Già!peanuts ha scritto:In che senso altre facce? A livello di leader?
E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Mah, è difficile vedere una IDV senza Di Pietro a capo. Inoltre, come sai, Vendola è il mio candidato premier.mariok ha scritto:Già!peanuts ha scritto:In che senso altre facce? A livello di leader?
Comunque, come leaders tu chi vedresti meglio?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Non è solo un problema di singoli, ma è tutto un gruppo dirigente che va rinnovato. Nel PD, di cui si parla molto a ragione, ma anche negli altri, di cui non si parla ma che non stanno messi meglio.
Questi sono ancora quelli che hanno mandato per due volte a picco Prodi, anche se non materialmente in parlamento, nel paese e tra la gente, dimostrando di non essere all'altezza.
Non essendo un tifoso non ho beniamini.
Questi sono ancora quelli che hanno mandato per due volte a picco Prodi, anche se non materialmente in parlamento, nel paese e tra la gente, dimostrando di non essere all'altezza.
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po' e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò!!!!!mariok ha scritto:Sì però con Berlusconi (+Bossi)c'eravamo molto vicini a precipitare in quel passato. E non è detto che l'abbiamo scampata definitivamente.gi.bo. ha scritto:Attenti che le dittaure del nuovo millennio, come avevo detto prima non si presentano allo steso modo.
Cito quanto gia' espresso da me sopra:Quali siano le proposte che costoro potrebbero presentare, queste possono essere le piu' disperate poiche in questo nuovo millennio le dittature non sono piu' le stesse del secolo scorso.
Il potere economico(siamo sempre li. Non e' una mia fissa) ne ha molte di queste soluzioni che in apparanza incantano un intero popolo ma che alla lunga lo rende schiavo e servo della gleba. La storia si ripete ma in altri modi. Forse ancora piu' cruenti di allora poiche mi mettono in condizione di farti te il tuo piccolo campo di concentramento e se occorre ti danno pure tutto l'occorente per metterti da solo alla canna del gas.
Concordo con quello che dici sulle "nuove dittature", ma tra Berlusconi e Monti preferisco Monti.
Non farti incantare MarioK!!!
Scegliere solo perche uno e' piu' "serioso" rispetto al menestrello di prima mi sembra un po' troppo poco in politica .
Guardiamo la sostanza visto che ormai ci siam fermati fin troppo sull'apparenza.
Se guardiamo alla sostanza che c'e' di diverso dal precedente governo?
Per raggiungere gli obiettivi, se e' vero come dice Raguzzoni(lega) che la UE non ha imposto il come raggiungerli allora dimmi dove sta la differenza. Questi ti sodomizzano con molta serieta' mente l'altro lo faceva raccontandoti una barzelletta un po' ose'.
Se le lacrime e sangue del nanetto erano state accettate dalla stessa Ue e quindi ritenute sufficienti per il raggiungimento del pareggio (e quante ne abbiamo dette al quel governo.Quante ne ha dette il PD a quel governo) perche poi colpirci ulteriormente come ha fatto Monti? Ci voleva ancor piu' rigidita nei conti? beh allora non c'erano altre vie se non le solite ?
Quindi, amico mio(ti scrivo), i governi si giudicano sul loro operato.
Certo che ci vuole anche un po' di etica personale e quant'altro ma queste sono secondarie rispetto ai fatti concreti.
Ecco a che mi riferivo quando chiedevo se esisteva qualche assonanza con la storia di Weimar.
Le crisi monetarie non hanno niente da invidiare a quello che e' accaduto in Germania e che poi e' dilagato dappertutto.
Le crisi allora avevano questi sbocchi ora ne hanno altri piu' sottili ma molto piu' redditizi.
Raggiunti, poi la goistra ricominciano a partire fino alla prossima fermata.
Chi saranno coloro che pagheranno dopo,.
Saremo sempre noi visto che la giostra si ferma sempre piu' spesso o saranno i ns. figli o nipoti?
Questo dipendera' sopratutto da quello che avremo fatto noi nel frattempo.
Contrariamente ci troveremo , si troveranno sempre gli satessi problemi se questi non saranno risolti alla fonte.
Lo so che mi ripeto in continuazione ma credo che repetita iuvant.
un salutone
Ultima modifica di pancho il 07/03/2012, 14:32, modificato 1 volta in totale.
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Allora vediamo un po per il futuro.
Vedo un PDL che no ha piu la lega assieme.Potrebbe fare la corte a Casini.Ma: lui ha sempre detto è il terzo polo, con Alfano non lo vedo prendere ordini.
Passiamo al PD Vedrei di bun occhio sia la Camusso che Landini come segretari, anche se Landini ha detto non entra in politica.
Con segretario la Camusso in partito si sposterebbe piu a sinistra,a mio avviso prenderebbe un sacco di consensi anche di chi non vota da tempo.
