varie parti del mondo, normalmente in Europa, e una volta ogni quattro anni negli Stati Uniti o in Canada. Ha un ufficio a Leida nei Paesi Bassi[1]. I nomi dei partecipanti sono resi pubblici attraverso la stampa[2] ma la conferenza è chiusa al pubblico e ai media[3].
Dato che le discussioni durante questa conferenza non sono mai registrate o riportate all'esterno, questi incontri sono stati oggetto di critiche e di varie teorie del complotto.
http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_Bilderberg
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Hotel de Bilderberg, a Oosterbeek (Paesi Bassi), sede della prima conferenza Bilderberg del 1954.
Il Gruppo Bilderberg (detto anche conferenza Bilderberg o club Bilderberg) è un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici.
Il gruppo si riunisce annualmente in hotel o resort di lusso in varie parti del mondo, normalmente in Europa, e una volta ogni quattro anni negli Stati Uniti o in Canada. Ha un ufficio a Leida nei Paesi Bassi[1]. I nomi dei partecipanti sono resi pubblici attraverso la stampa[2] ma la conferenza è chiusa al pubblico e ai media[3].
Dato che le discussioni durante questa conferenza non sono mai registrate o riportate all'esterno, questi incontri sono stati oggetto di critiche e di varie teorie del complotto.
http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_Bilderberg
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
@ camillobenso
Purtroppo il capitale, caro Conte, non ha colore e non fa distinzioni da dove prendere i sold(hanno fatto loro la massima di Mao) e i soliti media, cani da pastore, seguono il loro editore.
C'et la vie mon ami!
Ti dicono quello che possono dirti limitandosi a non farti fare troppe domande e conclusioni. E noi, come i soliti furbstri, diamo a costoro anche una classificazioni di sinistra solo perche' dicono qualcosa piu' degli altri.
Il sistema gira cosi' poiche' si autoalimenta di queste situazioni e i tordi non mancano mai.
Ops...questa l'avevo gia' detto
un salutone
Lo sapevamo...lo sapevamo, caro Zione. Solo che alcuni facevamo gli indifferenti e i soliti merli spoliticizzati ed inculturati ci cadevano non come merli ma come tordi. Quanti di noi hanno fatto finta di non sapere? In presenza di pancia piena tutto si poteva fare ora pero non e' piu' cosi' e costoro,ora , sono in prima fila per fare la rivoluzione e io a questo punto li mando a ga...e!Nel 1944, malgrado che la Germania venisse stretta in una morsa, da Ovest le truppe Alleate con lo sbarco in Normandia, da Est l’Armata Rossa, da Sud le forze Alleate che risalivano l’Europa dopo lo sbarco in Sicilia, alcune fabbriche tedesche di proprietà di grandi imprenditori Usa, continuavano imperterrite a funzionare e a fornire il Terzo Reich.
Purtroppo il capitale, caro Conte, non ha colore e non fa distinzioni da dove prendere i sold(hanno fatto loro la massima di Mao) e i soliti media, cani da pastore, seguono il loro editore.
C'et la vie mon ami!
Ti dicono quello che possono dirti limitandosi a non farti fare troppe domande e conclusioni. E noi, come i soliti furbstri, diamo a costoro anche una classificazioni di sinistra solo perche' dicono qualcosa piu' degli altri.
Il sistema gira cosi' poiche' si autoalimenta di queste situazioni e i tordi non mancano mai.
Ops...questa l'avevo gia' detto
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
Caro Conte, siamo arrivati a fine corsa di un tram chiamato desiderio. Ora dobbiamo fare scelte che per molti anni abbiamo trascurato tanto la pancia,noi, l'avevamo piena.camillobenso ha scritto:Sia lodato.......Finalmente ci siamo arrivati! Come vedi e' una guarra tra classi. Chi vuol continuare a fare i c...i suoi e chi non se la sente piu' d'essere sfruttato. Inutle aggirare sempre il problema.
Ci potrebbe essere una via di mezzo come qualcuno tenta di proporre con troppa insistenza o e' una pia illusione questa?
pancho
******
2) C’è questo punto dell’articolo di Prodi al Messaggero che deve essere approfondito
Il contesto è cambiato perché, di fronte alla dimensione e alla velocità d’azione della finanza internazionale gli stati nazionali hanno semplicemente perso grande parte della propria sovranità.
Le regole e i comportamenti vengono imposti da operatori onnipotenti ed anonimi che agiscono con una forza tale che nessuno stato nazionale, eccetto Stati Uniti e Cina, può ad essi resistere.
Quando parlo di “nessuno stato nazionale” non mi riferisco solo ai membri della zona Euro perché anche la Gran Bretagna, ugualmente minacciata dal comportamento dei mercati internazionali, è costretta ad adottare una politica di aggiustamento così profonda e violenta da gettare la propria economia in una situazione di prolungata depressione.
