Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la SX?
-
- Messaggi: 1188
- Iscritto il: 21/02/2012, 22:55
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Caro soloo42000,
il tuo ragionamento lo si può accettare ma la conclusione proprio no.
Tutto può essere meglio che il: “lasciar fare a Renzi”.
È indubbio che la sinistra debba rivedere le chiavi di lettura del mondo,
dei nuovi problemi sociali che vanno a sommarsi a quelli di sempre.
La politica seria è fatta di: analisi dei problemi, elaborazione di soluzioni possibili,
darsi degli obiettivi chiari e... sopratutto non cincischiare.
È necessario essere fermi nei principi di giustizia sociale e duttili nell'uso degli strumenti possibili
per il raggiungimento degli obiettivi conformi ai principi.
La sinistra prima di tutto sulla questione morale deve essere intransigente, deve essere ed apparire limpida.
Negli ultimi tempi abbiamo avuto gli esempi più mortificanti di ruberie e malaffare.
Una volta si poteva sostenere “la diversità della sinistra” oggi non più.
C'è da recuperare questo primato.
O ci si arrabatta a contendersi i voti pescando su un bacino inquinato da complicità diffuse
o si sceglie di avere il consenso di quel 50% di elettori che non votano perché non sanno chi votare
o proprio perché sanno per chi andrebbero a votare.
Questi elettori vanno convinti in modo serio con argomenti chiari, semplici, onesti e tangibili.
Una prateria immensa di gente onesta che rifiuta di votare anche perchè tra l'altro si vede derisa
dai furbi amici dei più furbi che insieme hanno provocato il disastro italiano.
Un saluto erding
il tuo ragionamento lo si può accettare ma la conclusione proprio no.
Tutto può essere meglio che il: “lasciar fare a Renzi”.
È indubbio che la sinistra debba rivedere le chiavi di lettura del mondo,
dei nuovi problemi sociali che vanno a sommarsi a quelli di sempre.
La politica seria è fatta di: analisi dei problemi, elaborazione di soluzioni possibili,
darsi degli obiettivi chiari e... sopratutto non cincischiare.
È necessario essere fermi nei principi di giustizia sociale e duttili nell'uso degli strumenti possibili
per il raggiungimento degli obiettivi conformi ai principi.
La sinistra prima di tutto sulla questione morale deve essere intransigente, deve essere ed apparire limpida.
Negli ultimi tempi abbiamo avuto gli esempi più mortificanti di ruberie e malaffare.
Una volta si poteva sostenere “la diversità della sinistra” oggi non più.
C'è da recuperare questo primato.
O ci si arrabatta a contendersi i voti pescando su un bacino inquinato da complicità diffuse
o si sceglie di avere il consenso di quel 50% di elettori che non votano perché non sanno chi votare
o proprio perché sanno per chi andrebbero a votare.
Questi elettori vanno convinti in modo serio con argomenti chiari, semplici, onesti e tangibili.
Una prateria immensa di gente onesta che rifiuta di votare anche perchè tra l'altro si vede derisa
dai furbi amici dei più furbi che insieme hanno provocato il disastro italiano.
Un saluto erding
-
- Messaggi: 151
- Iscritto il: 09/01/2015, 10:40
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Tutto può essere meglio che il: “lasciar fare a Renzi”.
Ciao Erding.
Io dicevo sul serio.
Se la sinistra si presenta con le ipotesi emerse allo Human Factor,
con queste andiamo incontro all'ennesima sconfitta dell'armata brancaleone.
Per altro finendo con lo spingere Renzi ancora più in braccio a B.
O, peggio, con B che potrebbe riprendere il controllo (se già non ce l'ha).
E allora TI/CI domando.
E' opportuna "muoversi" in assenza (almeno per ora) di un piano preciso?
A che serve?
A farci ridere dietro dal mondo?
Con questa domanda non dico di voler rimanere come siamo oggi.
Assolutamente no.
Anch'io voglio "raddrizzare" una situazione di palese iniquità.
E tuttavia la REALTA' è che da sx in Italia non sta emergendo
assolutamente nulla che ci consenta di farlo.
Tu vedi forse un movimento organizzato come ai tempi del referendum?