La lega come avevo detto altre volte farà la fine del MSI di allora, relegata in un angolo.
In Polonia Valesa era un operaio, come in Brasile Lula. Non mi sembra che sia cascato il mondo.
Ciao
Paolo11
Vedo un PDL che no ha piu la lega assieme.Potrebbe fare la corte a Casini.Ma: lui ha sempre detto è il terzo polo, con Alfano non lo vedo prendere ordini.
Passiamo al PD Vedrei di bun occhio sia la Camusso che Landini come segretari, anche se Landini ha detto non entra in politica.
Con segretario la Camusso in partito si sposterebbe piu a sinistra,a mio avviso prenderebbe un sacco di consensi anche di chi non vota da tempo.
La lega come avevo detto altre volte farà la fine del MSI di allora, relegata in un angolo.
In Polonia Valesa era un operaio, come in Brasile Lula. Non mi sembra che sia cascato il mondo.
Ciao
Paolo11
Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
no gi.bo. mi dispiace ma su questo non mi convinci.
Il berlusconismo è qualcosa di più e di peggio di un governo espressione della destra economica come quello Monti.
C'è l'attacco all costituzione, alla separazione dei poteri, alla magistratura, allo stato di diritto, allo stesso parlamento.
Per non parlare delle leggi liberticide come quella sulle intercettazioni e sul testamento biologico.
Anche il capitalismo ha diverse facce: c'è quella di Mussolini e quella di Enaudi. E non sono la stessa cosa.
Il berlusconismo è qualcosa di più e di peggio di un governo espressione della destra economica come quello Monti.
C'è l'attacco all costituzione, alla separazione dei poteri, alla magistratura, allo stato di diritto, allo stesso parlamento.
Per non parlare delle leggi liberticide come quella sulle intercettazioni e sul testamento biologico.
Anche il capitalismo ha diverse facce: c'è quella di Mussolini e quella di Enaudi. E non sono la stessa cosa.
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Non è questione di essere "tifosi". Uno è tifoso di calcio, di basket, di altro, ma la politica è una cosa diversa.mariok ha scritto:Non è solo un problema di singoli, ma è tutto un gruppo dirigente che va rinnovato. Nel PD, di cui si parla molto a ragione, ma anche negli altri, di cui non si parla ma che non stanno messi meglio.
Questi sono ancora quelli che hanno mandato per due volte a picco Prodi, anche se non materialmente in parlamento, nel paese e tra la gente, dimostrando di non essere all'altezza.
Non essendo un tifoso non ho beniamini.
Se dico che Vendola è il mio candidato, lo dico in base (per esempio) al dibattito del 2010 con la Bindi alla festa PD. Lì si chiaricono le differenze tra una visione che ha capito cosa non va e una visione ancora troppo "impaurita" e che non si libera di certe catene.
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Intanto,
da corriere.it
Massimo D’Alema reduce da Parigi dove ha lavorato al testo del Manifesto dei progressisti. Racconta come i socialisti francesi abbiano apprezzato l’immediata smentita di Mario Monti all’articolo di Der Spiegel sulla congiura anti Hollande delle cancellerie europee. Ma racconta soprattutto che idee ha per sbloccare il confronto politico in Italia: fine del bipolarismo selvaggio, nuova legge elettorale, il leader di partito che vince ha il compito di costruire in Parlamento le convergenze programmatiche per governare. Partiamo da Parigi. Sia Hollande che il leader dei socialdemocratici tedeschi Sigmar Gabriel parlano di aumentare le tasse. Dov’è la novità? «La grande massa di europei che stanno pagando la crisi sulla loro pelle non teme la Tobin tax, anzi chiede una diversa distribuzione della fiscalità. Sono i gruppi finanziari ad averne paura e a tentare di ostacolare il ritorno dei socialisti. Il manifesto di Parigi è europeista, lega l’integrazione alle politiche di sviluppo. È un passo avanti, non indietro».] Massimo D'Alema è reduce da Parigi dove ha lavorato al testo del Manifesto dei progressisti. Racconta come i socialisti francesi abbiano apprezzato l'immediata smentita di Mario Monti all'articolo di Der Spiegel sulla congiura anti Hollande delle cancellerie europee. Ma racconta soprattutto che idee ha per sbloccare il confronto politico in Italia: fine del bipolarismo selvaggio, nuova legge elettorale, il leader di partito che vince ha il compito di costruire in Parlamento le convergenze programmatiche per governare.
Partiamo da Parigi. Sia Hollande che il leader dei socialdemocratici tedeschi Sigmar Gabriel parlano di aumentare le tasse. Dov'è la novità?
