La vicenda FIAT

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camillobenso
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da camillobenso »

mariok ha scritto:
camillobenso ha scritto: Noi dobbiamo dare delle risposte a queste problematiche.
Vero, ma questa della Camusso (che è forse "la meno peggio") che risposta è?

Chiedere ad un governo improbabile di trovare un imprenditore improbabile che investa in Italia per un'industria automobilistica improbabile!

Nota: ho usato il termine "improbabile" per non scrivere "del c....".

Noi cosa proponiamo in alternativa?
shiloh
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da shiloh »

mariok ha scritto:
camillobenso ha scritto: Noi dobbiamo dare delle risposte a queste problematiche.
Vero, ma questa della Camusso (che è forse "la meno peggio") che risposta è?

Chiedere ad un governo improbabile di trovare un imprenditore improbabile che investa in Italia per un'industria automobilistica improbabile!

Nota: ho usato il termine "improbabile" per non scrivere "del c....".

io non la vedrei un'ipotesi tanto "improbabile".
il know how italiano interessa e molto.
VW si è già comprata:
Giugiaro,Lamborghini,Ducati.

che FIAT ci restituisca a un prezzo simbolico alcuni stabilimenti che intende chiudere
(compreso Termini Imerese...)
e vedrai che un compratore salta fuori.
il problema è che Cialtronne vuole chiudere gli stabilimenti tout-court senza che un concorrente possa subentrare a produrre veicoli in Italia...insomma...vuole abbandonare il paese mantenendo il monopolio...secondo me è demenziale lasciarglielo fare.
mariok

Re: La vicenda FIAT

Messaggio da mariok »

camillobenso ha scritto:
mariok ha scritto:
camillobenso ha scritto: Noi dobbiamo dare delle risposte a queste problematiche.
Vero, ma questa della Camusso (che è forse "la meno peggio") che risposta è?

Chiedere ad un governo improbabile di trovare un imprenditore improbabile che investa in Italia per un'industria automobilistica improbabile!

Nota: ho usato il termine "improbabile" per non scrivere "del c....".

Noi cosa proponiamo in alternativa?
Noi chi? Io partirei da qui, con un ruolo attivo del governo (ovviamente non questo) per attrarre capitali soprattutto attraverso un azionariato diffuso (per esempio: dalla conversione di BTP in azioni di una nuova Venture Capital?).

Auto elettrica e mobilità sostenibile: Fiat, Ferrari, Brembo, Piaggio, Pininfarina, Dallara, Eni ed Enel ci lavoreranno insieme
Pubblicato il 16 set 2010 da Omar Abu Eideh

Fiat, Ferrari, Brembo, Piaggio, Pininfarina, Dallara, Eni ed Enel: sono queste le aziende italiane più importanti che uniranno i loro sforzi ed il loro know-how nello sviluppo della mobilità sostenibile e dell’auto elettrica. Ad aderire a questo progetto d’intesa collettivo ci sarebbero anche 70 imprese e 17 Atenei e centri di ricerca oltre che i ministeri dell’Ambiente, dell’Università e della Ricerca e dello Sviluppo Economico. Quello della mobilità elettrica è un settore fecondo e destinato ad una rapida ascesa nei prossimi anni: nel 2015 dovrebbe rappresentare il 10% del mercato mondiale auto.
Il memorandum d’impegno è stato promosso dall’Ata, l’associazione tecnica dell’automobile, e da Assoknowledge, associazione di Confindustria. Il direttore di quest’ultima, Alessandro Sciolari, spiega: “Le piattaforme tecnologiche rappresentano il punto di incontro dove contenuto scientifico e industriale possono trovare la convergenza. Abbiamo ribaltato l’approccio alla questione: gli obiettivi non vengono più calati dall’alto nelle aziende, senza che queste li abbiano condivisi, ma saranno le imprese stesse a stabilirli insieme, pochi ma chiari, e a perseguirli con il sostegno delle istituzioni”.

http://www.autoblog.it/post/29213/auto- ... no-insieme
camillobenso
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da camillobenso »

Ho seguito con molto interesse l’applicazione dell’auto elettrica già da studente, anche perché legata al corso di studi prescelto all’epoca.

Poi, via via negli anni, anche grazie allo sviluppo tecnologico, malgrado gli entusiasmi per il perfezionamento, seguivano le delusioni per lo scarso impatto sull’utenza.