Io no.
soloo42000
-
- Messaggi: 3688
- Iscritto il: 22/02/2012, 14:30
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Ancora discutiamo della sinistra.Abbiamo gia un movimento Onesto è pulito che si può votare.Dobbiamo fare una sinistra
con personaggi che ormai sono nella politica da decenni?Saranno anche onesti ma hanno chiuso compledamente gli occhi in questi anni, si sono adagiati nei loro privilegi e basta.
Ciao
Paolo11
con personaggi che ormai sono nella politica da decenni?Saranno anche onesti ma hanno chiuso compledamente gli occhi in questi anni, si sono adagiati nei loro privilegi e basta.
Ciao
Paolo11
-
- Messaggi: 151
- Iscritto il: 09/01/2015, 10:40
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Abbiamo gia un movimento Onesto è pulito che si può votare.Dobbiamo fare una sinistra
Quando quel "movimento" sarà in grado di FARE POLITICA,
ovvero di incidere sulle scelte politiche QUI E ORA,
vedi elezione PDR, allora sarà possibile considerarlo uno
strumento politico utile.
Fino ad allora, anche col 25% dei consensi, per gli scopi che
ci si propone, ovvero "incidere sulle scelte politiche QUI E ORA",
quel movimento vale tanto quanto la sinistra di cui ti lamenti.
Ovvero nulla.
E' come un martello senza testa.
Un trapano col motore rotto.
Strumenti non utilizzabili se non per cannibalizzarli come
"parti di ricambio".
Già il M5S ha fatto questa fine.
Il mio post pone in evidenza il rischio, da evitare, che anche
una nuova sinistra faccia ancora quella stessa fine.
Ciao.
soloo42000
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
paolo11 ha scritto:Ancora discutiamo della sinistra.Abbiamo gia un movimento Onesto è pulito che si può votare.Dobbiamo fare una sinistra
con personaggi che ormai sono nella politica da decenni?Saranno anche onesti ma hanno chiuso compledamente gli occhi in questi anni, si sono adagiati nei loro privilegi e basta.
Ciao
Paolo11
Caro paolo,
il M5S aveva senso nel 2011- 2012-2013, quando i vecchi partiti sono crollati.
Stanchi di un sistema inamovibile e corrotto, una parte di italiani che votava Pd, Pdl, Lega, Di Pietro, e di recente ingroia, qualcuno del centro (molto pochi) pur di non disperdere il loro voto ha votato Grillo, perché faceva promesse diverse in quel momento. Quella parte di italiani ha ragionato come nel maggio scorso con Renzi. Speriamo che cambi qualcosa. Ora in Italia quel ruolo lo ha assunto Salvini. Tsipras ci ha vinto le elezioni in Grecia l'altro ieri.
Adesso, per vari motivi, il M5S si sta disgregando.
M5S, in 10 ufficializzano l’addio
Il Pd: «Verranno al Nazareno»
Lasciano, tra gli altri, i dissidenti «storici» Turco, Rizzetto e Segoni: «Negati dibattito e pluralismo». Fico: «Devono dimettersi dalla carica di parlamentare»
di Redazione Online
http://www.corriere.it/politica/15_genn ... 491a.shtml
-
- Messaggi: 1188
- Iscritto il: 21/02/2012, 22:55
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Caro Paolo,camillobenso ha scritto:paolo11 ha scritto:Ancora discutiamo della sinistra.Abbiamo gia un movimento Onesto è pulito che si può votare.Dobbiamo fare una sinistra
con personaggi che ormai sono nella politica da decenni?Saranno anche onesti ma hanno chiuso compledamente gli occhi in questi anni, si sono adagiati nei loro privilegi e basta.
Ciao
Paolo11
Caro paolo,
il M5S aveva senso nel 2011- 2012-2013, quando i vecchi partiti sono crollati.
Stanchi di un sistema inamovibile e corrotto, una parte di italiani che votava Pd, Pdl, Lega, Di Pietro, e di recente ingroia, qualcuno del centro (molto pochi) pur di non disperdere il loro voto ha votato Grillo, perché faceva promesse diverse in quel momento. Quella parte di italiani ha ragionato come nel maggio scorso con Renzi. Speriamo che cambi qualcosa. Ora in Italia quel ruolo lo ha assunto Salvini. Tsipras ci ha vinto le elezioni in Grecia l'altro ieri.
Adesso, per vari motivi, il M5S si sta disgregando.