Non si tratta quindi solo di una perdita di sovranità ma di un vero e proprio sovvertimento delle regole democratiche perché le grandi ondate speculative, che si trasmettono e si amplificano tramite le altrettanto irresponsabili società di rating, costituiscono un governo di fatto dell’economia mondiale senza alcuna legittimità democratica.
I sacrifici vengono imposti ai popoli non dai loro governanti ma da pochi e irresponsabili attori esterni ai quali i governi nazionali non hanno alcuna possibilità di resistere.
*******
Dare risposte concrete, efficaci e pratiche mi sembra che equivalga ad affrontare le 12 fatiche di Ercole.
Ora dobbiamo chiarirci se esiste una compatibilita' fra potere economico/finanziario e democrazia. Non possiamo piu' far finta di niente se non vogliamo peggiorare la situazione. Certo, le decisioni non possono essere individuali, per paese singolo ma bisogna coinvolgere tutto un sistema politico le cui regole si basavano non sull'uomo ma sulla macchina.
Questo modo di far politica dve invertire la rotta e non so se sia possibile effettuarlo se non tocchiamo tuttiil fondo. Coinvolgere coloro che ora traggono vantaggi da questa situazione sara' difficile poiche potranno sempre risponderti che fino a ieri erano loro nella tua stessa posizione.
Pero' se non si accorgono che la nave sta' fondando e che tutti, ricchi e poveri, andranno a fondo diventera' un grosso problema poiche se l'europa dovesse affondare e cioe' un popolo di 700ml(compreso la parte orientale) che consumava eccome, chi ora pensa di sentirsi al sicuro non puo' starsene allegro poiche le conseguenze le sentira' molto...molto lpresto.
La stessa germania bacchettona con gli altri, piano piano se ne sta rendendo conto ma gli altri?
Quindi, o si prende in mano la situazione con nuove regole o succedera' qualcosa che non abbiamo mai visto e di cui non sappiamo quali potrebbero essere gli esiti.
Dunque, E' ARRIVATO IL MOMENTO DELLE DECIZIONI!
Ops...anche questa l'avevo gia detta. Cazzaniga, perche' mi sto' sempre ripetendo?
un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: GRECIA-ELEZIONI POLITICHE 2012
Caro Conte, siamo arrivati a fine corsa di un tram chiamato desiderio. Ora dobbiamo fare scelte che per molti anni abbiamo trascurato tanto la pancia,noi, l'avevamo piena.
Ora dobbiamo chiarirci se esiste una compatibilita' fra potere economico/finanziario e democrazia.
Non possiamo piu' far finta di niente se non vogliamo peggiorare la situazione. Certo, le decisioni non possono essere individuali, per paese singolo ma bisogna coinvolgere tutto un sistema politico le cui regole si basavano non sull'uomo ma sulla macchina.
pancho
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La risposta la fornisce lo stesso Prodi nel prosieguo dell'articolo.
In poche parole l’asimmetria fra il funzionamento senza regole dei mercati finanziari e i confini ristretti nei quali operano gli altri mercati riduce al minimo la libertà di decisione dei governi.
Questa specie di cammino obbligato, che si traduce nella pratica impossibilità di colpire la maggior parte dei grandi patrimoni, non solo ha diminuito la sovranità nazionale, ma ha dato un notevole contributo all’aumento della differenza fra ricchi e poveri, accentuando la distanza fra il famoso 1% ed il restante 99% della popolazione. Non vi è dubbio che anche questo produce un ulteriore indebolimento del funzionamento della democrazia.
Ora dobbiamo chiarirci se esiste una compatibilita' fra potere economico/finanziario e democrazia.
Non possiamo piu' far finta di niente se non vogliamo peggiorare la situazione. Certo, le decisioni non possono essere individuali, per paese singolo ma bisogna coinvolgere tutto un sistema politico le cui regole si basavano non sull'uomo ma sulla macchina.
pancho
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La risposta la fornisce lo stesso Prodi nel prosieguo dell'articolo.
In poche parole l’asimmetria fra il funzionamento senza regole dei mercati finanziari e i confini ristretti nei quali operano gli altri mercati riduce al minimo la libertà di decisione dei governi.
Questa specie di cammino obbligato, che si traduce nella pratica impossibilità di colpire la maggior parte dei grandi patrimoni, non solo ha diminuito la sovranità nazionale, ma ha dato un notevole contributo all’aumento della differenza fra ricchi e poveri, accentuando la distanza fra il famoso 1% ed il restante 99% della popolazione. Non vi è dubbio che anche questo produce un ulteriore indebolimento del funzionamento della democrazia.
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