Se limitiamo l’analisi all’utenza italiana, la prima scarsa attrattiva è derivata dalla scarsa autonomia del mezzo, il che obbliga a due soluzioni:

1) Ricaricare la batteria dopo una regolare scarica, oppure,
2) creare un sistema di sostituzione della fonte di energia (batteria) in stazioni di servizio apposite, in alternativa delle attuali stazioni di servizio per la distribuzione dei carburanti.

Attualmente il confronto dell’autonomia gioca a sfavore dell’auto elettrica rispetto ai tradizionali mezzi di propulsione.

Dalla rete:
Autonomia auto elettrica
Un'auto elettrica ha un'autonomia più ridotta rispetto alle automobili tradizionali. Questa realtà è innegabile, tuttavia spesso alimenta paure e timori infondati sull'affidabilità dell'auto elettrica da parte degli automobilisti. In questa guida cerchiamo di fare il punto della situazione. Partiamo da un esempio pratico.
Se un'utilitaria con propulsore termico a benzina ha un'autonomia media di circa 600 km con un pieno e un'auto diesel circa 900 km, le auto elettriche più avanzate raggiungono un livello di autonomia di circa 100-120 km con un pieno di elettricità.


Il secondo freno all’attrattiva del mezzo elettrico è il suo costo. Per il momento le case costruttrici non sono ancora riuscite a trovare la soluzione per rendere competitivo il mezzo elettrico nei confronti degli altri mezzi di propulsione.

In una fase economica di crisi come questa, se non tira il mezzo più economico (a benzina) dobbiamo supporre che il mezzo elettrico incontri maggiori difficoltà di vendita e di successo.


Il terzo freno è rappresentato dal rapporto degli italiani con l’auto.

Cosa rappresenta l’automobile per gli italiani?

Nella stragrande maggioranza non è uno strumento a loro disposizione ma un mezzo per confrontarsi con gli altri.

E’ solo della scorsa settimana l’affermazione di un coetaneo che asseriva di accontentarsi della sua vecchia auto che gli consente di pagare oggi un prezzo ridotto di bollo e di assicurazione,….ma se dovesse scegliere un mezzo che possa suscitare invidia, saprebbe bene di cosa dotarsi.

Negli ultimi trent’anni la stampa si è occupata diffusamente del fenomeno che si registra la mattina davanti alle scuole elementari. File di mamme che accompagnano i cuccioli a scuola con l’auto. Anche se molto spesso la loro abitazione dista non più di cento-duecento metri dalla scuola.

Questo fenomeno è sempre stato considerato come legato all’esibizione dello status economico espresso attraverso l’autoveicolo. “Noi possiamo,….il mio cucciolo appartiene ad una famiglia che può, ….siete avvertiti”.

Oggi la gara avviene attraverso i Suv, mi dicono che davanti alle scuole tutte le mattine ci sia la sfilata di Suv.

Già quarant’anni fa erano state esibite autovetture elettriche a due posti di dimensioni ridotte. Non ho mai compreso perché i costruttori non hanno mai previsto per la città anche qualcosa che preveda almeno 4 posti, tenendo conto dei figli.

Queste vetturette ridotte non hanno mai incontrato il favore dell’utente italiano.

Due giorni fa la stampa italiana ha pubblicato questa notizia:

Il diesel è cancerogeno. Codacons: Via tutte le auto da Milano. 750mila veicoli?

MILANO – Il diesel fa venire il cancro, il Codacons pone il problema della rimozione totale delle auotinquinanti dalla provincia di Milano. Che sia devastante per la salute il diesel ora è una certezza al punto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha appena inserito tra gli “agenti cancerogeni per gli umani di gruppo 1″: significa che la scienza non ha più dubbi, esperimenti decennali e protocolli investigativi non lasciano margini al dubbio.

E’ la scoperta dell’acqua calda, ma gli interessi in gioco sono sempre stati così alti che la notizia viene divulgata solo ora.

Ma come per l’amianto, scattano subito le contromisure, e chi s’incarica della difesa?

Nientepopòdimeno che:

Il falso allarme sui motori diesel “che fanno venire il tumore”
L'Organizzazione Mondiale della Sanità pubblica uno studio che dimostrerebbe che "le emissioni del motori diesel sono cancerogene". Per questo motivo, il Codacons oggi ha chiesto il sequestro di tutti i veicoli alimentati a gasolio nel territorio di Milano. Ma l'annuncio è un po' troppo allarmistico, scopriamo il perché.