M5S, in 10 ufficializzano l’addio
Il Pd: «Verranno al Nazareno»
Lasciano, tra gli altri, i dissidenti «storici» Turco, Rizzetto e Segoni: «Negati dibattito e pluralismo». Fico: «Devono dimettersi dalla carica di parlamentare»
di Redazione Online
http://www.corriere.it/politica/15_genn ... 491a.shtml
Vorrei osservare anche: il crescente astensionismo rappresenta una sconfitta, soprattutto per il M5S che viene
percepito (forse a torto) alla stregua degli altri partiti o comunque inadeguato alla situazione attuale.
Lo slogan di Grillo "siete tutti uguali, andate a casa tutti" è implicitamente rivolto anche a loro.
Al di là delle contraddizioni di fondo, che ci sono sempre state,il momento strabiliante
e potenzialmente molto influente, quando cioè il Movimento è diventato di colpo primo partito, è stato gestito male
Ora dubito che si potrà mai pensare di ripetere simili nuove performance.
In questo il Movimento porta su di sè anche delle grosse responsabilità per aver sprecato delle opportunità e delle intelligenze che pure ci sono.
un saluto erding
-
- Messaggi: 2444
- Iscritto il: 24/02/2012, 18:16
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
da L'Altra Europa
L’OCCASIONE CLAMOROSA CHE CI OFFRE TSIPRAS
di Marco Revelli, 21 gennaio 2015
L’articolo. La sinistra è a un bivio storico: restare ognuno nella propria «piccola casa» non è più possibile. Spagna e Grecia stanno indicando una strada. In Italia bisogna prendere atto che la strada imboccata dal «renzismo» è irreversibile. Ma per vincere anche da noi, bisogna rompere con discussioni, modalità di organizzazione e pratiche vecchio stile
Nel capitolo VI del Principe Machiavelli parla dell’Occasione come di ciò che apre il tempo, rende possibile quanto prima sembrava impensabile, e offre agli uomini «materia a potervi introdurre drento quella forma parse loro». A condizione che essi posseggano la virtù politica per eccellenza, quella di saperla cogliere: «Sanza quell’occasione la virtù dell’animo loro si sarebbe spenta, e sanza quella virtù la occasione sarebbe venuta meno». Perché l’Occasione, per sua natura, fugge. Nelle allegorie rinascimentali è infatti rappresentata come una fanciulla dai piedi alati, in corsa su una sfera, i capelli sulla faccia.
Nelle allegorie rinascimentali l’Occasione è infatti rappresentata come una fanciulla dai piedi alati, in corsa su una sfera, i capelli sulla faccia, perché non sia facile riconoscerla, la nuca nuda, perché chi ne è stato superato non potrà più riacciuffarla.
Oggi ci si presenta una grande occasione. Una eventuale vittoria di Syriza in Grecia aprirebbe una finestra nel tempo. Dimostrando che «si può», cambierebbe la situazione non solo in quel Paese ridotto al coma sociale dalle politiche di austerità ma potrebbe innescare una reazione a catena nell’intero sud Europa e non solo, rendendo credibile e realistica la possibilità di cambiare alla radice i dogmi mortali di Bruxelles e Francoforte.
Se poi in autunno, in Spagna, Podemos si affermasse come forza capace di aspirare al governo, come i sondaggi lasciano oggi presagire, si profilerebbe una sinistra mediterranea capace di voce potente, tale da stabilire con l’asse dell’egoismo e del rigore un rapporto di forza consistente (l’unico argomento a cui sembrano sensibili).
In mezzo, tra Grecia e Spagna, noi. L’Italia. Oggi un’incognita sulla mappa politica.
Ma anche qui con un’occasione, clamorosa. Perché dopo anni di silenzio, la società, il mondo del lavoro in primo luogo, si sono rimessi in movimento. E l’hanno fatto segnando una frattura, a giudizio di molti di noi incomponibile, e davvero «storica», con il Partito democratico di Matteo Renzi, sempre meno democratico. Sempre meno confondibile anche con un barlume di sinistra. E sempre meno «partito», ma piuttosto campo, inquinato, d’interessi e di ambizioni in cui la politica è risucchiata in alto, nella figura del capo-segretario-premier, e sequestrata nel Governo.
Il caso della Liguria è esemplare non solo per lo «strappo» di Sergio Cofferati, ma per ciò che esso rivela e denuncia: lo stato di degrado, politico e morale, di quel partito. Il livello di diffusione dell’infezione anche in basso, nei territori, dal momento che ovunque si posi lo sguardo, sia il caso di Mafia Capitale o, appunto, dei cinesi liguri, viene fuori il marcio.