«La grande massa di europei che stanno pagando la crisi sulla loro pelle non teme la Tobin tax, anzi chiede una diversa distribuzione della fiscalità. Sono i gruppi finanziari ad averne paura e a tentare di ostacolare il ritorno dei socialisti. Il manifesto di Parigi è europeista, lega l'integrazione alle politiche di sviluppo. È un passo avanti, non indietro».
Rai e giustizia
FIDUCIA - Un’assenza polemica, ma che non farà mancare l’appoggio al governo, ha assicurato Alfano: «No, il pasticcio non è responsabilità di Monti, che domani avrà la nostra fiducia alla Camera dove ci sarà una votazione - ha detto -. Da questo punto di vista non verrà meno la fiducia al governo». L’irrigidimento di Alfano potrebbe avere origine dal vertice tra il ministro Paola Severino con Bersani e Casini sui problemi della Giustizia e sul ddl anticorruzione. «Guardate le dichiarazioni e gli incontri che sono avvenuti martedì. Se i ministri tecnici fanno vertici con alcuni segretari si assumono le proprie responsabilità e noi siamo coerenti», ha detto il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, spiegando la decisione del segretario del Pdl di non prendere parte stasera alla riunione. ] FIDUCIA - Un'assenza polemica, ma che non farà mancare l'appoggio al governo, ha assicurato Alfano: «No, il pasticcio non è responsabilità di Monti, che domani avrà la nostra fiducia alla Camera dove ci sarà una votazione - ha detto -. Da questo punto di vista non verrà meno la fiducia al governo». L'irrigidimento di Alfano potrebbe avere origine dal vertice tra il ministro Paola Severino con Bersani e Casini sui problemi della Giustizia e sul ddl anticorruzione. «Guardate le dichiarazioni e gli incontri che sono avvenuti martedì. Se i ministri tecnici fanno vertici con alcuni segretari si assumono le proprie responsabilità e noi siamo coerenti», ha detto il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, spiegando la decisione del segretario del Pdl di non prendere parte stasera alla riunione.
Oltre a quanto sopra
Legge anticorruzione
È UN assurdo tormentone ormai dall'inizio del 2010. Da allora la legge anti-corruzione è diventata un incubo per il partito di Berlusconi. Che ha cercato in ogni modo, dopo averla varata solo per salvare la faccia, di rallentarne l'iter in Parlamento e soprattutto di ammorbidirla e renderla inoffensiva nella sua parte più delicata, quella che riguarda le sanzioni penali. Niente prescrizione più alta, niente pene massime più alte, nessun nuovo reato.
Bisogna interrompere,ciao
da corriere.it
Massimo D’Alema reduce da Parigi dove ha lavorato al testo del Manifesto dei progressisti. Racconta come i socialisti francesi abbiano apprezzato l’immediata smentita di Mario Monti all’articolo di Der Spiegel sulla congiura anti Hollande delle cancellerie europee. Ma racconta soprattutto che idee ha per sbloccare il confronto politico in Italia: fine del bipolarismo selvaggio, nuova legge elettorale, il leader di partito che vince ha il compito di costruire in Parlamento le convergenze programmatiche per governare. Partiamo da Parigi. Sia Hollande che il leader dei socialdemocratici tedeschi Sigmar Gabriel parlano di aumentare le tasse. Dov’è la novità? «La grande massa di europei che stanno pagando la crisi sulla loro pelle non teme la Tobin tax, anzi chiede una diversa distribuzione della fiscalità. Sono i gruppi finanziari ad averne paura e a tentare di ostacolare il ritorno dei socialisti. Il manifesto di Parigi è europeista, lega l’integrazione alle politiche di sviluppo. È un passo avanti, non indietro».] Massimo D'Alema è reduce da Parigi dove ha lavorato al testo del Manifesto dei progressisti. Racconta come i socialisti francesi abbiano apprezzato l'immediata smentita di Mario Monti all'articolo di Der Spiegel sulla congiura anti Hollande delle cancellerie europee. Ma racconta soprattutto che idee ha per sbloccare il confronto politico in Italia: fine del bipolarismo selvaggio, nuova legge elettorale, il leader di partito che vince ha il compito di costruire in Parlamento le convergenze programmatiche per governare.
Partiamo da Parigi. Sia Hollande che il leader dei socialdemocratici tedeschi Sigmar Gabriel parlano di aumentare le tasse. Dov'è la novità?
«La grande massa di europei che stanno pagando la crisi sulla loro pelle non teme la Tobin tax, anzi chiede una diversa distribuzione della fiscalità. Sono i gruppi finanziari ad averne paura e a tentare di ostacolare il ritorno dei socialisti. Il manifesto di Parigi è europeista, lega l'integrazione alle politiche di sviluppo. È un passo avanti, non indietro».