…….Insomma, quello dell'OMS è un «grande equivoco». Così lo definisce l'Ing. Enrico De Vita, per molti anni responsabile del settore tecnico del mensile Quattroruote. Il giornalista specializzato nel settore automobilistico, ha commentato con fare beffardo l'allarme anti-diesel ripreso dal Codacons…..


continua su: http://www.fanpage.it/il-falso-allarme- ... z20KCPkcxR
http://www.fanpage.it

Mica si vuole fare crollare il mercato,…vero? Eppure chi era arrivato davanti alle camere a gas tedesche aveva detto,….mai più. Ma davanti a macro interessi si può tranquillamente provvedere allo sterminio di massa.

Spesso i comuni del Nord Italia sono obbligati a fermare la circolazione per inquinamento.

Con l’auto elettrica il fattore inquinamento si ridurrebbe notevolmente, ma vallo a spiegare agli italiani che non se la sentono di rinunciare all’esibizione dell’automobile come segno di status quo.

Per essere tecnicamente corretti, occorre fare presente che l’energia elettrica non nasce sotto i cavoli, ma dipende dalle centrali elettriche.

Quindi qualcuno potrebbe obiettare che l’inquinamento non cambia, è solo spostato in luoghi concentrati.

Nel caso, sarebbe opportuno che conoscessero che un’azienda milanese in attività da mezzo secolo, oggi operante sui mercati mondiali, ha realizzato filtri che sono stati usati dal Principato di Monaco che li ha utilizzati per un inceneritore costruito nel centro della città, poco distante dal Casinò.

Non dimentichiamo poi come gira il mondo e i suoi interessi. Basta vedere cosa è successo a Enrico Mattei.

Da almeno una quarantina d’anni penso che il mezzo cittadino ideale potrebbe essere proprio l’auto elettrica, perché la velocità commerciale in città è più che idonea per questo mezzo e che un percorso cittadino di 120 km senza ricarica possa rientrare nelle esigenze quotidiane di città.

Il veicolo elettrico è di dimensioni ridotte e quindi occupando meno spazio renderebbe più fluido il transito cittadino.

Inoltre il veicolo elettrico è silenzioso, il che non è poco. (Può essere però pericoloso, perché una ventina di giorni fa ho visto schizzare via una vetturetta elettrica a velocità sostenuta. Noi siamo abituati a sentirne il rumore, ed essendo silenziosa uno potrebbe non accorgersi del veicolo in transito con le debite conseguenze)

Ma ripeto, ai connazionali le piccole vetturette elettriche non piacciono, significa in pratica un’omologazione al ribasso, da poareti, direbbero nella città di paolino,…..meglio i Suv,..che comunicano…io posso e tu no.
Ultima modifica di camillobenso il 11/07/2012, 23:13, modificato 1 volta in totale.
Amadeus

Re: La vicenda FIAT

Messaggio da Amadeus »

il fattore PAVONE è sicuramente vero, ma è anche vero che il leasing costa e la benzina aumenta...visto le file nei week end con lo sconto? e ci sono anche i fighetti col suv insieme ai poareti .
l'abitudine di cambiare macchina dopo pochi anni sembra allontanarsi ( concessionarie in grave crisi) e quando il suv avrà i suoi bei km stai sicuro che opteranno per una utilitaria dai consumi ridotti , se le ibride iniziassero a costare meno sarebbe un colpaccio .
Il pavone non lo vedrai mai a capo chino, la farà diventare una moda come quando Rossella O 'Hara si fece il vestito nuovo con la tenda verde, ma questo è in gran parte il genere umano ....
camillobenso
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da camillobenso »

Amadeus ha scritto:il fattore PAVONE è sicuramente vero, ma è anche vero che il leasing costa e la benzina aumenta...visto le file nei week end con lo sconto? e ci sono anche i fighetti col suv insieme ai poareti .
l'abitudine di cambiare macchina dopo pochi anni sembra allontanarsi ( concessionarie in grave crisi) e quando il suv avrà i suoi bei km stai sicuro che opteranno per una utilitaria dai consumi ridotti , se le ibride iniziassero a costare meno sarebbe un colpaccio .
Il pavone non lo vedrai mai a capo chino, la farà diventare una moda come quando Rossella O 'Hara si fece il vestito nuovo con la tenda verde, ma questo è in gran parte il genere umano ....