Se poi si confermerà la parte più velenosa del patto del Nazareno e se, come pare, si profilerà per l’Italicum e per l’elezione del Presidente la nascita di una inedita area politica trasversale, costruita sulla restituzione della «dignità politica» a Silvio Berlusconi e sul dominio personale di Matteo Renzi – un’area che rappresenterà la peggiore Italia -, si porrà con chiarezza, per tutti, l’impossibilità di continuare a credere e appartenere, anche solo per dissentire, a quel contesto mantenendo la propria, di dignità.
Il che apre una gigantesca questione di rappresentanza: la necessità di offrire, appunto, rappresentanza a quella parte, sempre più ampia, di elettorato che oggi ne è priva. E che sarebbe costretta alla scelta umiliante dell’astensione, proprio nel momento in cui dall’altra parte sale una estrema destra feroce e «sociale» insieme, determinata a quotare alla propria borsa tutti gli umori perversi alimentati dalla crisi.
Per questo il documento presentato all’assemblea di Bologna de L’Altra Europa con Tsipras ha un capitolo intitolato Il tempo è ora.
È tempo di pensare in grande, e in fretta, per costruire non una «piccola casa» – una tra le altre, tutte parziali, tutte insufficienti -, ma una grande «casa comune della sinistra e dei democratici», come abbiamo scritto, in grado di rispondere all’emergenza democratica e alla crisi sociale.
Di quel progetto noi ci «mettiamo al servizio», perché crediamo che nessuno possa pretenderne né il copyright né la primogenitura, ma che debba essere costruito tutti insieme. E in fretta.
«Dall’alto», attraverso la messa in comune delle esperienze politiche di tutte le culture e i gruppi che si oppongono al renzismo, ma soprattutto «dal basso», raccogliendo la domanda di radicalità e di credibilità che viene dai territori. E sapendo che senza una netta rottura di stile, di modalità organizzative, di linguaggio e di personale politico – senza il segnale inequivocabile di un «nuovo inizio» – si rischierebbe il crash al decollo.
Credo di poter dire che da Bologna, dopo una discussione intensa, politicamente ricca, a tratti anche aspra, esce un messaggio forte. Dice che siamo davvero «a un bivio» (non noi, ma il Paese intero, e l’Europa tutta). Che non c’è più tempo. E che restare ognuno nella propria piccola casa non è più possibile perché, come ha ripetuto, pazientemente, Alexis Tsipras in questi mesi, si tratta di «fare tutti in passo indietro per farne insieme due avanti».
Questo messaggio lo porteremo ovunque: ad Atene, dove stanno convergendo quanti vedono nella breccia aperta da Syriza un’occasione anche per l’Italia. All’incontro milanese di Human Factor. E in ogni momento d’incontro che si offrirà nelle prossime settimane in ogni territorio, chiedendo a tutti di condividerne lo spirito.
Perché se perdessimo questa occasione non ci sarebbe davvero perdonato.
Sempre Machiavelli, in una breve raccolta di versi a commento di un bassorilievo di Fidia, associa Occasione e Penitenza: «Dimmi: chi è colei che teco viene? È Penitenzia; e perciò nota e intendi: chi non sa prender me, costei ritiene».
Non dimentichiamolo.
------------------------------------------------
e in più un ideale politico .
L'ideale sarebbe riuscire a conquistare voti tra quelli che non hanno più votato o ridare un senso agli ex votanti della sinistra PD in modo che , vista la nuova legge elettorale , sia possibile ipotizzare una alleanza con il M5S per arrivare ad essere la prima forza politica.
L’OCCASIONE CLAMOROSA CHE CI OFFRE TSIPRAS
di Marco Revelli, 21 gennaio 2015
L’articolo. La sinistra è a un bivio storico: restare ognuno nella propria «piccola casa» non è più possibile. Spagna e Grecia stanno indicando una strada. In Italia bisogna prendere atto che la strada imboccata dal «renzismo» è irreversibile. Ma per vincere anche da noi, bisogna rompere con discussioni, modalità di organizzazione e pratiche vecchio stile
Nel capitolo VI del Principe Machiavelli parla dell’Occasione come di ciò che apre il tempo, rende possibile quanto prima sembrava impensabile, e offre agli uomini «materia a potervi introdurre drento quella forma parse loro». A condizione che essi posseggano la virtù politica per eccellenza, quella di saperla cogliere: «Sanza quell’occasione la virtù dell’animo loro si sarebbe spenta, e sanza quella virtù la occasione sarebbe venuta meno». Perché l’Occasione, per sua natura, fugge. Nelle allegorie rinascimentali è infatti rappresentata come una fanciulla dai piedi alati, in corsa su una sfera, i capelli sulla faccia.