Rai e giustizia
FIDUCIA - Un’assenza polemica, ma che non farà mancare l’appoggio al governo, ha assicurato Alfano: «No, il pasticcio non è responsabilità di Monti, che domani avrà la nostra fiducia alla Camera dove ci sarà una votazione - ha detto -. Da questo punto di vista non verrà meno la fiducia al governo». L’irrigidimento di Alfano potrebbe avere origine dal vertice tra il ministro Paola Severino con Bersani e Casini sui problemi della Giustizia e sul ddl anticorruzione. «Guardate le dichiarazioni e gli incontri che sono avvenuti martedì. Se i ministri tecnici fanno vertici con alcuni segretari si assumono le proprie responsabilità e noi siamo coerenti», ha detto il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, spiegando la decisione del segretario del Pdl di non prendere parte stasera alla riunione. ] FIDUCIA - Un'assenza polemica, ma che non farà mancare l'appoggio al governo, ha assicurato Alfano: «No, il pasticcio non è responsabilità di Monti, che domani avrà la nostra fiducia alla Camera dove ci sarà una votazione - ha detto -. Da questo punto di vista non verrà meno la fiducia al governo». L'irrigidimento di Alfano potrebbe avere origine dal vertice tra il ministro Paola Severino con Bersani e Casini sui problemi della Giustizia e sul ddl anticorruzione. «Guardate le dichiarazioni e gli incontri che sono avvenuti martedì. Se i ministri tecnici fanno vertici con alcuni segretari si assumono le proprie responsabilità e noi siamo coerenti», ha detto il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, spiegando la decisione del segretario del Pdl di non prendere parte stasera alla riunione.
Oltre a quanto sopra
Legge anticorruzione
È UN assurdo tormentone ormai dall'inizio del 2010. Da allora la legge anti-corruzione è diventata un incubo per il partito di Berlusconi. Che ha cercato in ogni modo, dopo averla varata solo per salvare la faccia, di rallentarne l'iter in Parlamento e soprattutto di ammorbidirla e renderla inoffensiva nella sua parte più delicata, quella che riguarda le sanzioni penali. Niente prescrizione più alta, niente pene massime più alte, nessun nuovo reato.
Bisogna interrompere,ciao
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
peanuts ha scritto:Mah, è difficile vedere una IDV senza Di Pietro a capo. Inoltre, come sai, Vendola è il mio candidato premier.mariok ha scritto:Già!peanuts ha scritto:In che senso altre facce? A livello di leader?
Comunque, come leaders tu chi vedresti meglio?
se proprio vuoi consegnare il paese a Berlusconi anche a questo giro,
mettiamoci pure Vendola...piuttosto Pisapia mi pare molto più credibile di Vendola.
ad oggi il mio candidato premier rimane Bersani e ..."del doman non v'è certezza"
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Re: E DOPO MONTI CHE SUCCEDERA' ? CHE VORREMMO SUCCEDESSE?
Ma ho seguito solo io quel famoso dibattito nel 2010?
In quella occasione Vendola ha centrato tutti i punti mentre la Bindi all'inizio lo ha appoggiato, poi ha cominciato a fare la "prudente".
Se si vuole cambiare bisogna liberarsi della "paura delle nostre idee", come disse appunto Vendola.
Il paese al caimano lo sta consegnando questa sciagurata ammucchiata che sta distruggendo pensioni, stato sociale, diritti del lavoro e che non fa nulla per i disoccupati e i precari. Non a caso il caimano ha proposto una grossa coalizione con monti premier ben sapendo che il Pd avrebbe rifiutato, e adesso lavora per ricompattarsi con casini e compagnia.
E il Pd ci sta cascando.
E' ora di avere coraggio, andiamo alle elezioni, con idee forti, nuove, vincenti. Prime su tutte la fine dell'assicurazione privata e del prezzo della benzina deciso dalla compagnie petrolifere. Il liberismo ha fallito, proponiamo che lo stato torni protagonista.
In quella occasione Vendola ha centrato tutti i punti mentre la Bindi all'inizio lo ha appoggiato, poi ha cominciato a fare la "prudente".
Se si vuole cambiare bisogna liberarsi della "paura delle nostre idee", come disse appunto Vendola.
Il paese al caimano lo sta consegnando questa sciagurata ammucchiata che sta distruggendo pensioni, stato sociale, diritti del lavoro e che non fa nulla per i disoccupati e i precari. Non a caso il caimano ha proposto una grossa coalizione con monti premier ben sapendo che il Pd avrebbe rifiutato, e adesso lavora per ricompattarsi con casini e compagnia.
E il Pd ci sta cascando.
E' ora di avere coraggio, andiamo alle elezioni, con idee forti, nuove, vincenti. Prime su tutte la fine dell'assicurazione privata e del prezzo della benzina deciso dalla compagnie petrolifere. Il liberismo ha fallito, proponiamo che lo stato torni protagonista.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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