A volte i benzinai si trasformano in strumenti di valutazione della crisi.

Nell’estate di tre anni fa un cliente, strada facendo, mi raccontava che il “suo” benzinaio si meravigliava dei proprietari di Suv che chiedevano 10 euro di carburante.

Né più né meno che questo episodio di “Così parlò Bellavista”

http://www.youtube.com/watch?v=e_OvDCxnLsw
mariok

Re: La vicenda FIAT

Messaggio da mariok »

http://www.corriere.it/gallery/motori/0 ... e6.shtml#1

A parte le problematiche tecniche connesse alle diverse soluzioni, ciò che mi pare certo è che la mobilità va completamente ripensata.

Per questo, come per altre questioni vitali (vedi, per esempio, la questione energetica) abbiamo bisogno di ricerca e di progetti, che mettano insieme le migliori risorse del paese.

E' questa l'unica strada possibile. Dovrebbe essere questo l'obiettivo prioritario della politica, soprattutto quella di sinistra
shiloh
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da shiloh »

raga,
ho seguito la discussione...
vorrei far presente che far viaggiare il parco auto ad energia elettrica...richiede un tot di surplus di energia elettrica...
e che produrla con i mezzi che abbiamo oggi a disposizione,
perloppiù centrali nucleari o a combustibili vari,
è più costoso e più inquinante della benzina stessa...
per cui direi che PRIMA,
si fa un piano energetico che preveda il ricorso in massa all'uso del solare,
e POI si mette in piedi l'auto elettrica...
camillobenso
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da camillobenso »

shiloh ha scritto:raga,
ho seguito la discussione...
vorrei far presente che far viaggiare il parco auto ad energia elettrica...richiede un tot di surplus di energia elettrica...
e che produrla con i mezzi che abbiamo oggi a disposizione,
perloppiù centrali nucleari o a combustibili vari,
è più costoso e più inquinante della benzina stessa...
per cui direi che PRIMA,
si fa un piano energetico che preveda il ricorso in massa all'uso del solare,
e POI si mette in piedi l'auto elettrica...
Con il solare siamo in ritardo e potrebbe risolvere molti problemi, ma chi glielo racconta all’Eni di Scaroni, all’Enel di Colombo e ai fratelli Moratti?

E’ sempre il solito problema dei poteri forti che non vogliono vedere intaccati i propri interessi. E’ anche un difetto dell’imprenditoria italiana poco incline alla diversificazione, i Moratti ad esempio, avrebbero potuto massicciamente investire nel settore, ma quando papà ti lascia in eredità il pozzo di petrolio, capita che:


Nun me dicit' niente, nun vogl' sapè niente, nun me chiammat'... E soprattutto... nun rumpit' e pall che oggi è mercoledì... m'aggia rilassà!

Immagine



Noi abbiamo detto no al nucleare,…e sta bene, ma una soluzione bisogna prenderla, e al più presto, perché il costo dell’energia incide troppo sui costi dei prodotti, sia per il mercato interno e quello internazionale.

Non si può solo pensare a POLTRONE & FORCHETTE.
shiloh
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Re: La vicenda FIAT

Messaggio da shiloh »

FIAT: GOVERNO PRETENDA DA MARCHIONNE CHIARIMENTI SU FUTURO DELL’AZIENDA

Pubblicato il giovedì, 12 luglio 2012 da Cesare Damiano


Dobbiamo pretendere da Marchionne di avere notizie sul progetto ‘fabbrica Italia’ che prevedeva un investimento di 20miliardi di euro per il settore dell’auto nel nostro paese.

A quanto ci risulta, di quel progetto non rimane,
per il momento,
traccia visibile mentre si annuncia la chiusura, dopo Termini Imerese, di un nuovo stabilimento.

Sarebbe giusto che anche l’Italia riscoprisse il valore della politica industriale e la centralità di settori strategici come quello dell’automobile.

È giunto il tempo, per il governo, di convocare la Fiat al fine di chiarire quali siano le prospettive produttive e occupazionali,
prima che silenziosamente si assista ad una progressiva desertificazione industriale.

http://cesaredamiano.wordpress.com/2012 ... llazienda/
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