Nelle allegorie rinascimentali l’Occasione è infatti rappresentata come una fanciulla dai piedi alati, in corsa su una sfera, i capelli sulla faccia, perché non sia facile riconoscerla, la nuca nuda, perché chi ne è stato superato non potrà più riacciuffarla.
Oggi ci si presenta una grande occasione. Una eventuale vittoria di Syriza in Grecia aprirebbe una finestra nel tempo. Dimostrando che «si può», cambierebbe la situazione non solo in quel Paese ridotto al coma sociale dalle politiche di austerità ma potrebbe innescare una reazione a catena nell’intero sud Europa e non solo, rendendo credibile e realistica la possibilità di cambiare alla radice i dogmi mortali di Bruxelles e Francoforte.
Se poi in autunno, in Spagna, Podemos si affermasse come forza capace di aspirare al governo, come i sondaggi lasciano oggi presagire, si profilerebbe una sinistra mediterranea capace di voce potente, tale da stabilire con l’asse dell’egoismo e del rigore un rapporto di forza consistente (l’unico argomento a cui sembrano sensibili).
In mezzo, tra Grecia e Spagna, noi. L’Italia. Oggi un’incognita sulla mappa politica.
Ma anche qui con un’occasione, clamorosa. Perché dopo anni di silenzio, la società, il mondo del lavoro in primo luogo, si sono rimessi in movimento. E l’hanno fatto segnando una frattura, a giudizio di molti di noi incomponibile, e davvero «storica», con il Partito democratico di Matteo Renzi, sempre meno democratico. Sempre meno confondibile anche con un barlume di sinistra. E sempre meno «partito», ma piuttosto campo, inquinato, d’interessi e di ambizioni in cui la politica è risucchiata in alto, nella figura del capo-segretario-premier, e sequestrata nel Governo.
Il caso della Liguria è esemplare non solo per lo «strappo» di Sergio Cofferati, ma per ciò che esso rivela e denuncia: lo stato di degrado, politico e morale, di quel partito. Il livello di diffusione dell’infezione anche in basso, nei territori, dal momento che ovunque si posi lo sguardo, sia il caso di Mafia Capitale o, appunto, dei cinesi liguri, viene fuori il marcio.
Se poi si confermerà la parte più velenosa del patto del Nazareno e se, come pare, si profilerà per l’Italicum e per l’elezione del Presidente la nascita di una inedita area politica trasversale, costruita sulla restituzione della «dignità politica» a Silvio Berlusconi e sul dominio personale di Matteo Renzi – un’area che rappresenterà la peggiore Italia -, si porrà con chiarezza, per tutti, l’impossibilità di continuare a credere e appartenere, anche solo per dissentire, a quel contesto mantenendo la propria, di dignità.
Il che apre una gigantesca questione di rappresentanza: la necessità di offrire, appunto, rappresentanza a quella parte, sempre più ampia, di elettorato che oggi ne è priva. E che sarebbe costretta alla scelta umiliante dell’astensione, proprio nel momento in cui dall’altra parte sale una estrema destra feroce e «sociale» insieme, determinata a quotare alla propria borsa tutti gli umori perversi alimentati dalla crisi.
Per questo il documento presentato all’assemblea di Bologna de L’Altra Europa con Tsipras ha un capitolo intitolato Il tempo è ora.
È tempo di pensare in grande, e in fretta, per costruire non una «piccola casa» – una tra le altre, tutte parziali, tutte insufficienti -, ma una grande «casa comune della sinistra e dei democratici», come abbiamo scritto, in grado di rispondere all’emergenza democratica e alla crisi sociale.
Di quel progetto noi ci «mettiamo al servizio», perché crediamo che nessuno possa pretenderne né il copyright né la primogenitura, ma che debba essere costruito tutti insieme. E in fretta.
