Stratos58 ha scritto:«Con la crisi fallite quasi 50mila imprese».1
Drammatica fotografia, quella scattata dalla Cgia di Mestre. Che sottolinea come la situazione più grave sia «per quelle attività che lavorano per lo Stato centrale o per le Autonomie locali». Oltretutto «la mancanza di liquidità sta facendo crescere il numero degli 'sfiduciati', ovvero di quegli imprenditori che hanno deciso di non ricorrere all'aiuto di una banca».
http://www.unita.it/economia/dall-inizi ... e-1.441464
Questa è l’ennesima prova del fallimento del governo Monti.
Era stato chiamato per “salvare” l’Italia, non per affossarla come sta facendo. Ovviamente non tutti i 46.000 fallimenti sono a suo carico, quelli a partire dal 1 dicembre 2011 ad oggi si.
E questo perché non è un professionista serio, oltre ad non essere un uomo di parola.
Tocca ripetere sempre le stesse cose che poi possono venire a noia.
Aveva promesso la patrimoniale un mese prima dell’incarico a Otto e mezzo alla Gruber.
Dopo l’incarico ha continuato con scuse poco attendibili circa la possibilità di fare la patrimoniale. Lo ha fatto anche dal palco della Festa del quotidiano La Repubblica a Bologna, con la complicità silente di Eu genio Scalfari, di Ezio Mauro e del conduttore Claudio Tito.
Questa settimana è arrivato a chiedere la patrimoniale perfino Giuliano Amato e Guglielmo Epifani (fonte IFQ). Lo aveva fatto una ventina di giorni fa Rosy Bindi a titolo personale (fonte L’Unità).
Monti prosegue invece con il contagocce tamponando qua e la. Si rifiuta di abbassare le tasse nel Paese che detiene il record mondiale della tassazione 55 % secondo lstat, 70 % secondo altri.
La settimana scorsa abbiamo appreso del caro energia a carico delle imprese italiane, soprattutto in Lombardia dove si registra il record europeo.
I carburanti schizzano verso l'alto con la conseguenza di un forte rincaro dei prodotti., che provocheranno ulteriori fallimenti, chiusure d'aziende e forte disoccupazione in una spirale che non si riesce a fermare
Anche il più stupido degli stupidi si rende conto che le nostre imprese in questo modo sono destinate al fallimento. Siamo fuori concorrenza con questi dati di partenza, i nostri prodotti non li vendiamo più a nessuno.
E il dato di 46.000 sono solo i fallimenti, a cui si deve aggiungere il numero delle aziende che cessano l’attività perché non ce la fanno più e non intendono fallire.
Una vera ecatombe, che come segnalava un conoscente della generazione che ci precede, stamani, non ha visto mai da quando è nato, nel 1928. Un’ecatombe che si farà sentire ancora più duramente nelle prossime settimane.
Per lo meno, una patrimoniale di 300 miliardi avrebbe permesso a Monti di pagare subito i 90 miliardi alle imprese creditrici dello Stato, facendo la meritoria mossa di mettere in circolo una massa di liquidità per salvare le imprese italiane.
Invece Monti è sordo e Grilli, ministro del MEF, ha fatto sapere che la patrimoniale non è nel suo Dna. I ricchi non si toccano, è la regola mondiale.
Poi ci ritroviamo con Monti e Passera che sulla “passerella” del Meeting di Rimini raccontano la super mega palla di intravvedere la fine del tunnel. Sono così storditi che confondono l’ingresso del tunnel in cui siamo appena entrati con la fine che sta dall’altra parte.
Il comportamento del governo precedente e di questo è identico a quello degli irresponsabili che hanno fatto fallire la Grecia.
Ma alla fine sono sempre le stesse cose che vengono ripetute inutilmente da 9 mesi in un Paese ad altissima irresponsabilità.
Il Peppone del Pd si avvia alle elezioni con un bel curriculum.
Sono state approvate solo due riforme che penalizzano solo i pensionati e i lavoratori.
Eppure Peppone si proclama carabiniere onorario fedele nei secoli a Monti.
Questi fallimenti del sistema Italia vanno a finire sul suo curriculum.
C’è da chiedersi: Ma chi può dargli il voto dopo questa prova di irresponsabilità totale?