«Dall’alto», attraverso la messa in comune delle esperienze politiche di tutte le culture e i gruppi che si oppongono al renzismo, ma soprattutto «dal basso», raccogliendo la domanda di radicalità e di credibilità che viene dai territori. E sapendo che senza una netta rottura di stile, di modalità organizzative, di linguaggio e di personale politico – senza il segnale inequivocabile di un «nuovo inizio» – si rischierebbe il crash al decollo.
Credo di poter dire che da Bologna, dopo una discussione intensa, politicamente ricca, a tratti anche aspra, esce un messaggio forte. Dice che siamo davvero «a un bivio» (non noi, ma il Paese intero, e l’Europa tutta). Che non c’è più tempo. E che restare ognuno nella propria piccola casa non è più possibile perché, come ha ripetuto, pazientemente, Alexis Tsipras in questi mesi, si tratta di «fare tutti in passo indietro per farne insieme due avanti».
Questo messaggio lo porteremo ovunque: ad Atene, dove stanno convergendo quanti vedono nella breccia aperta da Syriza un’occasione anche per l’Italia. All’incontro milanese di Human Factor. E in ogni momento d’incontro che si offrirà nelle prossime settimane in ogni territorio, chiedendo a tutti di condividerne lo spirito.
Perché se perdessimo questa occasione non ci sarebbe davvero perdonato.
Sempre Machiavelli, in una breve raccolta di versi a commento di un bassorilievo di Fidia, associa Occasione e Penitenza: «Dimmi: chi è colei che teco viene? È Penitenzia; e perciò nota e intendi: chi non sa prender me, costei ritiene».
Non dimentichiamolo.
------------------------------------------------
Cacciari prevede che un uovo soggetto politico a sinistra possa arrivare al 15%, io spero anche meglio. A differenza del M5S ( che non sapeva con chi far alleanza) questo sarebbe un soggetto politico che andrebbe a collocarsi in Europa nel GUEe potrebbe avere tutte le buone qualità del M5Spaolo11 ha scritto:
Ancora discutiamo della sinistra.Abbiamo gia un movimento Onesto è pulito che si può votare.Dobbiamo fare una sinistra
con personaggi che ormai sono nella politica da decenni?Saranno anche onesti ma hanno chiuso compledamente gli occhi in questi anni, si sono adagiati nei loro privilegi e basta.
Ciao
Paolo11
e in più un ideale politico .
L'ideale sarebbe riuscire a conquistare voti tra quelli che non hanno più votato o ridare un senso agli ex votanti della sinistra PD in modo che , vista la nuova legge elettorale , sia possibile ipotizzare una alleanza con il M5S per arrivare ad essere la prima forza politica.
-
- Messaggi: 1990
- Iscritto il: 21/02/2012, 19:25
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Di primo acchito senza ragionarci un po' su, come spesso succede al popolo gregge, potrei darti tagione ma purtroppo non e' cosi' e non e' questione di eta, caro Paolino.paolo11 ha scritto:Ancora discutiamo della sinistra.Abbiamo gia un movimento Onesto è pulito che si può votare.Dobbiamo fare una sinistra
con personaggi che ormai sono nella politica da decenni?Saranno anche onesti ma hanno chiuso compledamente gli occhi in questi anni, si sono adagiati nei loro privilegi e basta.
Ciao
Paolo11
Nella storia anche recente si e' dimostrato che nello scegliere persone in eta"giovanile", come dici te, non ha risolto il problema.
Anzi, per immaturita politica,spesso lo ha peggiorato . L'onesta pur essendo importante non e' sufficiente a fare un buon governo.
Personaggi come Pertini han dimostrato che non e' questione di anni ma di moralita' personale e di capacita' politica.
Se il M5S a cui ti riferisci e' un movimento giovane e pieno di volonta' di fare bene (?) l'inesperienza lo porta a fare qualche volta delle scelte che non dovrebbe essere fatte sopratutto in questo periodo difficile.
Non basta quindi dimostrare che onestamente si e' diversi dagli altri come su certe posizioni prese quali lo stipendio.
E' certo un buon esempio ma non e' sufficiente per fare buona politica e quindi allestire un buon governo.
Prima di tutto ci vuole una comunione di intenti all'interno di qualsiasi partito o movimento o comunque che non ci siano grosse differenze di vedute.
Fare un movimento sull'onda di una protesta per quanto legittima che sia e' sempre insufficiente e lo sta a dimostrare la continua uscita di elementi.
Per queste scelte, mi sembra improprio additarli come dei venduti per pochi denari.
Suvvia, Polo, non avete mai pensato che ci possa essere qualcos'altro che non funzioni all'interno di 5stelle?
Pero' devi sapere anche che non e' un problema solo del M5S.
Il problema interessa tutti i movimenti.
Quando questi intendono spostarsi sul dibattito politico e da movimento poi entrano nella vera politica degli scanni tutto poi cambia e vengono inevitabilmente fuori le contraddizioni politiche che ci sono all'interno dei gruppi di protesta..
La protesta puo' riunire ma poi sono gli obiettivi sul come arrivare che dividono le persone e fanno venire fuori le differenze politiche.
Quindi, dire dove stavano gli onesti e perchè han lasciato che succedesse tutto questo mi sembra troppo semplicistico da parte tua perche allo stesso modo potrei dirti dove stavano nel frattempo gli attivisti 5stelle e chi votavano prima di questo movimento?
Costoro han sempre votato poiche se vai a verificare l'astensionismo al voto, e' sempre stato costante anche dopo esser nato questo movimento.
Come vedi allora non e' un problema di eta( Il PD e' pieno di giovani) ma un problema politico e quindi essendo politico deve avere degli obiettivi a breve e a lungo raggio molto chiari sui quali ogni elettore deve avere la possibilita' di scegliere senza difficoltà.
Non farlo e pretendere poi di dare la colpa al tuo eletto e' un modo alquanto bizzarro di scaricare la tua(nostra) colpa.
Cosa hai(abbiamo)fatto perche' non accadesse tutto questo?
Ce lo siamo mai chiesto?
Ci siamo mai chiesti se eravamo ben coscienti quando andavamo a fare quella benedetta croce su quella scheda elettorale?
Ci siamo mai chiesti se conoscevamo la storia e la conoscenza politica di chi davamo poi a dare la ns. preferenza?
Credo che in un certo qual modo alcune possibilita' le avevamo ma a noi faceva piu' comodo cosi.
Ogni volta che sento fare questo tipo di ragionamento io mi incazzo di brutto.
Spesso lo si sente fare nei bar e nelle piazze e son sempre i soliti che al di fuori di questi luoghi si son sempre sbattute le palle e han lasciato ad altri il compito di risolvere anche i loro problemi, purtroppo . (nessun riferimento personale, Paolino, perche' tutti noi sappiamo che ti sei sempre dato da fare, come hai sempre dimostrato anche qui)
Quindi........???
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
-
- Messaggi: 386
- Iscritto il: 08/01/2015, 0:53
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Solidarietà dal basso, è la risposta.
Anche M5S ha avuto una grande occasione, ma si è limitato alla lodevole iniziativa di devolvere parte dei compensi / rimborsi degli eletti a favore delle piccole / medie imprese in difficoltà. La costruzione di una rete di solidarietà dal basso, però, è un processo che non richiede solo l'impiego di risorse economiche, ma di tempo, di persone, di organizzazione, di lavoro capillare, di azioni sul territorio.
E' impensabile cioè pensare che tutto questo nasca semplicemente dal blog e da internet.
Anche M5S ha avuto una grande occasione, ma si è limitato alla lodevole iniziativa di devolvere parte dei compensi / rimborsi degli eletti a favore delle piccole / medie imprese in difficoltà. La costruzione di una rete di solidarietà dal basso, però, è un processo che non richiede solo l'impiego di risorse economiche, ma di tempo, di persone, di organizzazione, di lavoro capillare, di azioni sul territorio.
E' impensabile cioè pensare che tutto questo nasca semplicemente dal blog e da internet.
Renzi elenca i successi del governo. “Sarò breve”.
-
- Messaggi: 155
- Iscritto il: 24/01/2015, 20:23
Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x la
Impossibilitato a leggere le 74 pagine precedenti, aggiungo solo questo al commento di Flaviomob.
Le medie e piccole imprese in Italia sono più di 4 milioni.
Di Maio ha detto che loro, con le quote versate sulle loro indennità, ne hanno aiutate cento.
Alle altre chi ci deve pensare?
Le medie e piccole imprese in Italia sono più di 4 milioni.
Di Maio ha detto che loro, con le quote versate sulle loro indennità, ne hanno aiutate cento.
Alle altre chi ci deve pensare?
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Google [Bot] e 0 ospiti